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Proposta di legge dei Riformatori per l’introduzione del “codice ictus”

Data: 29/04/2015 ore 11:00

L’introduzione del codice ictus è una proposta importantissima che potrebbe salvare molte vite; già 5 Regioni hanno introdotto questa nuova procedura nei rispettivi servizi sanitari e deve farlo anche la Sardegna”.

Lo ha affermato il consigliere regionale dei Riformatori sardi Luigi Crisponi presentando la proposta di legge del partito che “intende dare una risposta più appropriata ed efficace ai 3200 casi di ictus che si verificano in Sardegna e che, finora, vengono trattati presso i punti di Pronto Soccorso mentre sarebbe necessario attivare, attraverso l’introduzione del nuovo codice, una corsia preferenziale”.

Il potenziamento delle 3 Stroke Units (i centri specialistici) presenti sul territorio regionale al Brotzu di Cagliari, al San Francesco di Nuoro ed al Santissima Annunziata di Sassari sarebbe inoltre, secondo il presidente del Centro studi dei Riformatori Franco Meloni, “fondamentale non solo per ridurre ove possibile i casi di morte ma anche per prevenire le gravissime invalidità che accompagnano le fasi successive all’ictus; nella sanità moderna si va affermando un modello di trattamento orizzontale dell’ictus in cui gli specialisti delle Stroke Units operano al fianco di quelli che seguono le varie tipologie di riabilitazione”.

Si tratta, ha poi osservato il consigliere regionale Michele Cossa, “di dare una risposta nuova a esigenze particolarmente complesse, intervenendo sia sulla sopravvivenza che sulla riabilitazione; non molto tempo fa il Consiglio regionale ha approvato l’introduzione del codice rosa con effetti pratici molto modesti e, onestamente, la  proposta che sottoponiamo all’attenzione del Consiglio regionale ci pare  molto più concreta”. La nostra idea, ha proseguito Cossa, “è quella di trasformare questa proposta di legge in un emendamento alla prossima riforma sanitaria che speriamo arrivi in Aula al più presto”.

Nel quadro di un ragionamento più ampio sulla sanità in Sardegna, ha dichiarato in sede di conclusioni il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, “crediamo sia molto più utile mettere al centro i problemi dei cittadini-utenti piuttosto, come in questo caso, che proseguire con i commissariamenti; la politica è in grave ritardo ed il sistema sanitario sardo ha bisogno di interventi radicali, di risposte vere e serie in grado di restituire funzionalità ad un servizio essenziale per la comunità regionale”.

(Af)

 

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