Data: 25/06/2015 ore 10:00
L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha illustrato nella V^ commissione, presieduta da Luigi Lotto (Pd) l’andamento della spesa dei fondi comunitaria Psr (2007-2013) in considerazione del rischio di disimpegno in vista dalla scadenza del 31 dicembre 2015.
L’assessore Falchi nel ribadire l’impegno per l’impiego di tutte le risorse disponibili (complessivamente ammontano 1.284.746.000 euro nel settennio) ha sottolineato il sostanziale andamento positivo della spesa del programma per l’agricoltura. Il programma comunitario è suddiviso in 4 assi di intervento, due de quali, l’asse 3 (qualità della vita nelle aree rurali) e l’asse 4 (leader), presentano oggettive difficoltà, derivanti dal fatto che le risorse destinate ai Gal e alle aree “leader” risultano impegnate nei rispettivi piani di sviluppo locale e dunque difficilmente manovrabili dall’amministrazione regionale.
Una problematica nota, considerato che al 31 dicembre 2013 la spesa delle risorse a valere sull’asse 4 aveva raggiunto solo l’8% e quella sull’asse 3 solo il 50%, contro l’88% dell’asse 2 (miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale) e dell’asse 1 (miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale) le cui procedure di spesa sono da sempre più snelle e celeri.
«Procediamo – ha spiegato l’assessore – con una serie di delibere e di azioni tese a migliorare la spesa ridistribuendo le somme dell’asse Leader del Psr 2007-2014 nei progetti a cabina regionale, predisposti in accordo con i territori e con i Gal (gruppi di azione locale)». A questo proposito, Elisabetta Falchi, ha annunciato il rifinanziamento del bando sulla misura 321, per l’acquisto di mezzi speciali e minibus nei Comuni ed ha ricordato l’intervento per l’acquisto dei mezzi di trasporto per gli scolari nei centri rurali, alla luce della recente approvazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico. Una ulteriore iniziativa riguarda l’impegno di 25 milioni di euro (la delibera sarà all’attenzione della Giunta la prossima settimana) per la realizzazione della banda larga nelle aree rurali dell’Isola.
«In sostanza – ha precisato l’assessore – fino al 2013 la spesa media dei fondi Psr è stata pari a 120 milioni di euro anno, mentre quella del 2014 ha raggiunto la cifra di 188 milioni di euro».
Sul rischio di disimpegno la Falchi ha quantificato il pericolo in circa 30 milioni di euro ed ha così sintetizzato il quadro della spesa: 1.284.746.000 euro è la dotazione complessiva del Psr 2007-2013 e al 31 dicembre 2013 risultavano spesi 840.000.000 di euro. Al 31 dicembre 2014 la spesa ha raggiunto la cifra pari a 1.021.000.000 e dunque le risorse da spendere per il 2015 sono pari a 263.746 euro, gran parte delle quali già impegnate o erogate.
La seconda parte dell’audizione dell’assessore dell’Agricoltura si è svolta sulla questione del cosiddetto “refresh”, anche alla luce delle recenti polemiche con le associazioni di categorie in ordine alle richieste di restituzione avanzate agli operatori agricoli della Sardegna dall’agenzia governativa Agea (agenzia per le erogazioni in agricoltura) in seguito ai risultati dell’ultima mappatura del territorio dell’Isola.
Il cosiddetto “refresh” è un’azione richiesta dall’Unione europea che prende a riferimento i dati oggettivi del territorio per verificare il corretto operato degli organismi pagatori (quindi di Agea) nella distribuzione dei fondi comunitari alle aziende agricole. Sulla base delle ultime risultanze datate 2013 si è evidenziata una riduzione delle superfici pascolabili in Sardegna, con ovvie implicazioni sulle pratiche contributive. L’assessore Falchi, a questo proposito, ha ricordato gli interventi della Regione presso l’Agea, nonché le successive azioni intraprese dall’agenzia per una più puntuale verifica dei dati. «Alcune aree – ha proseguito la Falchi – sono state reinserite come pascolabili mentre per tutte le altre l’agenzia nazionale ha proceduto con la richiesta di restituzione delle somme relative al triennio 2011-2013».
Su esplicita richiesta del presidente della commissione, Luigi Lotto, l’assessore dell’agricoltura ha dunque illustrato i numeri della vicenda al fine di consentirne una oggettiva valutazione dell’impatto sul settore dell’agricoltura sarda.
Le pratiche interessate dai provvedimenti di restituzione – ha dichiarato l’assessore – sono 622 e interessano 370 aziende per un importo complessivo nel triennio di 1.124.146 euro (la provincia maggiormente interessata è l’Ogliastra con 274.939 euro, seguita da Cagliari con 251.556). L’impatto economico, in sintesi, si traduce in 1.124.146 euro di restituzioni per il triennio 2011-2013, a fronte di un ammontare complessivo di erogazioni pari a 450.000.000 di euro.
L’assessore Falchi pur definendo “contenuto” l’impatto generato sul sistema agricolo sardo dalle restituzioni Agea ha garantito il massimo impegno per tentare di risolvere la problematica ed ha informato la commissione di aver anche di recente portato all’attenzione del ministro la questione “refresh”, oltreché riproposto il tema all’agenzia nazionale.