Data: 05/03/2015 ore 10:30
Con le audizioni dei presidenti e dei commissari delle province ha preso il via nella Prima commissione del Consiglio regionale l’esame del Disegno di legge n. 176 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna” approvato dalla Giunta lo scorso 15 gennaio.
Il presidente del parlamentino dell’Autonomia, Francesco Agus (Sel), nell’illustrare l’organizzazione dei lavori ha invitato presidenti e commissari a fornire ai consiglieri, nel corso dei rispettivi interventi, elementi utili a rappresentare l’attuale situazione di difficoltà in cui versano gli enti intermedi dell’Isola.
Il commissario della Provincia Olbia-Tempio, Giovanni Carta, ha così evidenziato lo sforamento del “patto di stabilità” insieme con una previsione di chiusura in deficit del bilancio dell’amministrazione gallurese (circa otto milioni di euro). La Provincia del Nordest potrà fare fronte alle spese obbligatorie fino al prossimo giugno ma nella bozza di bilancio ha azzerato le poste per gli interventi nelle strade provinciali e per la messa in sicurezza degli 800 chilometri di stecche fluviali che interessano il territorio e per i quali sarebbero necessari circa 4.5 milioni di euro. Risorse che non sono disponibili così come è particolarmente critica la situazione per l’erogazione di tutti gli altri servizi che stanno in capo alle amministrazioni provinciali ad incominciare da quelle attinenti gli edifici scolastici. Il commissario Carta, a questo proposito, ha denunciato che la Provincia non è nelle condizioni di intervenire per risolvere il problema che riguarda tre scuole (due licei e l’agraria) ubicate in zone a rischio alluvione.
Tiziana Ledda, commissario del Medio Campidano, ha quantificato in circa cinque milioni di euro le risorse che servono in aggiunta a quelle previste dal Fondo Unico degli Enti Locali («bastano solo per i costi del personale») ed ha confermato lo sforamento dei tetti di spesa del patto di stabilità anche per l’amministrazione campi danese. Insieme con l’impossibilità a garantire interventi di manutenzione nelle strade e per le scuole, Tiziana Ledda, ha posto in evidenza le preoccupazioni dei dipendenti per il loro futuro occupazionale.
La commissario della Provincia Ogliastra, Gabriella Mulas, ha preannunciato il mancato rispetto dei vincoli del patto di stabilità ed uno sforamento di circa 2.8 milioni di euro, nonostante gli sforzi compiuti – così ha dichiarato Mulas – per la riduzione della spesa e l’applicazione di quanto disposto dalla delibera della giunta regionale n.23/20 che prevede, tra le altre, anche la chiusura di una delle due sedi dell’amministrazione provinciale.
Franco Sardi, commissario della provincia di Cagliari ha evidenziato le ripercussioni sul bilancio che derivano dalla cancellazione dello sgravio del 70% dell’Irap (1.041.000 euro di imposta nel 2015 contro i circa 350.000 euro dello scorso esercizio). Sardi ha quindi preannunciato la volontà, insieme con i presidenti di Sassari, Nuoro e Oristano, Alessandra Giudici, Costantino Tidu e Massimiliano de Seneen, di presentare ricorso al Tar contro il previsto decreto ministeriale (comma 418 della legge di stabilità) che definisce il riparto tra tutte provincie del miliardo di euro da riversare allo Stato per compartecipazioni tributarie. Una misura che se applicata nell’Isola, peserà oltre 50 milioni di euro sui già magri bilanci delle amministrazioni provinciali. In merito al bilancio, il commissario di Cagliari ha quindi confermato che a fronte di 71 milioni di euro di spese obbligatorie le entrate sono state di 61 milioni e che 6 milioni di euro sono stati reperite con l’innalzamento al livello massimo delle aliquote sulle imposte, ad incominciare da quelle per Rc auto.
Il presidente facente funzioni della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, ha invece evidenziato il taglio dei trasferimenti correnti che sono passati dai 14 milioni di euro del 2014 ai 10 milioni per l’anno in corso ed ha rimarcato uno sbilanciamento tra entrate correnti e spese correnti superiore ai 14 milioni di euro. Tidu ha inoltre affermato che stante l’attuale situazione finanziaria l’amministrazione provinciale di Nuoro potrà garantire il regolare pagamento delle retribuzioni ai dipendenti (215 a tempo indeterminato, 40 a tempo determinato e 4 dirigenti) fino al prossimo giugno.
I presidenti e i commissari hanno inoltre fornito indicazioni sull’andamento delle partecipate e delle rispettive società in house (Multiss, Proservice, Ctm, Nugoro spa) e hanno rimarcato i rischi per il mantenimento dei livelli dei servizi e dei livelli occupazionali.
Sono intervenuti per richiedere chiarimenti o per svolgere alcune riflessioni i consiglieri Franco Sabatini (Pd), Michele Cossa (Riformatori), Salvatore Demontis (Pd), Roberto Deriu (Pd) e Giuseppe Meloni (Pd).
Il presidente della Terza commissione, Franco Sabatini, ha quindi proposto una riunione congiunta della Terza e della Prima commissione per dare corso ad una serie di approfondimenti con le audizioni dei presidenti e dei commissari della province, del presidente della Giunta e degli assessori della Programmazione e degli Enti Locali. Proposta accolta dal presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel) che, in conclusione dei lavori, ha evidenziato la necessità di alcune modifiche al testo del Dl 167 e una serie di “problemi aperti” per quanto riguarda gli Enti Locali che, così ha dichiarato Agus, «andiamo a superare con la riforma e che erogano servizi essenziali per i cittadini, con l’impiego di migliaia di dipendenti pubblici».