Data: 21/07/2006

Il Consiglio regionale ha votato all’unanimità un ordine del giorno sui temi del confronto Stato-Regione. L’Ordine del giorno conclude una discus-sione sulla quale il Consiglio si era impegnato in diverse sedute conferman-do l’esigenza che nei rapporti con lo Stato (Governo e Parlamento) sia ne-cessaria una forte coesione che superi la normale dinamica fra maggioranza e opposizione per affrontare e portare a compimento le importanti questioni irrisolte e decisive per la Comunità sarda: le entrate, il demanio, le servitù mi-litari, i beni culturali, le reti infrastrutturali, la conoscenza.
 L’avvio del confronto, con gli incontri previsti in occasione della visita in Sardegna del sottosegretario Letta, riapre dopo la pausa elettorale una nuova fase che deve concludersi con risultati e impegni su tutti i punti inat-tuati dell’Intesa Stato-Regione del 1999 sui quali la Sardegna attende da tempo e sui quali esiste un’ampia convergenza fra le forze politiche, sociali e istituzionali già rappresentata al precedente Governo.
 La condivisione e la partecipazione devono costituire le linee dell’azione della Regione Sarda in tutte le sue articolazioni: Presidente, Con-siglio, Enti locali territoriali, forze sociali ed economiche in questa decisiva stagione di cambiamenti anche sul versante delle riforme istituzionali, Statu-to, Legge statutaria, ruolo della Sardegna in Europa e nel Mediterraneo sulle quali è necessario avviare, contestualmente e congiuntamente, un confronto immediato con il Parlamento italiano e con le massime istituzioni dello Stato.
 La positiva conclusione della discussione in Consiglio regionale con-sente di dare maggiore forza al Presidente della Regione e all’Assemblea regionale nella conduzione di questa complessa stagione dei rapporti fra lo Stato e la Regione Sardegna, anche alla luce del dibattito aperto nel Paese sulle Autonomie speciali.

Giacomo Spissu