ORDINE DEL GIORNO N. 25/XVI

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI LEGISLATURA

ORDINE DEL GIORNO n. 25

approvato il 21 dicembre 2019

ORDINE DEL GIORNO SATTA Giovanni – MELONI – ZEDDA Alessandra – PISCEDDA – BIANCAREDDU – GANAU – CHESSA – LAI – GIAGONI – ENNAS – SAIU – PIRAS – MELE – CANU – MANCA Ignazio – COCCO – DERIU – STARA – COMANDINI – CORRIAS – PIANO – MAIELI – LANCIONI – SATTA Giovanni Antonio – SALARIS – SCHIRRU – MULA – OPPI – MORO – GALLUS – SECHI – FANCELLO – DE GIORGI – CAREDDA – TUNIS – MURA – PIGA – MUNDULA – TALANAS – CERA – COCCIU – COSSA – USAI – MARRAS – MORICONI – MANCA Desiré Alma – LI GIOI – SOLINAS Alessandro – CIUSA – AGUS – CADDEO – LOI sulla necessità di garantire la continuità territoriale marittima di persone e merci da e per la Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione della mozione n. 127 e dell’interpellanza n. 77/A sulla necessità di garantire la continuità territoriale marittima di persone e merci da e per la Sardegna,

PREMESSO che:
– il 1° gennaio 2020 entrerà in vigore la nuova direttiva europea IMO-2016/802 sulla riduzione del tenore di zolfo in determinati combustibili liquidi che prevede, anche per l’area del Mediterraneo, una riduzione della presenza di zolfo all’interno dei combustibili utilizzati nel caso specifico su unità navali;
– dalle note pubblicate sui siti delle compagnie di navigazione che garantiscono i collegamenti marittimi da e per la Sardegna si apprende che, a seguito dell’entrata in vigore della direttiva in parola, dal 1° gennaio prossimo scatterà su tutte le linee un aumento tariffario dai 5 agli 8 euro per ogni metro lineare dei mezzi di trasporto, con un incremento di oltre il 30 per cento sugli attuali costi dei traghetti;
– col nuovo anno attraversare il mare costerebbe 40/50 euro in più per le autovetture e si avrebbe un aumento medio di 100 euro a semirimorchio di trasporto merci sui listini oggi applicati nelle tratte da e per la Sardegna; insostenibili aumenti che si sommerebbero ai già gravosi pedaggi che pesano come macigni sulla nostra economia, sulla nostra mobilità e sulla nostra vita;

CONSIDERATO che:
– sul traffico merci da e per la Sardegna si abbatterebbero maggiori costi per circa 50 milioni di euro l’anno, con rincari conseguenti sull’esportazione dei nostri prodotti e sui prodotti importati, determinando un ulteriore aggravio per l’economia isolana, in condizioni di sottosviluppo rispetto agli standard comunitari anche a causa delle irrisolte criticità dovute proprio all’inadeguatezza delle politiche in materia di continuità territoriale finora messe in atto;
– le stesse ripercussioni si avrebbero sul traffico passeggeri in generale e in particolare sul turismo, voce fondamentale per il bilancio regionale, fortemente frenato nella potenziale espansione dai costi considerati proibitivi dei traghetti che, soprattutto in alta stagione, rappresentano un elemento discriminante nella scelta delle mete di vacanza;

PRESO ATTO che le legittime richieste per una continuità territoriale adeguata avanzate al Governo nazionale, non solo rimangono inascoltate, ma al contrario alla Sardegna viene inflitto un proibitivo aggravio di spesa, proprio mentre combatte per difendere e riaffermare il proprio diritto alla mobilità di merci e passeggeri in condizioni di parità con i “non isolani”, o quantomeno a vedere significativamente ridotte le disparità e gli ostacoli che discendono dall’insularità;

EVIDENZIATO che i governi nazionali, nel corso degli anni, non hanno provveduto in tempi congrui a predisporre le misure necessarie in funzione dell’entrata in vigore della direttiva europea IMO-2016/802, omettendo di incentivare le compagnie di navigazione perché si dotassero di moderni sistemi antinquinamento (articolo 7 della suddetta direttiva) e di incoraggiare l’utilizzo dell’energia elettrica di terra per le navi ormeggiate in porto (articolo 8),

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad avviare tutte le iniziative presso il Governo nazionale e la Commissione europea al fine di scongiurare un aggravio di costi dei trasporti via mare, che determinerebbe un isolamento ancora maggiore per i sardi e un disastro per la nostra economia e in particolare per due settori trainanti come il commercio e il turismo;
2) a portare avanti con determinazione la richiesta per cui nel nuovo bando per la continuità venga inserito l’obbligo per le compagnie partecipanti di utilizzare esclusivamente traghetti dotati di sistemi antinquinamento o di motori alimentati con il gnl (gas naturale liquido);
3) nelle more dell’aggiudicazione del nuovo bando per la continuità, a chiedere un impegno finanziario dello Stato a favore delle compagnie o degli utenti come previsto dalla stessa direttiva europea IMO-2016/802, per attenuare l’impatto economico e sociale causato dall’aumento dei prezzi,
impegna inoltre il Presidente del Consiglio regionale
nell’ambito delle sue prerogative a convocare una seduta straordinaria del Consiglio regionale aperta anche ai Parlamentari eletti in Sardegna e ai massimi rappresentanti delle autonomie locali e delle parti sociali ed economiche per discutere le iniziative da intraprendere nei confronti del Governo nazionale,
impegna altresì i consiglieri regionali
a partecipare allo sciopero e conseguente blocco dei porti previsto in Sardegna e Sicilia il 6 e 7 gennaio se nel frattempo il Governo centrale non darà risposte certe che scongiurino l’aumento ingiustificato dei prezzi del trasporto marittimo.

Cagliari, 21 dicembre 2019

 

Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 21 dicembre 2019.

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