INTERROGAZIONE N. 182/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 182/A

MAIELI con richiesta di risposta scritta, in merito ai differenti tempi di attesa, tra le varie Aziende sanitarie locali (ASL) della Sardegna, per l’espletamento dei vari propedeutici esami clinici, per i pazienti in attesa di trapianto.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– l’articolo 32 della Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività;
– con la deliberazione della Giunta regionale 4 dicembre 2020, n. 62/24 (Piano regionale di governo delle liste di attesa) è stato adottato il Piano regionale per il governo delle liste di attesa (PRGLA) con l’applicazione dei “percorsi di tutela”;
– la Giunta regionale il 21 agosto 2024 ha, altresì, adottato la deliberazione n. 30/17 avente a oggetto “Tempi massimi di attesa delle prestazioni sanitarie. Indirizzi regionali sull’organizzazione dei percorsi di tutela”;

PRESO ATTO che:
– con la delibera del Direttore Generale 20 gennaio 2025, n. 35 (Approvazione del Programma Attuativo Aziendale per il recupero delle liste d’attesa (PAGLA) secondo deliberazione regionale n. 44/17 del 20 novembre 20204) la ASL n.1 di Sassari ha aggiornato il proprio Programma Attuativo Aziendale per il recupero delle liste d’attesa (PAGLA);
– nel PAGLA della ASL n. 1 di Sassari non risultano attivati percorsi preferenziali specifici per pazienti in attesa di trapianto, che sono invece gestiti secondo le classi di priorità standard (U, B, D, P);

CONSIDERATO che:
– il non attivare corsie preferenziali per l’espletamento di tutti i necessari e fondamentali esami clinici e visite mediche specialistiche, basilari per l’inserimento del paziente nelle liste d’attesa per i necessari trapianti, sta creando disagi e infinite liste d’attesa;
– i pazienti in attesa di trapianto, al contrario, necessitano di risposte immediate;
– la ASL n. 8 di Cagliari, con la deliberazione del Direttore generale 17 maggio 2024, n. 349 (Adozione di un percorso di tutela di accesso alternativo alle prestazioni specialistiche del cittadino, ai sensi dell’articolo 3, comma 13, del decreto legislativo n. 124/1998) ha invece positivamente implementato il suo “percorso di tutela” per garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie entro i tempi massimi previsti dalle classi di priorità (30 giorni per visite, 60 giorni per esami diagnostici), scaduti i quali il paziente può attivare un percorso alternativo;

SOTTOLINEATO che
– per questa tipologia di pazienti ogni giorno di attesa in più, può fare la differenza nell’inserimento nelle liste d’attesa per i trapianti e, conseguentemente, tra la vita e la morte;
– questi pazienti in attesa di trapianto non possono essere assolutamente trattata alla stregua di pazienti ordinari,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali siano i motivi ostativi che hanno impedito alla ASL n. 1 di Sassari di adottare deliberazioni analoghe a quella della ASL 8 di Cagliari, con la quale è stata data piena attuazione ai “percorsi di tutela” così come previsti dall’articolo 3, comma 13 del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124 (Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni, a norma dell’articolo 59, comma 50, della legge 27 dicembre 1997, n. 449);
2) quali iniziative o atti di indirizzo si prevedono di adottare per risolvere le criticità esposte e ridurre i tempi d’attesa per i pazienti, in ambito regionale, che necessitano dei “percorsi di tutela”.

Cagliari, 22 aprile 2025

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