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Dissesto finanziario ex province. Seduta congiunta delle Commissioni “Autonomia” e “Bilancio”.

Data: 10/06/2015 ore 10:30

Subito la convocazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti delle associazioni degli enti locali e gli amministratori delle province sarde per esaminare la drammatica situazione finanziaria in cui versano gli enti intermedi e indicare una possibile via d’uscita alla Conferenza permanente Regione-Enti Locali. Parallelamente, l’apertura di una vertenza nei confronti dello Stato per una rivisitazione della legge di stabilità.

Sono le proposte scaturite dalla seduta congiunta delle Commissioni “Autonomia” e “Bilancio” del Consiglio regionale, presenti gli assessori agli Enti Locali, Cristiano Erriu e alla Programmazione, Raffaele Paci.

I tempi sono stretti per trovare una soluzione che consenta di garantire una continuità nell’erogazione dei servizi finora assicurati dalle province e di scongiurare i possibili licenziamenti dei lavoratori delle società in house a partire dal 1° luglio. Per questo, i presidenti Francesco Agus e Franco Sabatini, hanno convocato d’urgenza una seduta congiunta delle due commissioni consiliari.

I rappresentanti della Giunta hanno confermato le difficoltà nel reperimento delle risorse per coprire i buchi di bilancio delle province causati dai pesanti tagli decisi dal Governo, circa 51 milioni di euro per il 2015.

Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dal decreto che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare e che consentirà di abbattere dell’80% le sanzioni di 17 milioni di euro comminate alle province di Nuoro, Sassari e Medio Campidano per lo sforamento del patto di stabilità. Misura però insufficiente per far fronte al fabbisogno finanziario degli enti intermedi, privati, da quest’anno, della principale fonte di sostentamento, il gettito della RC Auto, prelevato forzosamente dallo Stato.

Serve, dunque, una soluzione per affrontare l’emergenza, in attesa del riordino degli enti locali che il Consiglio regionale discuterà nelle prossime settimane. «C’è stato un comportamento sleale da parte dello Stato che ha sottratto alle province le risorse finanziarie lasciando loro le funzioni da esercitare – ha detto l’assessore agli EE.LL Cristiano Erriu – adesso è necessario trovare una soluzione di sistema per evitare il caos». A rischio, oltre ai posti di lavoro dei precari e dei dipendenti delle società in house, ci sono anche gli stipendi del personale delle ex province sarde, circa 1800 unità. «Impensabile che di tutto questo si faccia carico la Regione – ha aggiunto Erriu – la soluzione passa attraverso operazioni contabili e di bilancio, ma per far questo serve un patto interistituzionale».

L’interlocuzione con il sistema degli enti locali servirà a capire in quale settore si andranno a reperire le risorse. «La Regione non ha i soldi per coprire il buco – ha detto l’assessore al Bilancio Raffaele Paci – la Giunta è disponibile a discutere eventuali spostamenti di fondi. E’ un tema che richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti. In ogni caso occorre accelerare i tempi della riforma degli enti locali che consenta di affrontare strutturalmente la questione».

I tempi sono strettissimi: «Entro dieci giorni bisogna individuare un percorso per evitare l’interruzione di servizi – ha detto il presidente della Prima Commissione Francesco Agus – in questa fase è importantissimo condividere le politiche di bilancio».

«Regione ed Enti Locali saranno in grado di trovare una soluzione per la copertura finanziaria – ha sottolineato il presidente della Terza Commissione Franco Sabatini – in questo momento è necessario evitare atteggiamenti demagogici e lavorare nell’interesse di tutti»

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