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Presidente Lombardo: “Dubbi sull’introduzione nella legge elettorale della doppia preferenza di genere”

Data: 10/12/2012 – Oristano, Teatro Civico

“Non nutro grandi speranze sull’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale che dovrebbe approdare in aula consiliare nei prossimi giorni, per le resistenze già manifestate in più di un’occasione nel recente passato. È uno strumento importante per consentire la parità di accesso alle donne alle cariche elettive e per riaffermare la credibilità della democrazia, soprattutto in un momento come questo di grande disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni. Spero di sbagliarmi e di essere smentita dai fatti”. Strappa il lungo applauso di una platea quasi interamente femminile, la Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo intervenuta a Oristano al convegno organizzato dalla Cooperativa Allevatrici Sarde in occasione dei festeggiamenti per il 50 anniversario dalla fondazione dell’impresa oristanese composta da 10.800 socie.
“Qualcosa sta cambiando”, ha ammesso la Presidente Lombardo, “ma le quote rosa non sono la soluzione, sono come le riserve indiane. Le donne non sono una percentuale, né tanto meno una minoranza da tutelare, sono la metà del genere umano e come tale dovrebbero essere rappresentate”, e aggiunge ancora: “La scarsissima presenza di donne nel cuore pulsante delle nostre istituzioni democratiche è un problema di tutti. L’equa rappresentanza non è una questione di genere, ma di qualità della nostra democrazia”.
La Presidente Lombardo ribadisce di essere a favore di una legislazione paritaria che consenta alle donne la possibilità di partecipare alle competizioni elettorali in condizioni pari. “Si tratta di applicare e non di violare il principio di uguaglianza”, sottolinea la Presidente, “perché deve essere chiaro che ciò che si rivendica è la parità di accesso e non di risultato”.
“Nonostante i passi avanti, siamo ancora ben lontani dalla realizzazione di una democrazia paritaria compiuta”, conclude la Presidente, “e siamo ancora ostaggio della cocciutaggine dei partiti e di una classe dirigente monosessuata, anziana e autoreferenziale”.

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