Data: 19/09/2006
Il regionalismo e i rapporti tra le assemblee elettive e gli organi esecutivi sono stati i temi affrontati questa mattina nel corso dell’incontro tra il Comitato di Coordinamento della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo rivela Giacomo Spissu, presidente dell’Assemblea sarda, che sottolinea come davanti al Capo dello Stato siano state trattate ed esposte questioni unitarie: “Per quanto riguarda il regionalismo – sottolinea Spissu – abbiamo discusso principalmente di tre livelli. Il primo riguarda le autonomie speciali: sono in fase di revisione gli Statuti e nuovi rapporti con lo Stato. La Sicilia è in fase più avanzata, mentre la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia hanno già avviato il percorso che servirà a riscrivere la nuova Carta regionale. Al Capo dello Stato – sottolinea il Presidente Spissu – ho esposto anche lo stato delle cose in Sardegna, con la strada già intrapresa che porterà alla scrittura del nuovo Statuto e ai nuovi rapporti che la nostra regione dovrà intrattenere con il livello istituzionale più alto. Temi di grande attualità che riguardano anche la stagione delle Riforme nell’isola”.
Spissu, che ha definito l’incontro al Quirinale “ molto cordiale”, ricorda le altre due questioni affrontate nell’incontro odierno: regioni a statuto ordinario e nuovi poteri delle regioni del nord.
Le prime sono anch’esse impegnate nella definizione di nuove regole statu-tarie, con la richiesta forte di nuovi poteri speciali e di nuove forme di autonomia.“Ben più complesso – sottolinea il Presidente del Consiglio – è invece il problema delle rivendicazioni delle regioni del nord, con il Piemonte, la Lombardia e il Veneto che non chiedono un semplice ampliamento dei loro poteri ma un nuovo status giuridico, ossia quello di regioni di rango speciale. E’ evidente – sottolinea Spissu – che l’accettazione di una richiesta di questo tipo non può che accompagnarsi con un rafforzamento delle specialità esistenti, le quali giustamente chiedono garanzie e rassicurazioni”.
Altro tema di grande attualità di cui si è discusso nell’audizione al Qurinale è stato il rapporto tra gli organi esecutivi e le assemblee elettive: “ Il Capo dello Stato – sottolinea Spissu – ha convenuto sulla necessità di un maggior equilibrio tra questi poteri, a tutti i livelli istituzionali. La maggior stabilità e governabilità non può mortificare il ruolo delle assemblee e degli organi elettivi, non solo con funzioni legislative. Il Presidente Napolitano ha ricordato come le Assemblee non siano soltanto il luogo dove si approvano e si ratificano le leggi, ma anche il centro del dibattito politico e di confronto tra le forze politiche. Ma anche – sottolinea con forza Spissu – il luogo dove vengono raccolte le istanze della società e dove si esplica pienamente il principio di rappresentanza. Lo stesso Napolitano ha messo in guardia sul proliferarsi dei livelli istituzionali elettivi che possono mortificare la stessa logica della rappresen-tatività. Una soluzione potrebbe arrivare da un intervento legislativo che ridefinisca gli stessi rapporti tra organi esecutivi e assemblee, con un rafforzamento di queste ultime, le quali però dovranno essere numericamente limitate. Ciò perché esse possano svolgere con forza e autorevolezza la loro funzione di indirizzo politico e di controllo”.
Al termine dell’incontro al palazzo del Quirinale, il Presidente Spissu si è re-cato nella sede di rappresentanza del Consiglio regionale della Sardegna, in via Lucullo a Roma, per coordinare una riunione con gli altri presidenti delle assemblee delle regionali speciali. All’incontro erano presenti Gianfranco Micciché (Sicilia), Franz Arthur Pahl (Trentino Alto Adige), Alessandro Tesini (Friuli Venezia Giulia), Ego Perron (Valle d’Aosta), Dario Pallaoro (Provincia Autonoma di Trento) e Riccardo Dello Sbarba (Provincia autonoma di Bolza-no).Il Presidente Spissu ha riferito sull’esito dell’incontro con il Capo dello Stato, ponendo l’attenzione sui temi del regionalismo e delle nuove forme di autonomia.