Mozione n. 32

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 32

PIRAS – MELE – GIAGONI – SAIU – ENNAS – CANU – MANCA rispetto alla proposta di prevedere un contributo per l’acquisto di una parrucca in favore dei pazienti oncologici di sesso femminile, residenti in Sardegna, in trattamento chemioterapico, con conseguente alopecia e valutazione e studio di un eventuale percorso di prevenzione della alopecia nei pazienti in trattamento chemioterapico, a graduale e parziale superamento dell’alopecia conseguente, appunto, al trattamento chemioterapico.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– i dati statistici che seguono, tratti dalla pubblicazione “I numeri del cancro in Italia 2016” giunta alla sesta edizione, frutto della condivisione e continuità del progetto dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM) e dell’Associazione italiana dei registri tumori (AIRTUM), evidenziano che, nel 2016, in Italia verranno diagnosticati poco più di 365.000 nuovi casi di tumore maligno di cui circa 190.000 (54 per cento) negli uomini e 175.000 (46 per cento) nelle donne;
– i dati che seguono in tabella sono riferiti alla Sardegna e riguardano il numero di persone che vivevano nel 2015 dopo una diagnosi di tumore per alcuni dei tipi di tumore più frequenti;
– tali stime vanno prese con cautela perché si riferiscono a dati che partono dalle casistiche dei registri tumori italiani che, in alcune aree come il centro Italia, coprono appena il 12 per cento del territorio;
– i dati che seguono pertanto, possono essere notevolmente sottostimati rispetto al dato reale:

Tutti i tumori 70.349

Mammella 15.197

Colon-retto 9.196

Prostata 7.574

Vescica 7.389

Linfoma non-Hodgkin 2.992

Testa e collo 3.001

Corpo dell’utero 2.740

Polmone 2.015

– non viene specificata l’incidenza per sesso ma, come più sopra specificato, stima che la percentuale di incidenza sul sesso femminile e in media sia del 46 per cento circa;

CONSIDERATO che alcuni trattamenti antitumorali possono causare la caduta dei capelli che, oltre a generare una sofferenza psicologica aggiuntiva, comporta un costo, anche oneroso e non sempre sostenibile per la persona malata, per l’acquisto di una parrucca;

RILEVATO che la qualità della vita, il ritorno al lavoro, la socialità del malato di cancro dipendono anche dalla parrucca che non può certo essere considerata un accessorio frivolo e superfluo, ma un vero e proprio presidio sanitario necessario;

OSSERVATO però che gli interventi pubblici per l’acquisto della parrucca, in caso di alopecia da trattamenti antitumorali, non sono disciplinati in modo uniforme da una normativa nazionale e le disposizioni regionali sono quanto mai diversificate e coprono il bisogno in modo non uniforme e disomogeneo;

RILEVATO che solo dieci regioni stanziano fondi a copertura parziale o totale degli oneri per l’acquisto della parrucca (Toscana, Piemonte, Lombardia, Liguria, Basilicata, Marche, Trentino Alto Adige, Veneto, Umbria, Puglia), con un’evidente disparità tra nord e sud del Paese aggravata dalla eterogeneità dei criteri applicati per il rimborso che varia da regione a regione anche rispetto alle modalità e alla struttura organizzativa; spesso sono le associazioni di volontariato operanti sul territorio che mettono a disposizione dei pazienti oncologici le parrucche;

CONSTATATA la necessità di prevedere anche in Sardegna, interventi specifici in tal senso, si propone, allo scopo, lo stanziamento nel bilancio pluriennale di euro 200.000 per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021; sarà specifica cura dell’Assessorato igiene e sanità e dell’assistenza sociale individuare, sulla base delle risorse eventualmente stanziate per le suddette finalità, i criteri di accesso al contributo che, essendo destinato alle donne che non possono provvedere all’acquisto in autonomia, del presidio, dovrà necessariamente essere concesso in relazione all’ISEE (da uniformare per tutte le leggi di settore e patologie ad elevata incidenza sociale), all’età, alla speranza di vita e così via. L’Assessore competente, inoltre, sulla base di questa prima fase sperimentale, acquisiti gli opportuni dati epidemiologici, circa l’effettiva incidenza dell’alopecia correlata al trattamento chemioterapico, valuterà l’avvio di un percorso di prevenzione mirato a superare, o quanto meno ridurre sensibilmente, il problema, aderendo eventualmente a progetti di sperimentazione che prevedono l’utilizzo di nuove tecnologie che riducano sensibilmente o evitano l’alopecia post-chemioterapica,

impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito, e assetto del territorio,

affinché individuino le risorse finanziarie per avviare un primo intervento che veda destinatarie le donne affette da tumore in trattamento chemioterapico, in conseguenza del quale soffrono di alopecia, volto all’acquisto di una parrucca. Il contributo è concesso alle donne impossibilitate, per accertate difficoltà economiche, all’acquisto in autonomia della parrucca.

Cagliari, 10 luglio 2019

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