Data: 21/10/2009 – Cagliari – Presidenza del Consiglio Regionale
Il vicepresidente del Consiglio regionale Michele Cossa riceve una delegazione del governo di Aragona.
Cagliari, 21 ottobre 2009 – Il vicepresidente del Consiglio regionale Michele Cossa ha ricevuto questa mattina, in visita ufficiale, una delegazione di una commissione del governo di Aragona.
Il compito della commissione è quello di studiare in modo permanente, al fine di aggiornarlo, lo Statuto.
La nostra missione – ha detto Xavier de Pedro Bonet, direttore generale dello sviluppo statutario del Governo di Aragona – è studiare la possibilità di sviluppo dell’Autonomia. La Costituzione spagnola del 1978 stabilì nell’ordinamento la denominazione di Stato delle Autonomie, creando diciassette Comunità Autonome, tra cui quella di Aragona, che approvò nel 1982 il suo Statuto di Autonomia come norma istituzionale fondamentale della Comunità. Ma la necessità di raggiungere un maggiore livello di autogoverno portò, nel 2007, all’approvazione della riforma dello Statuto perfezionando, sempre più, gli strumenti di autogoverno.
E’ fondamentale per noi – ha proseguito de Pedro Bonet – analizzare gli statuti delle altre regioni d’Europa per capire quale può essere il modello di autonomia del futuro.
Il vicepresidente Cossa ha sottolineato l’importanza di questi scambi di esperienze. Per la Sardegna – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale – è un momento delicato ma fecondo per lo sviluppo dell’Autonomia perché a livello centrale lo Stato si sta avviando verso un sistema di federalismo fiscale con un ampio decentramento di competenze anche a favore delle regioni a Statuto ordinario. Questo processo pone la Sardegna, che da sempre ha avuto rispetto alle regioni ordinarie uno statuto più avanzato, in una situazione più difficile.
Per questo – ha proseguito Cossa – la Sardegna ha la necessità di ricoprire e riaffermare le ragioni della sua autonomia perché, in caso contrario, rischia di essere appiattita rispetto a tutte le altre regioni che, magari, hanno come punto di forza quello di essere più ricche.
Il vicepresidente si è soffermato a lungo anche sul dibattito che da anni è aperto in Sardegna sulla necessità di riformare lo Statuto e ha consegnato alla delegazione “Sa Carta de logu noa pro sa Sardigna”, il testo di nuovo statuto elaborato dal comitato “Firma per la tua Sardegna” che costituirà la base per lo studio del nuovo Statuto sardo.
“Siamo convinti – ha detto ancora Cossa – che maggiore concentramento e maggiore autonomia corrispondano a efficienza anche nella spendita delle risorse”. (R.R.)