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Quarta commissione: audizioni dell’Anci e dei sindacati degli inquilini sulla riforma dell’Agenzia AREA

Data: 18/06/2015 ore 12:45

“Gli obiettivi generali della riforma di Area sono condivisibili ma occorre riconoscere un ruolo ai piccoli Comuni che in Sardegna (come centri al di sotto dei 5000 abitanti) rappresentano l’80% delle amministrazioni locali e governano l’84% del territorio regionale; una realtà che, anche come espressione delle aree più marginali dell’Isola, deve avere una voce nella nuova programmazione edilizia pubblica”.

Lo ha dichiarato il dirigente dell’Anci Antello Pessiu, nel corso di una audizione davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) che ha iniziato il ciclo di audizioni sulla riforma dell’Agenzia per l’edilizia abitativa Area, riforma sui cui sono stati presentati due Disegni di legge della Giunta ed una Proposta di legge del Centro Democratico.

Sempre a nome dell’Anci, il direttore generale Umberto Oppus ha auspicato una politica della Regione “più attenta al recupero dei centri storici con finalità sociali ed una programmazione indirizzata verso le aree interne in cui possa trovare spazio il problema abitativo”.

Per Marco Cuccu, segretario regionale del sindacato-inquilini Sunia, “il sistema dell’edilizia pubblica che fa capo ad Area, con i suoi 50.000 alloggi ed una popolazione residente di circa 200.000 unità attende da tempo una riforma adeguata ai cambiamenti della società e, in questa fase di crisi, anche al disagio espresso da molte sue componenti; la soluzione migliore sarebbe quella di una legge organica che valorizzi, fra l’altro, le esperienze dei sindacati degli inquilini (come avvenuto in alcune Regioni) attraverso la costituzione di commissioni paritetiche di conciliazione con lo scopo di eliminare il pesante contenzioso giudiziario che si traduce in uno spreco di tempo e risorse pubbliche”.

Il segretario regionale del sindacato Uniat Marco Foddai ha ricordato che “i profondi cambiamenti della società sarda, aggravati dalla gravissima crisi economica, impongono un significativo cambiamento delle politiche abitative della Regione”. Per questo, ha aggiunto, “la riforma è chiamata ad alcune scelte di fondo: separare l’intervento di Area da quello dei Comuni o andare verso un sistema unico, accentrare sul livello regionale la gestione dell’Agenzia o tenere conto delle specificità locali, come sarebbe preferibile, e ridefinire la stessa missione di Area evitando di creare un carrozzone che, dilatando a dismisura il suo campo di attività, rischierebbe di alterare i meccanismi del mercato”.

Per quanto riguarda il ruolo delle associazioni degli inquilini, Foddai ha invitato la commissione a considerare con attenzione l’esperienza della Carta dei Servizi “già introdotta formalmente ma non ancora in grado di sviluppare le sue potenzialità, non solo per abbattere il contenzioso ma soprattutto per includere quei soggetti più deboli e più colpiti dalla crisi, come anziani e pensionati, che spesso rinunciano a far valere i propri diritti per mancanza di risorse”.

Sulla nuova missione di Area, infine, il segretario dell’Uniat ha indicato due priorità: la manutenzione del patrimonio edilizio pubblico e la possibilità delle demolizioni-ricostruzioni con l’utilizzo di tecnologie sostenibili finalizzate anche all’incremento dell’efficienza energetica dei fabbricati”.

Nel dibattito successivo alle audizioni hanno preso la parola i consiglieri regionali Antonello Peru, di Forza Italia, e Roberto Desini del Centro democratico. Il presidente della commissione Antonio Solinas, in conclusione, ha assicurato una riflessione a tutto campo sui temi sollevati dall’Anci e dai sindacati, con particolare riferimento al ruolo dei piccoli Comuni e delle associazioni degli inquilini, auspicando comunque un esame serrato delle varie proposte in modo da approvare il provvedimento nell’arco dei prossimi 15 giorni.

Solinas ha comunicato infine che le audizioni del commissario straordinario e del direttore generale di Area, previste per il pomeriggio, sono state rinviate alla prossima settimana.

 (Af)

 

 

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