CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 178/A
(Pervenuta risposta scritta in data 11/12/2019)
CUCCU, con richiesta di risposta scritta, inerente al dispositivo elettronico di identificazione individuale degli equidi.
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La sottoscritta,
premesso che la legge 1° agosto 2003, n. 200, ha istituito l’anagrafe equina, successivamente regolamentata dai decreti ministeriali 5 maggio 2006 e 9 ottobre 2007 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con il Ministero della salute;
visti il decreto ministeriale 29 dicembre 2009 recante Linee guida e principi per l’organizzazione e la gestione dell’anagrafe degli equidi e il decreto ministeriale 26 settembre 2011 che ne definisce le procedure operative;
dato atto che le principali finalità dell’anagrafe equina sono:
a) tutela della salute pubblica e tutela del patrimonio zootecnico (costituzione e funzionalità della rete di epidemiosorveglianza);
b) tutela economica e valorizzazione del patrimonio zootecnico;
c) fornire il basilare supporto per trasmettere informazioni al consumatore di carni di equidi e consentire un’etichettatura adeguata e chiara al prodotto;
d) assicurare la regolarità nelle corse dei cavalli nonché garantire efficienza ed efficacia nella gestione dei controlli sulle corse stesse;
e) prevenire e controllare il fenomeno dell’abigeato;
rilevato che tutti gli equidi devono essere identificati mediante un dispositivo elettronico di identificazione individuale, che deve essere inoculato con le modalità stabilite dal manuale operativo e dotati di un documento di identificazione denominato passaporto;
appreso che:
– i proprietari di cavalli residenti nel sassarese pur avendo provveduto da alcuni mesi (in alcuni casi parrebbe anche un anno) al versamento anagrafe equina richiesto da AIA (Associazione italiana allevatori) vivono nell’incertezza del periodo in cui dovrà essere effettuato sull’animale l’impianto del microchip obbligatorio;
– senza microchip i cavalli non possono essere movimentati, né vaccinati, né eseguire i test di Coggins (per verificare una eventuale anemia infettiva equina);
– gli uffici dell’ARA (Associazione provinciale allevatori) Sassari non rilasciano alcuna informazione circa la tempistica necessaria;
– i veterinari affermano di non aver ricevuto i microchip in questione,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della problematica e dei motivi che non consentono il tempestivo impianto del microchip obbligatorio per legge;
2) se tali problematiche riguardino anche gli altri uffici periferici della nostra Regione e se le stesse siano in corso di risoluzione.
Cagliari, 22 ottobre 2019