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Nota del Presidente del Consiglio regionale sulle dichiarazioni di Confindustria sarda

Data: 11/01/2007

 


Non è la prima volta che il Presidente della Confindustria Sarda si oc-cupa a tutto campo di politica e paventa emergenze democratiche e rischi crescenti di autoritarismo.
Non entro nel merito delle posizioni sindacali che Confindustria assu-me, questo è il suo ruolo, bene o male che lo svolga.
Mi preme invece evidenziare l’infondatezza della tesi di un Consiglio trasformato “in mero organo di ratifica” su cui sento la necessità di interveni-re sebbene eviti accuratamente le polemiche.
Solo qualche giorno fa ho avuto modo di riferire all’opinione pubblica in una conferenza stampa la quantità e la qualità del lavoro in Consiglio e la prevalenza dell’iniziativa dei gruppi nell’attività legislativa che arriva a conclu-sione dopo un lungo lavoro e confronto in maggioranza e con l’opposizione.
Non esiste quindi nei fatti una tesi diversa. Le banalizzazioni e le sem-plificazioni propagandistiche sono poco utili alla comprensione dei problemi e mal si addicono ad una organizzazione importante.
Gli schematismi nella lettura delle dinamiche politiche, insite nel si-stema della elezione diretta del Presidente, non aiutano ad affrontare e risol-vere i temi del miglioramento del nostro sistema istituzionale che procede su piani diversi (legge statutaria, legge elettorale, statuto, legge di organizzazio-ne) non solo attraverso una eventuale modifica della legge elettorale, in sé non risolutiva. Su queste materia il Consiglio – maggioranza e opposizione – è impegnato e saranno certamente utili i suggerimenti che le forze sociali ed economiche volessero avanzare.


Giacomo Spissu

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