Data: 13/01/2015 ore 16:00
Una sostanziale condivisione dei presupposti della Manovra 2015 ed una marcata insoddisfazione per la mancata centralità del tema del lavoro. E’ questo, in sintesi, il giudizio espresso dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, nel corso dell’audizione svoltasi nella Terza commissione del Consiglio regionale, sulla finanziaria 2015.
Michele Carrus (Cgil) ha rivolto inoltre un particolare apprezzamento per la programmazione integrata di tutti i fondi a disposizione (europei, regionali e statali) insieme con una valutazione positiva per l’introduzione del cosiddetto “pareggio di bilancio” ed il conseguente superamento dei vincoli che ne derivavano alla finanza pubblica regionale per effetto del patto di stabilità. L’ulteriore nota positiva evidenziata dal leader della Cgil riguarda il rilancio delle opere pubbliche, la riduzione permanente dell’Irap e la scelta di non introdurre il ticket sanitario. «La criticità – ha dichiarato Carrus – riguarda invece la mancata centralità del tema del lavoro, quale elemento essenziale nelle scelte di politica economica e sociale della Giunta e della sua maggioranza». Perplessità sono state evidenziate a proposito delle politiche settoriali («non sono esplicitate le politiche di settore e l’unica dotazione riguarda 26 milioni di euro destinate all’artigianato») e per quelle relative al “sociale” («non si tiene conto dell’azione del governo tesa a scaricare sulla Regione l’onere delle risposte ai lavoratori con ammortizzatori sociali in deroga»), nonché per l’assenza di una scelta strategica in materia di approvvigionamento energetico («quale è la scelta per il metano?»).
L’out-out della Cgil riguarda i servizi ai cittadini: «Non accetteremo mai una riduzione dei servizi essenziali per i cittadini-consumatori, quindi niente tagli ai servizi sociali e a quelli del trasporto pubblico locale». L’invito riguarda invece le riforme: «Non si possono fare le riforme solo perché bisogna ridurre la spesa ma bisogna partire per migliorare l’efficienza dei servizi resi ai cittadini dalla pubblica amministrazione e dagli enti». Michele Carrus ha quindi concluso con la richiesta di un emendamento della commissione alle poste riferite ai patronati: «L’anno scorso il fondo è stato azzerato e in questa finanziaria non è stato adeguatamente rifinanziato».
La segretaria della Cisl, Orianna Putzolu, ha domandato polemicamente dove risieda “il patto sociale per lo sviluppo” annunciato dal presidente Pigliaru all’indomani dell’approvazione in Giunta della manovra 2015. «Condividiamo i principi – ha precisato Putzolu – ma vogliamo vedere tradotto nei numeri e nelle misure della finanziaria quel patto sociale che, al momento, resta solo un titolo ad effetto e un annuncio». La critica della Cisl va oltre la mancata centralità del tema del lavoro e riguarda anche il tema della spesa regionale in riferimento al quadro delle risorse disponibili. E così, se in mattinata l’assessore Paci aveva annunciato la priorità di spendita delle risorse comunitarie e poi, solo quando questo non sarà possibile, delle risorse regionali, Orianna Putzolu inverte l’ordine e auspica per la spesa, prima l’impiego delle risorse “più certe e più facilmente spendibili” cioè quelle regionali e poi di quelle europee. «Queste ultime – ha insistito la segretaria Cisl – sono aggiuntive rispetto a quelle della Regione e se i tempi dei bandi sono quelli che conosciamo, allora possiamo dire che si rischierebbe di non spendere un euro per tutto il 2015».
«Serve aggredire la disoccupazione – ha concluso Orianna Putzolu – cioè mettere al centro il lavoro, in caso contrario non c’è l’inversione di tendenza rispetto al passato e la finanziaria rimane solo una enunciazione di principi». La Cisl ha invitato inoltre la commissione ad incrementare gli stanziamenti anche per i cosiddetti “nuovi oneri legislativi” (Fnol): «In passato hanno rappresentato una soluzione per far fronte alle emergenze e oggi lo stanziamento di 5 milioni di euro appare del tutto inadeguato».
Sulla stessa lunghezza d’onda si è sviluppato l’intervento della segretaria regionale della Uil, Francesca Ticca, che ha definito la condizione dell’Isola “una situazione di emergenza senza precedenti”. La critica ha riguardato l’assenza di politiche attive per il lavoro ed ha lamentato una scarsa concretezza degli interventi per il superamento della crisi in atto a fronte del perdurare degli annunci.
Francesca Ticca si è dunque soffermata sul tema delle riforme per ribadire contrarietà alla tendenza in atto di dividere la Sardegna in Nord e Sud. «Serve – ha spiegato la numero uno della Uil – un processo di sviluppo che coinvolga tutti i territori dell’Isola ed a questo proposito mi domando dove sia finito il “centro Sardegna” in questa finanziaria».
Francesca Ticca ha auspicato, dunque, scelte mirate ed ha denunciato come dalle azioni indicate nella manovra non emergano modifiche rispetto al sistema economico conosciuto nel recente passato. (A.M.)