CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVi LEGISLATURA
ORDINE DEL GIORNO n. 13
Approvato il 12 settembre 2019
ORDINE DEL GIORNO MULA – COCCIU – COSSA – GIAGONI – MURA – SECHI – AGUS – GANAU – COCCO – DE GIORGI – MANCA Desiré Alma – ORRÙ – CADDEO – PIU – LOI – STARA – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – CORRIAS – MELONI – PISCEDDA – DERIU – MORICONI – PIANO – COMANDINI – LAI – BIANCAREDDU – GALLUS – MORO – OPPI sulla minimizzazione, sul territorio regionale, dei rifiuti in plastica monouso non biodegradabili e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione della discussione della mozione n. 27, in riferimento alla direttiva COM (2018) 0340 del Parlamento europeo e del Consiglio, in materia di riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente,
PREMESSO che:
– numerosi studi finanziati dalla Comunità europea rappresentano la drammatica situazione dell’inquinamento mondiale generato dalla plastica;
– uno studio dell’UNEP (Programma delle Nazioni unite per l’ambiente) evidenzia che i danni causati dall’inquinamento da plastica all’ambiente marino ammontano a livello mondiale a circa 8 miliardi di dollari l’anno;
– l’Europa produce attualmente 25 milioni di tonnellate di plastica, materiale responsabile dell’85 per cento dell’inquinamento del comparto marino e terrestre;
– l’Italia è uno dei principali produttori europei di stoviglie monouso di plastica, con un consumo pro capite di circa 2 kg all’anno, ed è il maggiore consumatore di acqua in bottiglia in Europa e tra i primi al mondo, con un consumo di 8 miliardi di bottiglie l’anno;
– l’inquinamento da plastiche configura una minaccia per gli organismi marini, per gli equilibri degli ecosistemi e per l’uomo;
– a tutt’oggi resta alta la percentuale di smaltimento in discarica e di incenerimento dei rifiuti in plastica, rispettivamente pari al 31 per cento e al 39 per cento, con la conseguenza che la produzione di plastica e l’incenerimento dei rifiuti in plastica generano complessivamente circa 400 milioni di tonnellate di CO2 l’anno;
– la lotta alla plastica in mare sta diventando una priorità, tanto da essere il tema scelto dall’Onu per la Giornata mondiale dell’ambiente, celebrata il 5 giugno 2018;
– è stato accertato che negli oceani e nei mari le materie plastiche superano ormai l’80 per cento dei rifiuti e la percentuale è destinata a crescere; una busta di plastica resta in mare 10-20 anni, una bottiglia 450 anni, le stoviglie da 100 a 1.000 anni. I rifiuti plastici sono, pertanto, un’emergenza non solo per l’ecosistema marino, ma anche, entrando nella catena alimentare, per la nostra vita quotidiana;
– secondo una recente indagine di Legambiente, nelle spiagge monitorate quest’anno, il 95,2 per cento dei rifiuti è rappresentato da oggetti in plastica, piccoli frammenti per il 77,8 per cento mentre il 3,1 per cento è costituito da reti tubolari per l’allevamento dei mitili;
– la domanda di plastica riciclata oggi rappresenta solo il 6 per cento dell’intera domanda di plastica in Europa;
– nel gennaio 2018 la Commissione europea ha varato il suo piano strategico per proteggere l’ambiente dalla plastica, annunciando la volontà di introdurre tasse comunitarie per i paesi inadempienti nel caso in cui l’obiettivo non fosse raggiunto entro il 2030;
– tale piano strategico prevede, inoltre, nuove norme per inibire la produzione, la commercializzazione e la dispersione nell’ambiente dei prodotti in plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa;
– l’obiettivo di incrementare l’utilizzo dell’acqua di rubinetto e ridurre l’eccessivo uso di bottiglie di plastica è al centro dei recenti cambiamenti in atto nella legislazione europea e comporterebbe un notevole risparmio per le famiglie europee pari a 600 milioni di euro l’anno, nonché un maggiore controllo chimico-biologico;
– l’Italia è stato il primo paese in Europa ad approvare la legge contro gli shopper non compostabili, con messa al bando dei sacchetti in plastica a partire dal 1° gennaio 2018 ed a breve verranno banditi anche i cotton fioc non compostabili e le monoplastiche nei cosmetici;
CONSIDERATO che:
– l’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo ha recentemente deciso di mettere al bando, a partire dal mese di giugno 2019, le bottigliette di plastica dagli edifici dell’Eurocamera di Bruxelles e Strasburgo;
– con decreto n. 142/2017 il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha deciso di adottare, su base sperimentale e volontaria, il sistema del vuoto a rendere per le bottiglie di plastica e vetro;
– il Ministero dell’ambiente ha lanciato una sfida con la campagna “Plastic Free Challenge”, ponendosi come primo obiettivo quello di liberare dalla plastica le istituzioni ed ha esteso l’appello agli altri Ministeri, alle regioni, alle provincie, alle città metropolitane, ai comuni e a tutti gli enti pubblici;
– il messaggio lanciato dal Ministero è quello che “ognuno di noi deve dare qualcosa a questo Paese”, le istituzioni devono dare il buon esempio per quanto riguarda i comportamenti virtuosi ed ogni cittadino deve fare la propria parte;
– la direzione generale enti locali e finanze della Regione ha emanato l’ordinanza balneare 2019 (determinazione n. 1113 del 20 maggio 2019) in materia di disciplina delle attività esercitabili sul demanio marittimo; tale ordinanza, all’articolo 3, comma d), vieta “l’abbandono, l’interramento e la discarica, sia a terra che a mare, di ogni tipo di rifiuto e/o altri materiali (compresi i mozziconi di sigaretta, contenitori e bicchieri in plastica ecc.), anche se contenuti in buste, al fine di favorire la sostenibilità ambientale delle spiagge e preservare l’ambiente marino”;
RITENUTO opportuno:
– un intervento legislativo urgente da parte della Regione, al fine di favorire tutti gli interventi che portino ad una riduzione, ed alla prevenzione della produzione, di rifiuti, in coerenza con la Strategia europea per le materie plastiche e in conformità alle disposizioni di cui agli articoli 179 e 180 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
– coinvolgere tutti i comuni per adottare ogni qualsivoglia iniziativa come, ad esempio, quella che favorisce, in alternativa ai materiali plastici, l’uso di stoviglie monouso in materiale compostabile per l’asporto e il consumo di alimenti e bevande in modo da determinare una sensibile riduzione della presenza di plastica sul territorio e quindi anche sulle spiagge;
– sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori del settore sul tema dei rifiuti plastici in mare e sulle spiagge con un approccio integrato che contempli i temi ambientali, economici e sociali, con particolare attenzione alla problematica dell’abbandono dei rifiuti;
– assumere iniziative atte a ridurre il fenomeno della dispersione in mare dei rifiuti che, proprio nel mar Mediterraneo, sta raggiungendo livelli preoccupanti, in quanto i rifiuti galleggianti e spiaggiati sono per lo più di materiale plastico, spesso usa e getta, fenomeno che incide negativamente nel ciclo alimentare dei pesci introducendovi microparticelle di plastica che finiscono per raggiungere l’uomo;
– individuare misure di sostegno, a beneficio degli operatori del settore, per favorire l’adeguamento tecnologico ed impiantistico delle imbarcazioni ai fini di una più agevole raccolta/separazione dei rifiuti plastici;
– attivare, secondo le modalità di cui all’articolo 5 del decreto legislativo n. 182 del 2003, il conferimento differenziato dei rifiuti, raccolti anche in modo incidentale, derivanti dalla attività di pesca ed acquacoltura anche attraverso una adeguata dotazione strutturale nei punti di raccolta portuali;
CONSTATATO che vi è nell’Isola, da parte di tutte le forze politiche, delle istituzioni locali, della Regione e, sostanzialmente, da parte di tutta la popolazione la fermissima volontà che si pervenga, con misure straordinarie, ad una sorta di autonomizzazione del sistema della riscossione dei tributi,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a predisporre un progetto legge che promuova la riduzione della dispersione in mare dei rifiuti plastici e del loro conseguente spiaggiamento, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’attività di pesca e acquacoltura e favorisca l’adozione di cicli produttivi a basso impatto ambientale;
2) ad assumere tutte le iniziative necessarie al fine di ridurre al minimo l’utilizzo di plastiche monouso sul territorio regionale e avviare un’importante campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai residenti e ai non residenti che si trovano nel territorio regionale, finalizzata alla futura estensione del divieto di utilizzo di materiale monouso non biodegradabile su tutto il territorio regionale e prioritariamente nei comuni a vocazione turistica;
3) a promuovere e attivare un confronto partecipativo e un coinvolgimento di tutti i comuni e i portatori di interesse (operatori di settore, rappresentanti del commercio ecc.) per attivare un programma condiviso che assuma tutte le iniziative necessarie, le quali andranno disposte nel più breve tempo possibile, al fine di minimizzare l’utilizzo di materiale monouso non biodegradabile, il controllo, la sensibilizzazione e l’informazione dei cittadini sul tema;
4) a mettere al bando la plastica monouso in tutti locali della regione, nei comuni, nelle università, negli ospedali e in tutti gli enti che dipendono dalla Regione stessa;
5) a stipulare accordi di programma tra i soggetti istituzionali ed economico-sociali interessati, diretti alla individuazione e condivisione di percorsi e strumenti idonei a garantire il prelievo dei rifiuti plastici dispersi in mare, il loro recupero e il corretto smaltimento presso centri specializzati;
6) ad emanare le direttive sulla base delle quali i comuni adotteranno i provvedimenti di competenza (ordinanze, delibere, ecc.), con la finalità di ridurre al minimo l’utilizzo di sacchetti e altri articoli in plastica monouso come contenitori e altri prodotti, in particolar modo, nelle aree per le quali occorre una maggiore tutela naturalistica quali arenili del territorio, siti archeologici, aree verdi, parchi pubblici ricadenti nel territorio comunale, ecc;
7) ad attribuire all’Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e all’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente l’incarico di predisporre una campagna di sensibilizzazione nelle scuole le quali, essendo sedi importanti di formazione ed educazione dei ragazzi, rivestono un ruolo cruciale nella sensibilizzazione delle nuove generazioni sul problema dell’inquinamento da plastiche;
8) ad impegnare sinergicamente tutti gli Assessorati nella loro attività in processi virtuosi sul punto all’ordine del giorno, ponendo attenzione nella stipula di accordi con altri enti pubblici e privati, al fine di avviare iniziative comuni di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente con l’istituzione di punti di raccolta della plastica dedicati, case dell’acqua e ogni buona pratica per il raggiungimento dell’obiettivo posto all’ordine del giorno.
Cagliari, 12 settembre 2019
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 12 settembre 2019.