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Il Presidente del Consiglio regionale riceve i rappresentanti del volontariato sardo: 800 associazioni chiedono la modifica dell’articolo 45 della legge sui servizi integrati alla persona

Data: 18/01/2006 – Cagliari

Cagliari, 18 gennaio 2006 –  Sono oltre 800 gli appelli sottoscritti dalle associazioni di volontariato di tutta l’Isola che sono stati consegnati questa mattina nelle mani del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu, dai rappresentanti del CSV Sardegna Solidale, Gian Piero Farru, Nanda Sedda e Marco Sergi. La richiesta è quella di modificare l’articolo 45 della legge n. 23 del 2005 sul sistema integrato ai servizi alla persona che muta, attraverso profondi cambiamenti rispetto alla normativa nazionale, la composizione dei comitati di gestione del fondo per il volontariato, introducendo una “forte presenza  dei membri eletti dagli enti locali” (che passano da uno a otto) a discapito dei rappresentanti eletti  dal volontariato e dalle Fondazioni Bancarie.
Un articolo che, ha ribadito Farru, “affida il controllo del Comitato al controllo della componente politica, mina l’autonomia del volontariato e non tiene conto del lavoro gratuito speso in tutti questi anni da centinaia di volontari in tutta la Sardegna tendente a fare rete, ad abbattere steccati e a costruire bene comuni”.
Le associazioni hanno espresso al Presidente Spissu una profonda preoccupazione per quanto è accaduto in Consiglio regionale, “perché questa norma appare frutto di logiche di potere che mirano a dividere l’unità faticosamente costruita e a mettere le mani sulle risorse e sulla gestione del volontariato”. Nella stessa direzione vanno anche le osservazioni del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro della Sardegna (CREL) che ha proposto l’opportunità di riesaminare in maniera più compiuta alcune materie contenute nella nuova legge sui servizi integrati alla persona, tra le quali c’è appunto il tanto contestato articolo 45.
I volontari hanno ricordato come siano numerosi i Consiglieri regionali che hanno riconosciuto di aver sottovalutato le conseguenze negative del provvedimento approvato dall’Aula e hanno spiegato al Presidente Spissu come all’interno dell’assemblea legislativa stia emergendo un ampio consenso tra le forze politiche per modificare la disposizione di legge contestata dal volontariato sardo.
Il Presidente del Consiglio regionale, che nei giorni scorsi aveva ricevuto un appello anche da Padre Salvatore Morittu e da Don Angelo Pittau, ha preso atto del fatto che proprio nei giorni scorsi sia stata depositata una proposta di legge sottoscritta da 22 consiglieri regionali della maggioranza e ha annunciato che nelle prossime ore invierà una lettera ai Presidenti dei Gruppi consiliari per informarli sull’esito dell’incontro incentrato sulla richiesta di modifica dell’articolo 45 della legge sui servizi integrati alla persona.


 

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