Data: 20/12/2017 ore 16:00
- Manovra 2018-2020, approvato testo e tabelle della legge di Stabilità
Alla ripresa dei lavori l’Aula ha proseguito con la discussione generale sull’art. 5 “Disposizioni in materia di sanità e politiche sociali” della Legge di stabilità 2018.
La consigliera di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha ribadito il suo giudizio negativo sulla legge: «Il bilancio della Regione è segnato per più del 50% dalla spesa sanitaria. Non si può non fare emergere il vostro fallimento – ha detto Zedda – avevate detto che già con la prima riforma ci sarebbe stato un abbattimento dei costi, ma il servizio sanitario, al di là di aver soddisfatto gli appetiti di qualcuno, non è migliorato. Basta ascoltare le esternazioni di chi opera nella sanità. Sono loro che fanno una radiografia della situazione. Mi convinco sempre di più che la Asl unica non sia la scelta corretta».
Zedda ha poi rivolto un pensiero alle donne con patologie oncologiche: «Abbiamo provato a intervenire nella riforma della rete ospedaliera, la situazione non è però migliorata, i tempi di attesa continuano ad essere lunghissimi –ha sottolineato Zedda – l’accorpamento di Brotzu e Oncologico, che mirava all’eccellenza, non ha funzionato. Erano ospedali di qualità che oggi sono stati declassati». La consigliera azzurra ha quindi rivolto un invito all’assessore Arru: « Lei è una brava persona, per questo deve riflettere e verificare ciò che le sto raccontando. Non si può andare contro chi ha bisogno. Verifichi la situazione di chi sta aspettando un intervento chirurgico o un protocollo oncologico. E’ un disastro». Zedda infine ha stigmatizzato la decisione della maggioranza di presentare emendamenti destinati alle Case della salute: «Gli interventi erano già previsti nella riforma della rete ospedaliera».
Giudizio negativo anche da parte di Mariano Contu (Forza Italia): «Si prevedono finanziamenti per le infrastrutture come quello per la Asl di Nuoro dopo l’annullamento del contratto di Project financing – ha detto Contu – è vero che questi interventi sostengono il mondo del lavoro con l’apertura di cantieri, ma non si può tacere la lentezza nella realizzazione delle infrastrutture sarde. Rispetto a quelle nazionali, in Sardegna è stato completato solo il 2% delle opere. Pur avendo a disposizione 4,7 miliardi i lavori ultimati sono ancora pochi. 2,7 miliardi sono attualmente in fase di progettazione. E’ inutile che pensiamo di accantonare risorse per opere che non vedranno mai la luce». Contu ha poi concluso il suo intervento auspicando l’istituzione di borse di studio di specializzazione. «La Sanità ha bisogno di turnazione e di allargare l’accesso alle Facoltà di Medicina».
A difesa dell’azione della Giunta e della maggioranza si è schierato il consigliere del Pd Salvatore Demontis: «La minoranza dice che abbiamo fallito, ma non è così. Bisogna valutare da dove si è partiti e cosa si è fatto. Siamo partiti da un deficit di 400 milioni per una precisa scelta politica dovuta alla vigenza del Patto di stabilità – ha affermato Demontis – nonostante il disavanzo non era garantita un’appropriatezza delle cure. Noi abbiamo approvato la riforma della rete ospedaliera, l’obiettivo è stato raggiunto. Siamo inoltre intervenuti sulla soglia di economicità approvando un piano di rientro triennale di 700 milioni di euro. Va valutato quel piano: i costi stanno lentamente rientrando, a me risulta che siamo in linea con quel piano. Non ci si può dire che non stiamo raggiungendo l’obiettivo».
Stesso discorso sull’Ats. «Si dice che non sta funzionando. Rispetto a che cosa? Prima non esisteva un piano sanitario e la riforma della rete ospedaliera non era ancora approvata. Ora vedremo se l’Ats funziona davvero». Demontis infine ha difeso la scelta dell’ex presidente della Regione Renato Soru di accollarsi i costi della sanità: «Prima dell’accordo Soru-Prodi sulle entrate lo Stato pagava un terzo della sanità sarda ma non ci corrispondeva una parte di Irpef e Iva. L’accordo era semplice, noi ci paghiamo l’intero costo della Sanità e lo Stato ci trasferisce tutte le entrate che ci spettano. Qual è l’altra ricetta possibile? Vogliamo che lo Stato ci paghi una parte dei costi e poi decida come organizzare il sistema sanitario?».
Fabrizio Anedda, in qualità di capogruppo del Misto, ha segnalato il perdurare di una situazione di criticità nel sistema sanitario nonostante l’approvazione della riforma sulla rete ospedaliera e l’istituzione della Asl unica. «Ci sono segnali di grande disagio come le lunghe liste di attesa per la radiologia a Ittiti e Senorbì – ha detto Anedda – in questi territori non funziona il pubblico mentre va bene il privato. La manutenzione della radiologia della Asl 8 costa 8 milioni l’anno. E’ una vergogna, frutto di un contratto capestro che probabilmente abbiamo ereditato».
Anedda si è poi scagliato contro la minoranza: « Sembra che qualcuno non voglia che la sanità pubblica funzioni. Il sistema di sprechi è difficile da cambiare ma occorre impegnarsi – ha sottolineato l’esponente della maggioranza – i consiglieri anziani di questo Consiglio hanno contribuito a questo. Oggi parlano di spartizione di marchette, tentando di ridicolizzare alcuni nostri emendamenti. Quello a favore dell’associazione “Monelli impertinenti” è un intervento che mira a sostenere chi opera nel sociale nei quartieri poveri di Cagliari. Si tratta di un’associazione che coinvolge bambini e anziani nelle attività teatrali. Gli esperti di marchette siete voi, riuscite a farle anche dell’opposizione. Ridicolizzate pure, ma non fate un servizio ai vostri colleghi che in quei quartieri hanno costruito la loro carriera politica. Complimenti per il suo atteggiamento on. Pittalis».
Critico l’intervento del capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni: «La Sanità occupa il 60- 65% del bilancio regionale. Una mole simile di denaro è significativa. Se non ci sono le entrate si mette in difficoltà l’intero bilancio – ha detto Dedoni – se Soru ha sbagliato Paci non è da meno. Perché non siamo andati nel tavolo giusto a pretendere ciò che prevede l’articolo 8 dello Statuto sulle entrate? Ora non riusciamo a chiudere come vorremmo il bilancio regionale». Rivolto all’on. Anedda, Dedoni lo ha idealmente iscritto nelle fila del suo partito: «L’on. Anedda ha fatto una descrizione perfetta dell’impresa, se non funziona non può esserci sviluppo. La Sanità che assorbe questa mole di finanziamenti cosa produce? Vorrei sentirlo da chi ha frequentato l’Asl di Sassari dove bisogna portarsi da casa persino la carta igienica. Vorrei pensare che la Asl unica sta avviando i suoi processi, ho qualche dubbio, mi risulta che qualche vecchia Asl continui a fare per conto suo gli acquisti. Oggi la situazione non è cambiata, non pensiamo ai malati che hanno bisogno di assistenza. Mi chiedo: è questa la sanità che vogliamo?».
Pietro Pittalis (Forza Italia) ha replicato alle accuse del consigliere Anedda (Misto): «Einstein diceva che solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Il massimo lo si raggiunge non ingannando gli altri ma se stessi. In questi 4 anni non ho mai sentito tanto livore. Un atteggiamento che non nasce dalla migliore tradizione comunista ma dal senso di impotenza che qualcuno avverte in questa maggioranza – ha detto Pittalis – se lei non conta nulla è perché non ha prodotto nulla, lo certifica la sua attività consiliare. Parli per se stesso, perché mi sta attribuendo doti che non ho. Se vuole difendere le sue cose chieda alla maggioranza di sostenerla. E’ vero che ci separano mondi diversi, non ho conflitti di interessi, quando ci si occupa di sanità qualcuno pensa anche alla propria attività. Non ho scheletri nell’armadio, nessuno può dire che abbia fatto qualcosa sottobanco. Non addebiti alla minoranza la bocciatura dei suoi emendamenti».
L’aula è quindi passata all’esame dell’emendamento 1023 (Giunta regionale) che abroga il comma 2 dell’articolo5, misura necessaria dopo l’approvazione del Dgr n.52/56 che destina circa 19 milioni di euro agli interventi di efficientamento delle strutture della Assl di Nuoro. La nuova fonte di finanziamento sostituisce quelle del contratto del Project financing recentemente annullato dai giudici amministrativi. Posto in votazione l’emendamento n.1023 è stato approvato.
Subito dopo l’Aula ha approvato il testo dell’art.5 e avviato la discussione sugli emendamenti aggiuntivi. Approvato il n. 846(Sabatini e più) che stanzia un milione di euro per l’erogazione di cure termali, il Consiglio ha respinto gli emendamenti n.915,916, 917, 918
Disco verde per l’emendamento 1017 della Giunta regionale che prevede agevolazioni e incentivi per il recupero e la riqualificazione del patrimonio immobiliare privato che ricade nei territori che già beneficiano di strumenti di programmazione per lo sviluppo economico.
Si è poi passati all’esame dell’emendamento n.74. Il presentatore Fabrizio Anedda (Misto) ha illustrato l’obiettivo della proposta: «E’ un emendamento rivolto agli anziani e a chi non può permettersi di pagarsi una cura odontoiatrica – ha detto Anedda – chi non può masticare soffre una disabilità. Con questo intervento vogliamo restituire dignità a chi non può pagarsi la dentiera. La proposta prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro. Una misura che rimetterebbe in moto il settore e coinvolgerebbe circa 400 professionisti. Sarebbe una spesa finalizzata. Spero che le risorse vengano trovate all’interno del bilancio della sanità».
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis si è detto d’accordo con l’emendamento: «Mi fa piacere che la parte comunista si sia convertita al programma di Silvio Berlusconi – ha detto Pittalis – on. Anedda, faccia una battaglia dentro la maggioranza e la sosteniamo. Lei mi ha convinto, trova il mio totale sostegno. Una dentiera per tutti!».
Augusto Cherchi (Pds) ha dichiarato il proprio voto di astensione: «Questo emendamento deve avere una dignità di legge. C’è una proposta depositata in commissione che va incontro non solo agli anziani ma anche a chi, per motivi di salute, è costrette ad estrarre i denti».
Apprezzamento è stato espresso anche dall’assessore alla Sanità Luigi Arru: «E una proposta da ascoltare con attenzione. La Commissione bipartisan della Camera dice che la spesa odontoiatrica è la più pesante per i cittadini. Merita una riflessione: tra dieci anni la popolazione invecchierà. Dobbiamo decidere quali fondi utilizzare per promuovere questa iniziativa meritevole».
L’assessore al Bilancio Raffaele Paci, pur mostrando attenzione verso il problema, ha precisato: «In questo momento non abbiamo possibilità di dare una copertura di 10 milioni di euro a questo emendamento. C’è impegno però di affrontare la questione all’interno di uno specifico disegno di legge. Confermo l’invito al ritiro dell’emendamento».
Richiesta accolta dal consigliere Anedda che ha ritirato l’emendamento.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis lo ha fatto proprio e ha chiesto il voto elettronico. Posto in votazione l’emendamento n.74 è stato respinto con 22 voti contrari e 16 a favore.
L’Aula ha quindi respinto in rapida successione gli emendamenti n. 873, 875, 371, 969, 972, 870 e 874,
Approvato invece il n.79 (Ruggeri) che stanzia 35mila euro a favore delle Onlus sarde che si occupano di bambini cardiopatici.
Bocciato il n.876, l’Aula è passata all’esame dell’emendamento n.4 (Moriconi-Comandini) che riconosce il Centro di Formazione Professionale per non vedenti come centro di eccellenza in virtù dell’esperienza pluridecennale e l’attività nel campo della ricerca, dell’orientamento e dell’assistenza. La proposta prevede inoltre uno stanziamento annuale di 100mila euro.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha segnalato la precedente bocciatura di un emendamento analogo (Dedoni-Cossa-Crisponi). Il presidente Ganau ha fatto notare che i due emendamenti prevedevano importi diversi. Valutazione confermata dal presidente della Commissione bilancio Franco Sabataini.
E’ quindi intervenuto l’assessore Paci: «Tra tante proposte si rischia di sbagliare. Sul tema – ha detto – ci sono due emendamenti agli emendamenti».
Dopo una breve sospensione, il presidente Ganau ha dichiarato inammissibili gli emendamenti all’emendamento n.1064 e 1309. L’emendamento n.4 è stato quindi ritirato dai presentatori. (Psp)
L’emendamento 6 (Desini e più) prevede un contributo di 200 mila euro a favore degli enti di promozione sportiva e delle palestre scolastiche, come emendato dall’on. Zedda (FI). L’emendamento orale è stato approvato e a seguire via libera anche per l’emendamento 6.
Sull’emendamento 17 l’on. Rossella Pinna (Pd) ha preso la parola per l’illustrazione. L’emendamento di sintesi è stato poi approvato e prevede una proroga, fino al 30 settembre 2018, di tutte le graduatorie, di tutti i ruoli delle ex Asl e delle aziende ospedaliere. Anche l’emendamento 33 (Meloni, Pd) è stato approvato: si tratta di un contributo per realizzare lavori nella Casa degli anziani di Padru.
Approvato anche l’emendamento 34 (Piscedda) a favore dell’Accademia Casa di popoli: 200 mila euro per il 2018. Via libera anche all’emendamento 35 (Piscedda) per il progetto del Consorzio regionale Alimentis: 300 mila euro.
Inammissibili gli emendamenti 68, 69 e 70. Il presentatore l’on. Pizzuto (Sinistra) ha rivolto un appello ai capigruppo: “Dopo la Finanziaria modifichiamo il regolamento per consentire alla Sardegna la rete dei servizi di prima infanzia nelle zone rurali”. Sul tema l’on. Truzzu (Sardegna) ha ricordato che “la Sardegna è l’unica regione italiana che non ha una norma che consenta i servizi educativi domiciliari contribuendo così ad evitare lo spopolamento”. L’on. Busia (Campo progressista) si è detta favorevole, “anche per le città e non solo per le zone interne”. Favorevole anche il capogruppo di Forza Italia, on. Pietro Pittalis. Per il Pd si è impegnato il capogruppo, on. Pietro Cocco, e poi a seguire hanno manifestato il consenso anche gli altri capigruppo di maggioranza.
L’Aula ha approvato anche l’emendamento 1322 (Lai): 150 mila euro a favore dell’associazione Mariolè di Sestu. A seguire via libera anche all’emendamento 72 (Pizzuto): 25 mila euro a favore della Fondazione Pinuccio Sciola.
Approvato l ‘emendamento 843 (Sabatini) che prevede un contributo di 175 mila per l’Istituto ciechi di Nuoro e 87 (Comandini): centomila euro per un corso di formazione a favore dell’Istituto dei ciechi di Cagliari.
Via libera all’emendamento 823 (Gavino Manca): 40 mila euro all’associazione Hsf Italia per un progetto di ricerca e soccorso a cavallo.
Sull’emendamento 1062 (Anedda), che prevede 80 mila euro a favore dell’associazione “Intrepidi monelli” di Cagliari, si è aperto il dibattito ma l’emendamento è stato approvato e così anche il 168 (Ruggeri) con un contributo di 50 mila euro per l’Associazione Andromeda di Sassari.
Sulle Case della salute (emendamento 169 e collegati) la Giunta ha sollecitato il ritiro e così è stato.
Approvato l’emendamento 189 (Pietro Cocco): 100 mila a favore dell’associazione Crew Sassari per progetto contro il gioco d’azzardo.
L’on. Truzzu (Sardegna) ha caldeggiato l’approvazione dell’emendamento 348 a favore dei papà separati. Il capogruppo del Pd ha detto: “E’ un tema sul quale è meglio mettere in piedi una proposta di legge organica, non un emendamento”. Per l’on. Tunis (FI) “è necessario dare un segnale di interesse per individuare poi, in un momento successivo, un progetto più importante”. L’emendamento è stato ritirato dall’on. Truzzu, che ha detto: “Sia chiaro, parliamo di persone che non hanno la dignità di fare i padri e sono costrette a passare il tempo con i figli nelle città mercato perché non hanno un luogo dove stare”.
Approvati anche gli emendamenti 364 (Truzzu) con 20 mila per il progetto di aiuto alla vita del Cav; emendamento 1059 (Pietro Cocco) che prevede 100 mila euro per lavori all’archivio del comune di Masainas. A seguire via libera anche al 1317 (Daniele Cocco) prevede 300 mila per risanare il bilancio del comune di Bono. L’emendamento 791 (Sabatini) stanzia invece 400 mila euro per la riqualificazione urbana di Orune. Approvato l’emendamento 801 (Sabatini) che prevede 1 milione di euro per la partecipazione ai campionati di calcio a 11 delle squadre sarde e anche l’803 (Manca) che stanzia 50 mila euro per l’associazione Sardinia sport event e l’809 (Zanchetta) con 150 mila euro finalizzati a dare un contributo alle partorienti delle isole minori.
Approvato l’emendamento 825 (Sabatini) che mette da parte 1,250 mila euro per interventi e progetti sulla lingua e sulla cultura sarda anche nella Film commissione e sulle testate giornalistiche cartacee e on line della Sardegna; approvato l’826 (Sabatini) che stanzia ulteriori 500 mila euro per il 2018 a favore dei lavoratori socialmente utili.
Via libera anche all’emendamento 827 (Sabatini), con 1,5 milioni di euro per l’attività teatrale del circuito Cedac ma anche dei teatri di Sassari, Oristano, Carloforte e del Teatro di Sardegna.
Sì all’emendamento 828 (Sabatini), finalizzato a sostenere il patrimonio (16,9 milioni di euro) e le biblioteche (7,7 milioni di euro); ok anche all’emendamento 840 (Sabatini) che stanzia 100 mila euro per migliorare il profilo professionale degli assistenti sociali.
Per un progetto di inclusione sociale a favore dell’Associazione Mondo X il Consiglio regionale ha stanziato 100 mila euro con l’emendamento 836 (Gavino Manca).
Centomila euro con l’emendamento 832 (Sabatini) sono andati agli istituti professionali di Stato con annesso convitto mentre un milione di euro è stato stanziato con l’emendamento 831 (Sabatini) per contributi in conto occupazione a favore delle coop sociali.
Approvato anche l’emendamento 905 (Busia – Agus), che disciplina a favore dei Comuni l’erogazione delle risorse del Reddito di inclusione sociale mentre il 909 (Sabatini) stanzia 200 mila euro per il progetto “Sport Gioventude” del Coni Sardegna.
Sull’emendamento 942 (Tocco) l’on. Zedda ha sollecitato l’approvazione, “visto che è destinato al Coni e si tratta di tutela sanitaria delle attività sportive”. Dello stesso avviso il presentatore ma l’emendamento è stato poi respinto. (C.C.)
Il Consiglio ha poi respinto numerosi emendamenti presentati dall’opposizione.
Altre proposte emendative del testo, invece, hanno ottenuto il voto favorevole. In particolare sono stati approvati i seguenti emendamenti: 1009 (Giunta regionale) che dispone un finanziamento di 3 milioni per il 2019 e 4.9 milioni per il 2020 per la ristrutturazione e messa a norma dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, 1013 (Giunta regionale) con uno stanziamento di 15 milioni a decorrere dal 2018 per gli accordi integrativi di medicina generale, 1014 (Giunta regionale) che assegna uno stanziamento di 244.000 euro per l’anno 2020 destinato ad attività in materia di nuove procedure di spesa, 3 (Moriconi) che prevede un contributo di 25.000 al Cral Sardegna di Cagliari, 5 (Desini e più) sull’utilizzo dei contributi 2018 alle società sportive da impiegare parzialmente anche a copertura di annualità precedenti, 7 (Desini e più) con un contributo di 75.000 euro a favore di una manifestazione per l’integrazione dei disabili nello sport, 8 (Congiu e più) per un contributo di 300.000 euro alla Fgci Sardegna per i campionati di beach soccer, 77 (Ruggeri) sui parametri degli sport olimpici individuali in rapporto alla popolazione, 100 (Solinas Christian) con un contributo di 20.000 euro all’Associazione Chenabura di Cagliari, 167 (Rubiu e più) con 50.000 euro al Comune di Iglesias per la manifestazione Sortilla di Iglesias, 871 (Cosa e più) con un contributo di 30.000 euro alla Fondazione Antonio Segni, 910 (Zedda Alessandra e più) che istituisce il “Reddito di Libertà” destinato alle donne vittima di violenza fisica o psicologica o in condizioni di povertà.
Dopo la votazione dell’ultimo emendamento all’art.5, respinto, il presidente ha sospeso la seduta.
Alla ripresa dei lavori il Consiglio ha iniziato la discussione dell’Art.6 (Disposizioni in materia di personale)
Il relatore e la Giunta hanno espresso il parere sugli emendamenti presentati.
Aprendo la discussione generale il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha sottolineato che «si tratta di aspetti molto importanti sul personale mentre leggiamo di premi per dirigenti piuttosto elevati con reazioni negative presso l’opinione pubblica». Anche se il riconoscimento della produttività non è il solo elemento da tenere in considerazione, ha proseguito, «c’è dato di fondo che la macchina regionale non funziona come dovrebbe per la troppa lentezza e la troppa burocrazia, per cui emerge anche l’esigenza di migliorare la dimensione qualitativa del lavoro nel quadro di un riordino complessivo del sistema». Ed ancora, ha concluso, «è necessario ricomprendere quanti svolgono pubbliche funzioni nel comparto Regione a cominciare dall’Agenzia Forestas; il presidente Agus ha avviato interlocuzioni significative ma occorre accelerare l’esame delle due proposte di legge in campo chiudendo una lunga fase negativa di incertezza, ed anche sull’università nuorese occorre intervenire perché la struttura esca da una complicata fase di precarietà».
L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu ha affermato che «sulla valutazione dirigenti si sta cambiando il processo per renderlo più selettivo e basato su pochi elementi come velocità, quantità e qualità della spesa; inoltre è avviato, a partire dalla riforma della legge 31, un intervento di manutenzione della normativa regionale pressoché completato». Per quanto riguarda Forestas, ha aggiunto l’assessore, «abbiamo messo in sicurezza il contratto e poi c’è un dibattito ancora aperto rispetto al quale siamo disponibili ad entrare nel merito delle questioni fermo restando che il ma problema non è tanto fra lavoratori di serie a o di serie b, ma arrivare ad un contratto concretamente gestibile sia con le mansioni che con i passaggi orizzontali e verticali».
In relazione alla vicende dell’università decentrata di Nuoro, l’assessore Giuseppe Dessena ha comunicato che la questione è al centro del lavoro di un tavolo tecnico cui partecipano le due università principali, sia per mettere a punto uno schema di ripartizione delle risorse fra le università decentrate sia per riorganizzare tutto il mondo universitario regionale. In questo quadro, ha concluso, «contiamo di intervenire anche su Nuoro, anche per la maggiore disponibilità di risorse».
Successivamente il Consiglio ha approvato il testo dell’art.6.
Subito dopo è iniziato l’esame degli emendamenti, che ha portato al voto positivo sulle seguenti proposte: 1007 (Giunta regionale) che assegna un finanziamento di 20 milioni di euro per la manutenzione del sistema informativo regionale del patrimonio culturale, 1046/1082 (Sabatini e più) che consente agli operatori della formazione professionale che abbiano fatto domanda all’assessorato del Lavoro di iscriversi in una lista speciale ad esaurimento, con stanziamenti differenziati dal 2018 al 2021, 60 (Pizzuto e più) con 100.000 euro per il Cineporto di Carbonia e l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, 1004 (Giunta regionale) per 3 borse di studio annuali di importo complessivo di 70.000 euro destinate a studenti residenti in Sardegna o figli di emigrati vincitori di concorsi banditi dai Collegi del Mondo Unito, 1044 (Unali e più) a favore delle feste dei Candelieri di Nulvi e Ploaghe, 1326/1328 (Pizzuto e più) che incrementa di 150.000 il finanziamento del Cineporto di Carbonia e 61 (Pizzuto e più) che finanzia con 40.000 euro l’Associazione “Sardinia Jazz Network”.
Sull’emendamento n.821 (Paolo Zedda e più) che ha richiamato l’impegno assunto recentemente dal presidente delle Regione Pigliaru su uno studio indipendente finalizzato a misurare l’impatto delle servitù militari sul territorio della Sardegna, si è sviluppato un breve dibattito nel quale hanno preso la parola lo stesso Zedda ed il consigliere di Art.1-Mdp Luca Pizzuto. L’assessore della Programmazione Raffaele Paci, a nome della Giunta, ha assicurato l’impegno del progetto nella legge sulla ricerca. Dopo una breve sospensione dei lavori del Consiglio, richiesta ed ottenuta dal consigliere Pizzuto, l’emendamento è stato ritirato.
Subito dopo l’Assemblea ha approvato gli articoli 7 (Vincoli di legge), 8 (Copertura finanziaria) e 9 (Entrata in vigore) del Dl n.455/A. (Af)
Annunciato l’esame delle tabelle “A” (Importi da iscrivere in bilancio relativamente a rifinanziamenti di leggi di spese regionali); tabella “B” (Importi da iscrivere in bilancio relativamente a riduzioni di autorizzazioni legislative di spese regionali) e tabella “C” (Importi da iscrivere in bilancio relativamente a rimodulazioni di spese disposte da leggi regionali) il relatore della maggioranza Sabatini (Pd) ha espresso il parere sugli emendamenti e la giunta si è espressa in conformità.
Approvato l’emendamento n. 830 (Sabatini e più) che incrementa di 2.500.000 di euro lo stanziamento della legge 5|15, articolo 29 comma 36 e della legge 32\16 comma 26 – cantieri comunali.
Approvato l’emendamento 841 (Sabatini e più) che stanzia 700.000 euro nel triennio alle associazioni esperte in scambi internazionali e l’emendamento 842 (Sabatini e più): 11.500.000 euro nel triennio per l’abbattimento costi fitto casa per gli studenti. Non approvato il 954 è stato approvato il testo della tabella “A”, ritirato il 37, via libera al 1021 (Giunta) 1.030.000 nel 2018 per eradicazione peste suina (LR. 34\14). Approvato il 38 (Piscedda e più): 90.000 per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020 all’ente di ricerca Iares; disco verde anche al 795 (Sabatini e più): 1.200.000 euro nel triennio al dipartimento aerospaziale della Sardegna.
Ritirato l’emendamento 88 e anche l’812; approvato il 799 (Sabatini e più): 150.000 euro per i cavallini della Giara; ritirati il 39, il 67 e il 68.
Approvato l’805 (Moriconi): 150.000 euro nel 2018 all’Agris per l’attuazione del protocollo sottoscritto con la Caritas per la valorizzazione del comparto agricolo; via libera all’844 (Lai e più): 150.000 euro per la valorizzazione della trotta sarda; approvato il 798 (Sabatini e più): 4.000.000 di euro nel triennio ai Comuni per edifici di culto; via libera al 1020 (Giunta): 600.000 nel triennio alle confederazioni delle imprese industriali e delle Pmi.
Approvato l’emendamento 40 (Piscedda e più) 100.000 euro nel 2018 (così come precisato dal relatore Sabatini) al Crei-Acli per lo studio dei flussi migratori; ritirati gli emendamenti n. 41 e 42; via libera al 102 (Christian Solinas): 300.000 euro nel triennio alla fondazione Maria Carta; approvato il 43 (Piscedda e più): 60.000 euro nel 2018 alle associazioni di promozione sociale; approvato l’emendamento n. 800 (Sabatini e più) con variazione nello stanziamento da 1.500.000 a 1.300.000 euro nel 2018 in favore della Caritas Sardegna.
Sull’emendamento n. 839 (Sabatini e più) è intervenuto il consigliere Fabrizio Anedda (Misto) per denunciare che nonostante compaia il suo nome tra i presentatori egli non è a conoscenza né condivide lo stanziamento di fondi a favore del progetto “Overdenture”. Anche la consigliera Anna Maria Busia (Cp-Misto) ha chiesto che il suo nome venisse cancellato e l’Aula ha proceduto con il via libera (18 a favore e 17 contrari) allo stanziamento di 500.000 euro nel 2018 per l’Università di Cagliari per il progetto “Overdenture”.
Approvato l’emendamento 845 (Gavino Manca) con il modificativo n. 1083 (Gavino Manca e più) che stanzia complessivamente 400.000 euro per il 2018 alla casa di riposo “Divina provvidenza di Sassari”.
Via libera al 1325 (Busia e più) che emenda il 908 (Busia e più) e insieme prevedono 300.000 euro per il triennio a favore di interventi rivolti agli autori di violenza di genere nell’ambito delle relazioni affettive.
Decaduto il 908 è stato approvato il 1067 (Pier Mario Manca e più) che destina 50.000 euro per il 2018 all’istituto Camillo Bellieni di Sassari e emenda la proposta modificativa n. 9 che stanzia 40.000 euro, per il 2018, alla Fondazione Sardinia di Cagliari.
Approvata la tabella “B” si è passati all’esame della tabella “C” ed il presidente della commissione Bilancio, Sabatini (Pd), ha espresso il parere agli emendamenti, seguito dalla Giunta che ha dichiarato parere conforme a quello del relatore.
Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti presentati dal suo gruppo («preso atto del parere negativo ritiriamo gli emendamenti di Forza Italia, non alziamo bandiera bianca ma è inutile insistere con chi non vuol sentire») e l’Aula ha dato il via libera al 1311 (Giunta) per azioni di sostenibilità ambientale (Lr. 5/16 art.4 comma c) che sostituisce l’emendamento 1018.
Approvato il 1019 (Giunta): 66.780.000 nel triennio per il Parco Geominerario della Sardegna; via libera all’834 (Sabatini e più): 220.000 euro nel triennio per la fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai.
Approvato quindi il testo della tabella “C”, il Consiglio ha dato il disco verde anche ai 300.000 euro nel triennio in favore dell’istituto Euromediterraneo di Tempio, così come previsto dall’emendamento n. 1043 (Sabatini e più).
Il presidente del Consiglio ha quindi tolto la seduta ed ha convocato l’Aula per domani alle 10 per l’esame della legge di Bilancio (Dl. 456). (A.M.)