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Energia, in V^ commissione le audizioni sulla PL 44 per la promozione e lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili

La V^ commissione, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha svolto il ciclo di audizioni sulla proposta di legge n. 44 (Peru e più) in materia di “Promozione e sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili”.

Il primo ad intervenire, nel corso dei lavori del parlamentino delle Attività produttive, è stato l’assessore degli Enti Locali e Urbanistica, Francesco Spanedda, che ha definito l’iniziativa legislativa in linea con l’impostazione della legge 20/2024 (Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER) e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi) e ne ha sintetizzato i principali punti di contatto ad incominciare dal favorire “la transazione energetica partendo dal basso”. A giudizio dell’assessore alcuni miglioramento al testo potrebbero riguardare più puntuali riferimenti all’istituenda agenzia regionale per l’energia e al ruolo degli Enti Locali all’interno delle comunità energetiche.

A seguire gli interventi dei rappresentanti della Cisl (Gianrico Cuboni) e della Cgil (Francesco Garau)  che hanno mostrato un sostanziale favore per l’iniziativa consiliare tendente a normare e incentivare la costituzione di comunità energetiche in Sardegna. Tra i suggerimenti della Cisl quella di individuare una serie di aree per sperimentare l’avvio delle Cer (piana di Ottana, aree tra Villacidro e San Gavino, Macomerese ed in particolare nei consorzi industriali di Porto Torres e Sulcis) mentre tra le criticità “di sistema” evidenziate dalla Cgil, quelle riguardanti le carenze infrastrutturali della rete («anche le cabine primarie hanno necessità di investimenti per ammodernamento e manutenzione») ed anche “il diffuso senso di diffidenza che si registra sul tema delle rinnovabili nella comunità sarda”.

Nel corso di un rapido scambio di vedute i consiglieri regionali del gruppo Sardegna 20Venti (Peru e Tunis) hanno avuto modo di chiarire alcuni aspetti della proposta di legge e ribadire che le comunità energetiche sono finalizzate, per lo più, a soddisfare  la quota di consumo delle utenze elettriche (circa un terzo del consumo complessivo che si aggira intorno agli 8 Gwh) e sono dunque sostanzialmente ininfluenti per quanto attiene i fabbisogni cosiddetti industriali.

Un giudizio positivo al testo della proposta legislativa è stato espresso anche dal rappresentante dell’Anci (Maurizio Cadau)  che ha auspicato la garanzia degli incentivi per tutti i Comuni dell’Isola e alle piccole imprese così da “poter dare gambe alle comunità energetiche, ferme restando le carenze delle infrastrutture Enel”.

Per il mondo delle imprese sono intervenuti, la vice presidente regionale di Confapi, Valeria Fadda e il rappresentante di Confindustria, Andrea Porcu, che si sono detti soddisfatti “degli intenti contenuti nella Pl. 44”. Valeria Fadda, nel compiere una puntuale disamina del quadro normativo in materia di energia, non ha mancato di evidenziare l’esigenza di “una semplificazione delle norme e di un generale snellimento nelle procedure che riguardano i percorsi autorizzativi”. Tra le proposte si evidenziano quelle tendenti ad introdurre forme di incentivazione per le piccole e medie imprese che partecipano alle Cer, insieme con la costituzione di un tavolo per il monitoraggio dei risultati e soprattutto, per quanto riguarda la formazione,  l’introduzione nel repertorio regionale delle professioni, quello di manager delle comunità energetiche.

La sottolineatura di Confindustria ha riguardato invece la complementarità tra le comunità energetiche e le produzioni dei grandi impianti delle rinnovabili: «Le Cer, infatti, non possono risolvere i fabbisogni energetici dell’industria in Sardegna».

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