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Proposta di legge per l’istituzione dell’Agenzia sarda delle entrate

Data: 04/03/2015 ore 10:30

I capigruppo delle minoranza hanno illustrato questa mattina agli organi di informazione la proposta di legge per l’istituzione dell’Agenzia sarda dell’Entrate (A.S.E.) “quale strumento di supporto dell’amministrazione e degli Enti locali per l’esercizio della propria sovranità tributaria”.
Il primo firmatario, il capogruppo Psd’Az, Christian Solinas, ha sottolineato i contenuti del provvedimento che ora sarà trasmesso al vaglio delle competenti commissioni  e che assegna all’agenzia le funzioni in materia di entrate tributarie regionali, canoni e concessioni di competenza della Regione, nonché l’accertamento delle imposte erariali sui redditi dei soggetti con domicilio fiscale nell’Isola e prevede la possibilità di procedere, con la stipula di opportune convenzioni con le agenzia fiscali dello Stato, nella gestione dei servizi relativi all’amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti, dell’Iva e di tutte le imposte, diritti o entrate erariali generate in Sardegna. E’ prevista inoltre la collaborazione con le strutture statali per la quantificazione e la ripartizione delle compartecipazioni erariali che concorrono alle entrate regionali (articolo 8 dello Statuto sardo) e l’elaborazione di un sistema tributario integrato (STIR) per l’armonizzazione dell’accertamento e la riscossione dei tributi locali. «Siamo determinati a realizzare l’agenzia sarda delle entrate – ha dichiarato Christian Solinas – perché con l’introduzione del pareggio di bilancio, la capacità di spesa della Regione è ancorata alla capacità di gestire le entrate e l’istituzione dell’A.S. E.  è necessaria per riaprire la vertenza entrate con lo Stato italiano». Il capogruppo dei sardisti ha quindi evidenziato “gli ampi margini politici garantiti dal centrodestra per l’affermazione dei principi e dei programmi che caratterizzano le forze autonomiste, sovraniste e indipendentiste”.
Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha definito la proposta di legge per l’istituzione dell’A.S.E. “la risposta efficace  e concreta delle forze della minoranza all’estemporanea iniziativa messa in campo da alcune forze della maggioranza in sede di discussione della Finanziaria». «In quell’occasione – ha spiegato Pittalis – con il risultato della votazione a scrutinio segreto (8 sì e 48 no) abbiamo fatto emergere con chiarezza i contrasti e le divisioni in seno al centrosinistra proprio sul tema cruciale dell’agenzia sarda della entrate». 
Pieno sostegno alla proposta di legge è stato manifestato dal capogruppo di “Area popolare sarda”, Gianluigi Rubiu, che ha definito l’agenzia sarda “la madre di tutte le battaglie” ed ha ricordato la precedente esperienza dell’Arase, l’agenzia istituita dall’allora assessore del Bilancio della giunta Soru – Francesco Pigliaru – per la riscossione della “tassa lusso”.
Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, ha invece auspicato una verifica dei risultati raggiunti a seguito dell’accordo del luglio scorso sulle entrate ed ha denunciato come, nell’intesa siglata con lo Stato, di fatto siano stati negate le prerogative autonomistiche, lasciando allo Stato la determinazione delle quote di compartecipazione spettanti alla Regione. «Zona Franca e istituzione dell’agenzia sarda delle entrate  sono i punti principali del nostro programma – ha quindi dichiarato Modesto Fenu (capogruppo “Sardegna”) – e i tempi sono maturi perché si realizzino». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere di FdI-Sardegna, Paolo Truzzu, che ha insistito sulle necessità di consentire alla Regione “di riappropriarsi della capacità di determinare le sue entrate”. «Con l’accordo di luglio – ha aggiunto il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni – la giunta di centrosinistra ha  infatti  consegnato la cassa della Regione a Roma ed ha affossato così la nostra  autonomia».
I capigruppo hanno concluso denunciando che, ad un anno dall’insediamento del Consiglio regionale, nessuna delle proposte di legge presentate dalla minoranza è stata esaminata nelle commissioni consiliari.
 

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