Discorso di insediamento

La riduzione del numero delle leggi, la riunificazione e la semplificazione delle norme sono una condizione indispensabile per la ripresa e debbono essere obiettivo primario di questo Consiglio.

Consentitemi di rivolgere in questa occasione un pensiero particolare alle vittime, ai loro familiari e a tutte le persone colpite dall’alluvione dello scorso mese di Novembre.

Una tragedia che non possiamo dimenticare, non solo per il dramma che abbiamo vissuto dal punto di vista umano, economico e sociale, ma anche perchè in questa recente tragedia si possono trarre degli insegnamenti che possono esserci utili. Ad iniziare dalla forza e dalla determinazione con cui rivendichiamo il mantenimento degli impegni presi con la nostra terra dal Governo nazionale, al momento incredibilmente ed in modo inaccetabile disattesi.

Ma non possiamo non cogliere l’indicazione che ci viene da tale evento e che riguarda, non tanto la pur necessaria attenzione ai problemi del post evento ma a quelli essenziali della prevenzione che passano attraverso una corretta programmazione del territorio e la salvaguardia e tutela dell’ambiente. In questo senso vanno anche le politiche di prevenzione del rischio che, senza adeguate risorse agli Enti Locali, rendono inutili i Piani di Assetto Idrogeologico e l’individuazione delle priorità di rischio.

A questo proposito negli impegni di questa legislatura non può non essere presente l’obiettivo di una nuova legge urbanistica regionale che definisca in modo chiaro le regole e che unitamente al miglioramento del Piano Paesaggistico Regionale trovi il giusto equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo urbanistico compatibile e consenta finalmente ai Comuni di dotarsi di piani urbanistici sostenibili e finalmente definiti.

In questa occasione lasciatemi ricordare l’incredibile opera di tantissimi volontari e la grandissima capacità di reazione del nostro Popolo che nelle difficoltà sa trovare la forza per unirsi e per risollevarsi. A quei volontari, alle loro Associazioni, che spesso suppliscono ad azioni e funzioni che dovrebbero essere di pubblica competenza, dobbiamo delle risposte che superino lo spontaneismo e migliorino il rapporto con l’Ente Regione con regole semplificate e certezza dei percorsi, delle risorse e dei tempi. Solo in questo modo, anche nel campo del sistema di Protezione Civile, che deve finire la propria riorganizzazione su base regionale, sarà possibile ottimizzare le risorse ed ottenere i migliori risultati.

In conclusione, i temi del contrasto alla crisi, la risoluzione delle storiche criticità che ci caratterizzano, unitamente ad una semplificazione delle norme e della burocrazia, ad una riforma istituzionale dell’Ente Regione e delle Autonomie Locali accanto ad un rigoroso controllo della spesa sono i temi gravosi su cui siamo chiamati a confrontarci.

La gravità della situazione e il gravame dei compiti richiede che la buona politica prevalga sulle appartenenze.

Mi auguro che su tutto questo ci sia una spinta propositiva e una determinazione che accomuni tutto il Consiglio.

Per questo mi sento di rivolgere un anticipato e spero ben augurante ringraziamento per il lavoro che ci attende non solo a tutti noi ma anche a tutto il personale del Consiglio che, pur in gravi condizioni di carenza di organico, ci accompagnerà in questa azione e che rappresenta quello strumento autonomo che garantisce operatività, libertà ed azione autonoma a questo organo legislativo.

Buon lavoro.

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