CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA
PROPOSTA DI LEGGE NAZIONALE N. 7
presentata dai Consiglieri regionali
ARBAU – AZARA – LEDDA
il 25 agosto 2015
Sardegna comunità autonoma. Modifica dell’articolo 114 della Costituzione
RELAZIONE DEL PROPONENTE
Il combinato disposto dell’articolo 121 della Costituzione e dell’articolo 51 dello Statuto di autonomia pongono la Sardegna davanti alla possibilità di proporre un nuovo patto costituzionale allo Stato italiano. L’adesione alla Repubblica italiana della nostra comunità non è in discussione, ma è arrivato il momento di superare una anacronistica ed inapplicabile specialità. Un misto di privilegi e di burocrazia che sta lentamente uccidendo la Sardegna ed obbligando lo Stato ad assistere una Regione incapace di trovare la propria via.
La presente proposta di modifica dell’articolo 114 della Costituzione avanza una nuova idea di governo della Sardegna. Un nuovo ordine. Un governo autonomo, maturo e persino responsabile. Una responsabilità che viene sempre meno, sopraffatta da un vittimismo anti-romano patetico ed inconcludente, schiacciato tra la propria incapacità e l’oggettiva visione neo-centralistica dello Stato italiano.
Il nuovo ordine è la via per assumersi responsabilità, in particolare quella pesantissima del futuro della nostra comunità. La proposta lascia ai sardi ed al proprio parlamento la decisione di quale autonomia intendono assumersi. Un pagina bianca nella quale disegnare il nostro ordinamento e quindi i rapporti con lo Stato centrale.
Non è una novità. La Base, il movimento a cui aderiscono i tre presentatori, è per un sistema fiscale sardo che ci obblighi ad organizzarci con i nostri soldi. Una libertà costosa che ci liberi definitivamente dalla imposizioni di una sistema fiscale inadeguato ad una economia come la nostra, ma che allo stesso tempo ci obblighi a rivedere una macchina burocratica pubblica mastodontica, costosa ed inefficiente.
Un nuovo ordine che si regge in autonomia lasciando alla Repubblica la gestione delle questioni monetarie (più di livello europeo), della difesa, del sistema giudiziario e dell’ordine pubblico. Si ragionerà poi del sistema previdenziale, ma questi sono aspetti successivi che è inutile affrontare.
La scelta che pone questa proposta di legge nazionale è chiara: vuole la Sardegna decidere il suo grado di autonomia o no. Questa è la decisione che il Consiglio regionale deve prendere nel discutere la presente proposta di legge.
Il testo della proposta, come tutte le grandi rivoluzioni, è banale: introdurre la figura istituzionale della Comunità autonoma della Sardegna e dare al Consiglio del nuovo soggetto il compito di disegnarne l’ordinamento con conferma popolare tramite referendum.
TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Modifica dell’articolo 114 della Costituzione
1. Il comma 1 dell’articolo 114 della
Costituzione è così sostituito:
“1. La Repubblica è costituita dai comuni, dalle province, dalle città
metropolitane, dalle regioni, dalla Comunità autonoma della Sardegna e dallo
Stato.”.
2. Dopo il comma 3 dell’articolo 114 della Costituzione è aggiunto il seguente:
“3 bis. La Sardegna è comunità autonoma. Lo Statuto, approvato a maggioranza
assoluta dal Consiglio della Comunità autonoma e, successivamente, sottoposto a
referendum popolare, disciplina il suo ordinamento.”.