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Tagli a indennità e contributi ai gruppi: risparmio di 3 milioni annui

Data: 04/07/2012

Nel rispetto delle indicazioni del referendum del 6 maggio, proseguendo nel solco dell’azione di riduzione dei costi della politica già intrapresa in precedenza, il Consiglio regionale ha tagliato le indennità ed i contributi ai gruppi con un risparmio complessivo annuo che supera i tre milioni di euro. L’ufficio di Presidenza ha, infatti, nella seduta del 4 luglio 2012, dato applicazione all’art.6 della L.R. 12 del 13 giugno 2012, definendo, ai fini della riduzione e razionalizzazione delle spese per il funzionamento dei propri organi istituzionali, le seguenti misure:
1. Taglio del 20% della diaria;
2. Taglio del 30% delle indennità di carica;
3. Taglio del 30% delle spese di segreteria e rappresentanza;
4. Taglio del 20% del contributo ai gruppi;
5. Aumento dal 6,70% al 10% del contributo al fondo di solidarietà;
6. Aumento dal 15% al 22% delle ritenute per la previdenza.
Il taglio mensile per i consiglieri regionali varia da 2.038 euro NETTI per i residenti a Cagliari, a 2.128 euro NETTI per coloro che risiedono oltre i 35 km dal capoluogo. Il taglio complessivo nel corso dell’attuale legislatura ammonta dunque a 2.695 euro NETTI per i residenti e a 2936 euro NETTI per i non residenti. Rispetto alla precedente legislatura il taglio è ancora più cospicuo: 3.404 euro NETTI per i residenti e 3.645 euro NETTI per i non residenti. In aggiunta, il solo risparmio mensile conseguente al taglio dei  contributi ai Gruppi consiliari ammonta a 95.000 euro, per un totale annuo di quasi 1.200.000 euro. Se il Corriere della Sera e il Sole 24 ore del luglio 2011 potevano titolare che i consiglieri regionali sardi erano “i più costosi d’Italia” (resta il dubbio che siano stati i più sinceri), la situazione oggi è radicalmente cambiata e i nuovi tagli appena decisi portano i consiglieri regionali sardi nelle parti più basse della classifica, con indennità al di sotto della media nazionale. D’altronde, non è la prima volta che il Consiglio regionale interviene per ridurre i costi della politica più strettamente legati alle prerogative dei consiglieri. Gli interventi odierni si sommano, infatti, alla proposta di legge per la riduzione del numero dei consiglieri da 80 a 60; all’eliminazione del vitalizio; all’eliminazione dell’indennità di missione; all’eliminazione dei biglietti viaggio in favore dei consiglieri regionali e dei loro familiari; all’eliminazione delle spese funerarie; alla riduzione dell’indennità di reinserimento dei consiglieri che è stata portata da un massimo di 12 mensilità dell’indennità consiliare, pari a 112.354,92 euro, a un massimo di 5 mensilità, pari a 46.814,55, per ogni quinquennio di legislatura; all’aumento della percentuale di contribuzione richiesta per ottenere il vitalizio (dall’ 8,6% al 15%) che ha consentito l’eliminazione del contributo straordinario di 1.000.000 di euro a carico del Consiglio per incrementare il fondo ed, infine, alla restrizione dei casi in cui è possibile godere della reversibilità del vitalizio e previsione di una ulteriore contribuzione a carico del consigliere per l’ottenimento della stessa reversibilità. Giova, infine, ricordare che nella legislatura in corso si è operato un taglio della dotazione finanziaria a favore del Consiglio (voluto dalla stessa Assemblea) di ben 14 milioni di euro, pari al 16,47%. Percentuale che sale al 24,73%, per un totale di 23.500.000 euro, se si tiene conto anche del taglio effettuato nella scorsa legislatura. Inoltre nel bilancio del consiglio, grazie ai risparmi derivanti da una gestione oculata delle spese, questa’anno è stato istituito un apposito capitolo, con una dotazione finanziaria di 1.000.000 di euro, per dare un contributo alle spese sostenute dai lavoratori per le vertenze derivanti dalla situazione di crisi economico sociale. Insomma, in questo drammatico momento di crisi economica, che mette a dura prova la stessa coesione sociale, il Consiglio regionale vuole fare sino in fondo la sua parte e ha pertanto ritenuto indispensabile mandare un segnale chiaro e inequivocabile di contenimento dei propri costi. Un messaggio che il Consiglio regionale sardo ritiene necessario per rafforzare la propria credibilità e per consolidare una nuova sintonia con i cittadini sardi che è fondamentale per affrontare le scelte difficili e complesse di questo momento così travagliato.

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