INTERROGAZIONE N. 174/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 174/A

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulle criticità ambientali nella laguna del Calich e ripercussioni sull’economia locale.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la laguna del Calich, situata ad Alghero, è parte integrante del parco naturale regionale di Porto Conte, classificata come oasi di protezione faunistica e Zona a protezione speciale (ZPS), rappresentando una delle aree umide più rilevanti della Sardegna e dell’intero territorio nazionale, grazie all’eccezionale biodiversità, alla varietà di specie vegetali e animali, e alla presenza di numerosi uccelli acquatici stanziali, nidificanti e svernanti;
– nonostante il pregio ambientale, la laguna è interessata da gravi criticità, quali ipertrofia delle acque, proliferazioni algali e crisi anossiche, mancato ricambio idrico, aumento della percentuale di acqua dolce e reflui urbani riversati, discontinuità della prateria di posidonia oceanica e deterioramento delle difese costiere;
– nonostante l’approvazione di un contratto di laguna promosso dalla Regione e dal Comune di Alghero lo stesso risulti allo stato attuale fermo al palo, senza nessuna reale positiva conseguenza sullo stato di salute della laguna e sulla valorizzazione delle sue potenzialità;
– il piano di riuso delle acque reflue per fini agricoli, gestito dal Consorzio di bonifica della Nurra, nonostante le finalità dichiarate, non ha impedito lo sversamento nella laguna di migliaia di metri cubi di reflui ricchi di nutrienti, causando un incremento artificioso e nocivo delle acque dolci;
– la proliferazione di alghe e mucillagine e i ricorrenti eventi di moria delle specie ittiche testimoniano il grave stato di sofferenza dell’ecosistema, il cui equilibrio è da tempo compromesso, originando il fenomeno della cosiddetta “marea gialla” che interessa il litorale algherese;
– tale fenomeno comporta ripercussioni economiche significative: deturpa le acque marine, scoraggiando i flussi turistici e danneggiando le imprese balneari, mentre la moria dei pesci genera pesanti perdite per il comparto della pesca e i concessionari della peschiera, colpiti da una crisi senza precedenti;
– le cause di tali fenomeni non sono state ancora accertate con precisione, ma si ritiene che l’immissione delle acque del depuratore di Alghero, con conseguente alterazione del rapporto tra acqua dolce e salata, sia un fattore determinante nell’incremento delle proliferazioni algali e nella compromissione dei processi di ossigenazione delle acque;

DATO ATTO che i rischi legati alla continuità delle criticità sopra evidenziate sono molto alti,

chiede di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) se siano a conoscenza delle criticità ambientali e degli effetti socio-economici negativi che potrebbero continuare a colpire la laguna del Calich e, quale conseguenza, compromettere tutto il litorale algherese e l’immagine turistica della Sardegna;
2) se intendano intervenire per rimuovere la situazione di stallo che sta caratterizzando l’attuazione del contratto di laguna del Calich;
3) se intendano dichiarare lo stato di calamità naturale al fine di attivare le procedure di ristoro per le imprese e gli operatori del comparto balneare, turistico e della pesca duramente colpiti;
4) quali azioni concrete e urgenti si intendano adottare per la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema lagunare e marino;
5) se siano previsti interventi strutturali per garantire un corretto ricambio idrico, limitare lo sversamento di reflui e ripristinare l’equilibrio tra le acque dolci e salate della laguna ipotizzando a tal fine l’utilizzo di risorse a suo tempo stanziate, con legge regionale, a favore delle lagune e nel contempo utilizzare la programmazione territoriale del prossimo ciclo 21-27 per adeguati interventi strutturali sulla laguna;
6) in quali tempi si preveda di avviare misure efficaci per contrastare la proliferazione algale e prevenire futuri eventi di moria della fauna ittica, salvaguardando così l’economia locale e l’attrattività turistica del territorio.

Cagliari, 20 marzo 2025

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