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Lettera della presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo al Ministro delle infrastrutture Altero Matteoli e al Sottosegretario di Stato Gianni Letta sulle tasse di ancoraggio.

Data: 09/09/2010 – Cagliari – Presidenza del Consiglio Regionale

Lettera della presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo al Ministro delle infrastrutture Altero Matteoli e al Sottosegretario di Stato Gianni Letta sulle tasse di ancoraggio.


 


Cagliari, 9 settembre 2010 – La presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo ha inviato una lettera al Ministro delle infrastrutture Altero Matteoli e al Sottosegretario di Stato Gianni Letta per sollecitare un intervento immediato che  consenta all’autorità Portuale di Cagliari di ridurre le tasse di ancoraggio.


L’intervento è necessario – scrive la presidente – per  salvaguardare  il lavoro delle oltre 500 persone direttamente impegnate nell’attività portuale e nell’indotto .  La perdita di tali posti di lavoro  andrebbe ad aggravare ulteriormente la difficile situazione socio economica che la Sardegna sta vivendo in questo periodo.


Il decreto legge n. 194 del 2009, convertito con legge n. 25 del 2010, ha previsto di ridurre le tasse di ancoraggio con particolare riferimento all’attività di transhipment, in un momento di grande difficoltà per i porti italiani, posti di fronte alla concorrenza dei porti degli altri Paesi, non facenti parte dell’Unione europea, che si affacciano sul mare Mediterraneo e che non prevedono analoghe imposizioni.


L’Autorità portuale di Cagliari – si legge nella lettera – ha adottato un decreto che, dando attuazione alla norma, riduce del 90 per cento, per l’anno 2010, le tasse di ancoraggio per le attività di transhipment.


Per far fronte alle minori entrate, l’Autorità portuale ha previsto l’utilizzo del cospicuo avanzo di amministrazione consolidato al 31 dicembre 2009.


Tale scelta non è stata però condivisa dalla Ragioneria Generale dello Stato che ritiene che l’interpretazione letterale della norma preveda che le minori entrate possano essere coperte esclusivamente da una diminuzione delle spese correnti o da maggiori entrate.


Questa interpretazione ha costretto l’Autorità a sospendere il decreto con la conseguente reintroduzione delle tasse di ancoraggio.


Tale fatto – scrive la presidente al Ministro e al Sottosegretario – potrebbe comportare il preannunciato abbandono del Porto di Cagliari da parte dell’attuale operatore di transhpment con una gravissima perdita in termini occupazionali. 


Per questo motivo – conclude la presidente nella lettera – La invito ad adottare, tenuto conto dell’urgenza della risoluzione del problema, tutti i provvedimenti utili, non esclusa una iniziativa di modifica della normativa, per permettere all’Autorità portuale di Cagliari di ridurre le tasse di ancoraggio, scongiurando in tal modo il pericolo di una contrazione del traffico portuale e la correlata perdita di numerosi posti di lavoro.    (R.R.)

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