Data: 15/10/2015 ore 14:00
“Con lo stanziamento di 30 milioni per il contrasto alle povertà estreme, cifra fra le più alte d’Italia, la Sardegna avvia un percorso nuovo, verso un welfare che non si esaurisce nel sostegno al reddito ma cerca di dare alle persone più qualità di vita, più benessere, più capacita di inserirsi nella vita di relazione”.
Lo ha dichiarato all’assessore della Sanità Luigi Arru presentando alla sesta commissione (Sanità-Politiche sociali), presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi), il programma contro le povertà approvato dalla Giunta il 2 ottobre scorso.
Le risorse del programma, ha spiegato Arru, “andranno per la maggior parte ai Comuni (24 milioni) secondo un criterio di ripartizione concordato con l’Anci ed articolato sostanzialmente su quote assegnate in base alla popolazione residente ed al numero di disoccupati presenti nelle varie realtà territoriali”. Ma ci sono anche, ha aggiunto, “interventi a favore delle famiglie numerose (4 figli), delle Charitas della Sardegna e degli emigrati che sfortunatamente hanno fatto ritorno nell’Isola in condizioni di povertà, oltre a misure per abbattere il costo dei servizi e progetti di pubblica utilità”.
E’un primo passo, ha concluso Arru, “verso una visione complessiva di welfare generativo che presuppone una conoscenza molto approfondita della società sarda che ancora non possediamo, soprattutto a causa della mancanza di dati, e dei fenomeni che l’attraversano; nel medio periodo il nostro obiettivo è quello di acquisire il massimo delle conoscenze in modo da migliorare l’efficacia della spesa e, soprattutto, controllare i risultati ottenuti”.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri, Daniela Forma, Lorenzo Cozzolino e Rossella Pinna del Pd, Fabrizio Anedda del Misto, Alberto Randazzo di Forza Italia, Luca Pizzuto di Sel ed Augusto Cherchi (Soberania-Indipendetzia).
(Af)