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Abbanoa. Proposta di legge FdI in soccorso dei morosi “incolpevoli”.

Data: 24/09/2015 ore 11:00

«Basta con gli slacci delle utenze alle famiglie in difficoltà economica. Abbanoa cambi le modalità di fatturazione per venire incontro a chi non riesce a pagare le bollette dell’acqua». Lo chiedono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu e Gianni Lampis che hanno depositato una proposta di legge a favore degli utenti del servizio idrico regionale.

«L’acqua è un bene primario – ha detto Truzzu – chi si trova in oggettiva difficoltà economica non può essere privato di un servizio fondamentale, gli slacci delle utenze devono avvenire solo in casi di effettiva morosità».

Il testo della proposta, integra la legge n.4 del 2015 (Istituzione dell’Ente gi governo dell’ambito della Sardegna) ed individua i casi specifici di “morosità incolpevole”, in presenza dei quali il servizio non potrà essere interrotto. Secondo FdI non dovranno essere più slacciate le utenze di chi ha perso il lavoro, dei soggetti in cassa integrazione o mobilità, dei disoccupati, dei libero-professionisti e delle imprese che hanno cessato l’attività per cause di forza maggiore. Stop all’interruzione del servizio anche in caso di malattia grave, infortunio, invalidità o decesso di un componente del nucleo familiare che comporti una consistente riduzione del reddito. Prevista infine una moratoria anche quando all’interno del nucleo familiare ci siano minori o anziani con reddito inferiore alla soglia di povertà.

«In questi ultimi anni abbiamo assistito a un’azione troppo decisa da parte di Abbanoa – ha detto Gianni Lampis – il gestore del servizio idrico dovrebbe invece venire incontro ai cittadini permettendo loro di pagare i debiti. La nostra proposta è fatta anche nell’interesse di Abbanoa, prevedere una rateizzazione delle bollette più soft consentirebbe al gestore di recuperare buona parte dei suoi crediti». Nello specifico, FdI propone di cambiare la modalità di dilazione del pagamento: subito il 15% della somma totale per ottenere il riallaccio dell’utenza (attualmente Abbanoa chiede il 40%) e un massimo di 60 rate per ciascuna fattura scaduta.

La proposta di legge, infine, prevede la creazione di un fondo di solidarietà di 500mila euro per il pagamento delle bollette alle famiglie indigenti. Le risorse destinate al fondo graverebbero sul capitolo del bilancio regionale destinato al contrasto delle povertà estreme. (Psp)

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