Data: 14/11/2009 – Alghero
La presidente del Consiglio regionale fClaudia Lombardo interviene ad Alghero durante i lavori degli Stati generali dell’informazione in Sardegna: “La crisi della politica influisce sul modo di fare informazione”
Alghero, 14 novembre 2009 – “Troppo spesso nella cronaca trova spazio una politica urlata, fatta di grandi contrapposizioni e scontri, litigiosa e involuta. Per certi versi sembra che gli spazi di confronto e scontro, che prima erano deputati ad ambiti circoscritti alle sedi dei partiti, oggi abbiano grande rilevanza quasi esclusivamente sulle pagine dei giornali o nelle cronache radio televisive. Questo ha comportato una riduzione degli spazi che l’informazione dedica all’attività parlamentare e all’azione di governo, sottraendo alla conoscenza dei cittadini ambiti utili per un corretto servizio di informazione che consenta di capire effettivamente il naturale svolgersi degli eventi politici”.
Il rapporto tra politica e informazione è stato uno dei temi trattati nella relazione della presidente Claudia Lombardo che è intervenuta, stamattina a Alghero, durante i lavori degli Stati generali dell’informazione in Sardegna.
“E’ la stessa classe politica, in primis, ad avere il dovere di interrogarsi – ha detto la presidente – su questo modo distorto di rappresentarsi e in questo senso possiamo affermare che la crisi della politica influisce sul modo di fare informazione. Quindi, il delicato rapporto sempre più stretto che esiste tra politica e informazione deve essere riportato a una dialettica dove prevalga la politica ragionata a discapito di quella urlata e “rissaiola”.
Pertanto, è necessaria una interazione tra politica e informazione che si proietti nella direzione di diminuire l’attuale distanza che esiste tra cittadini e politica, per evolversi in un nuovo rapporto di trasparenza, tempestività dell’informazione e conoscenza dell’azione politica attraverso la cassa di risonanza dei media. La crescita di una coscienza civica in una società sempre più proiettata verso lo sviluppo tecnologico e la modernità, non può prescindere dallo stretto connubio istituzioni-informazione per contribuire, insieme alla scuola e agli altri organismi dello Stato, a formare i cittadini del domani. Per la presidente del Consiglio è necessario rivolgersi ai mezzi di informazione per proporre il proprio modello politico ed esporre le proprie progettualità, non per insultare l’avversario di turno utilizzandolo come bersaglio per mascherare la mancanza di ideali e di un disegno politico ben definito.
In merito ai rapporti esistenti tra politica e informazione – ha aggiunto Claudia Lombardo –non penso, e lo voglio dire con estrema chiarezza, che nel nostro Paese esista davvero una emergenza per la libertà di stampa. Forse si è voluto disegnare con forti suggestioni un momento di difficoltà nei rapporti tra alcuni leader politici e parte dell’informazione; ma parlare di emergenza francamente mi pare esagerato.
La presidente ha anche espresso preoccupazione per il momento non facile che l’informazione sta attraverso in Sardegna. “E’ un’inquietudine che accompagna tutta la classe politica regionale, è un problema al quale non vogliamo sottrarci impegnandoci, in ogni modo, per contribuire alla sua risoluzione. La nostra presenza qui vuole assumere questo significato. Le istituzioni regionali si sentono vicine al mondo dell’informazione dell’isola, ai suoi problemi e alle sue difficoltà. Ciò proprio a riconoscimento dell’ importantissima funzione sociale che da sempre il mondo dell’informazione svolge a favore della politica e dei lettori. (R.R.)