CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 146
MANCA Desirè Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sui presidi per la prevenzione dell’alopecia indotta dalla somministrazione dei trattamenti chemioterapici.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– l’alopecia è uno degli effetti collaterali più comuni e angoscianti provocati dalla chemioterapia, poiché provoca un impatto fortemente negativo sulla qualità della vita dei malati di cancro, indipendentemente dal sesso e dall’età;
– la perdita dei capelli è vissuta come una diminuzione della bellezza e dell’accettabilità sociale e induce un cambiamento della percezione della propria immagine corporea;
– l’alopecia viene, inoltre, percepita come una continua dimostrazione della propria malattia, alterando, spesso, negativamente le relazioni sociali;
– l’impatto psicologico causato da siffatta condizione induce, talvolta, ad un vero e proprio rifiuto di sottoporsi al trattamento chemioterapico;
CONSIDERATO che:
– la perdita dei capelli a seguito di alcuni trattamenti di chemioterapia si verifica a causa dell’atrofia parziale o totale della radice del bulbo pilifero aggredito dal farmaco utilizzato;
– un elevato numero di studi scientifici ha dimostrato che l’ipotermia del cuoio capelluto riduce in maniera considerevole ed efficace la caduta dei capelli delle persone sottoposte a chemioterapia;
– infatti, il raffreddamento del cuoio capelluto produce una sensibile riduzione del flusso di sangue ai follicoli piliferi e con essa la diminuzione della quantità di farmaco che li raggiunge, preservandoli in questo modo dalla distruzione;
– per questo motivo, in molti centri oncologici italiani viene utilizzato un casco refrigerante appositamente realizzato per contrastare la caduta dei capelli;
– tale presidio viene indossato dai pazienti per alcuni minuti prima della somministrazione della terapia, durante la stessa e per un breve lasso di tempo successivo;
– la sicurezza e l’efficacia del casco refrigerante sono state confermate nel 2015, quando fu approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), e nel 2017, grazie a due studi statunitensi pubblicati sul Journal of the American Medical Association;
– si è riscontrato che con l’utilizzo del presidio refrigerante – nei trattamenti con Doxorubicin, Epirubicina, Docetaxel, Cyclophosphamide, Cisplatin, Bleomycin, Fluorouracile, Methotrexate, Vincristina, Placlitaxel – si verifica una sensibile riduzione dei casi di alopecia;
– l’utilizzo del presidio è privo di controindicazioni e ben accettato dai pazienti;
– i caschi refrigeranti sono ormai largamente distribuiti e pertanto ormai hanno un costo contenuto;
– in ogni caso, il rapporto costo-benefici è sicuramente apprezzabile in relazione al miglioramento dell’accettabilità dei pazienti rispetto alla terapia oncologica;
RILEVATO che:
– purtroppo, negli ospedali pubblici della Sardegna l’utilizzo dei suddetti presidi è ancora un’eccezione;
– in Sardegna, nel 2019, sono stati stimati 10.200 nuovi casi di tumore (6.000 uomini e 4.200 donne), con un incremento del 2 per cento rispetto all’anno precedente;
– l’ utilizzo di presidi per la prevenzione e il trattamento dei disturbi dell’immagine corporea correlati ad alopecia da chemioterapia si colloca in un’auspicabile prospettiva di progressiva umanizzazione dell’assistenza in oncologia, caratterizzata da una maggiore attenzione verso il paziente inteso come persona,
impegna la Giunta regionale e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
ad attivarsi affinché le unità operative di oncologia degli ospedali pubblici della Sardegna siano fornite dei presidi medici e tecnologici più adeguati per la prevenzione dell’alopecia indotta dalla somministrazione dei trattamenti chemioterapici.
Cagliari, 16 gennaio 2020