CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA
PROPOSTA DI LEGGE NAZIONALE N. 1
presentata dai Consiglieri regionali
ARBAU – AZARA – LEDDA – PERRA
il 31 marzo 2014
Modifica della legge 28 gennaio 1994, n. 84, sul riordino della legislazione in materia portuale
RELAZIONE DEL PROPONENTE
L’insularità è stata sempre un vantaggio culturale e sociale per la nostra comunità. Questo perché ha preservato dei valori identitari che ci rendono unici nel panorama europeo e mondiale. Partendo da questo presupposto, cioè che l’insularità è un vantaggio, con la presente proposta di legge nazionale pensiamo di incidere in modo determinante sull’unico aspetto negativo dell’essere circondati dal mare: i costi dei trasporti marittimi da e per il continente.
Costi diventati esorbitanti con il progressivo rafforzamento del cartello degli armatori continentali che, di fatto, tengono in ostaggio la nostra comunità con la progressiva trasformazione di un servizio a favore dei sardi in un’attività utile solo a risolvere i problemi occupazionali di un’altra regione, nello specifico la Campania. Le soluzioni che nel tempo la Regione autonoma della Sardegna ha provato a porre in essere hanno peccato di un difetto originale: essere legate a decisioni statali e ad un sistema assistenziale che porta solo a preservare le situazioni di privilegio in capo ai dipendenti della Tirrenia, di fatto un carrozzone pubblico clientelare fuori da ogni controllo, ed ai pochissimi armatori che ne hanno assunto il controllo e ottengono le sovvenzioni senza una vera e propria gara pubblica. Anche l’idea-provocazione della flotta sarda è risultata una soluzione debole, destinata a morire nonostante l’accanimento terapeutico della Giunta regionale.
Debole perché fondata sugli stessi presupposti dell’affare Tirrenia: le sovvenzioni e la gestione pubblica di un servizio che funziona solo se regolato dall’economia di mercato.
Il problema viene risolto, viceversa, solo con il rafforzamento del potere contrattuale il controllo dei porti da parte della nostra comunità. Porti che, peraltro, sono stati realizzati con i nostri soldi.
Questo può avvenire con la nomina alla guida delle autorità portuali di presidenti indicati direttamente dal Presidente della Regione. Attraverso questa proposta di legge si modifica, pertanto, l’articolato in materia di nomina dei presidenti delle autorità portuali della Regione autonoma della Sardegna. Con questa proposta si vuole dare corso, infatti, ad una riforma per l’istituzione di un sistema di governo locale dei porti che dia al Presidente della Regione e, quindi, alla Sardegna, la forza per contrattare le condizioni per consentire a qualsiasi armatore di sfruttare i nostri porti e, conseguentemente, ottenere le contropartite necessarie a garantire una continuità territoriale di persone e merci consona all’economia di mercato, non ad un sistema di stampo baronale.
TESTO DEL PROPONENTE
Art.1
Modifica dell’articolo 8 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, sul riordino della
legislazione in materia portuale
1. Dopo il comma 1 bis dell’articolo
8 della legge 28 gennaio 1994, n. 84 (Riordino della legislazione in materia
portuale), è aggiunto il seguente:
“1 ter. Per le autorità portuali operanti nel territorio della Regione autonoma
della Sardegna la nomina di cui al comma 1 avviene con decreto del Presidente
della Regione, previa consultazione con il Consiglio delle autonomie locali e
con le competenti camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura.”.