Discorso di insediamento

Oltre al riappropriarsi con pienezza della funzione di indirizzo è necessario dotarsi quindi di strumenti di controllo sull’operato e azione di governo ma anche sull’efficacia dei singoli provvedimenti in modo da avere elementi utili per la correzione, miglioramento o estensione degli stessi in base alla rispondenza ai parametri di efficacia e di obiettivo.

In questo quadro, come detto, la definizione e il completamento dell’iter di una Legge Statutaria che definisca per esempio le tecniche e gli strumenti di valutazione ex-ante ed ex-post delle azioni. I criteri di razionalizzazione semplificazione e riduzione delle stesse e, come detto lo sviluppo delle forme di controllo, è un obiettivo da perseguire con convinzione.

Così come non può essere rinviata la discussione e definizione del modello istituzionale della Regione. Partendo da un percorso che non segua le attuali tendenze statali verso il centralismo, peraltro fortemente presente anche nell’organizzazione istituzionale attuale della Regione, ma vada incontro ad un vero decentramento delle funzioni a favore degli Enti Locali.

È questo del rapporto con gli Enti Locali un nodo cruciale che deve essere affrontato. Solo rifondando il rapporto con le Autonomie Locali, istituzioni più vicine ai cittadini, è possibile ricreare quella dialettica necessaria a riportare un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.

A questo proposito confido nell’Assessore degli Enti Locali, già Presidente dell’Associazione dei Comuni Sardi, perchè la conferenza Regione – Enti Locali diventi vero strumento di confronto e non momento formale di ratifica delle decisioni. Maggiore attenzione deve essere posta nella fase di istruzione dei provvedimenti e son convinto che sia necessario oltre ad un maggior coinvolgimento delle rappresentanze degli EELL nel lavoro delle Commissioni consiliari, rivedere la legge regionale 1/05 istitutiva del Consiglio delle Autonomie Locali affidando maggiori poteri a questa Istituzione almeno sui temi che hanno ricadute sugli Enti Locali che non possono essere esclusi dal confronto sulle forme di riorganizzazione dell’assetto istituzionale che li riguarda direttamente. Sono convinto che l’alto numero di Consiglieri provenienti da esperienze di amministrazione locale possa facilitare il raggiungimento di questi obiettivi.

Grande attenzione e grande lavoro dovrá essere dedicato alla semplificazione legislativa. Il succedersi di norme nazionali e sovranzionali, di prevalente natura finanziaria, hanno portato ad una proliferazione di piccoli interventi modificativi, integrativi o adattivi di leggi esistenti. Tale attività, non sempre necessitata, ha accentuato la difficoltà interpretativa e in alcuni casi reso più lento il percorso burocratico-amministrativo con accentuazione delle difficoltà per Pubbliche Amministrazioni, imprese, singoli cittadini.

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