Riformatori: «Su acqua, energia, trasporti e beni culturali, servono le norme di attuazione dello Statuto, per rafforzare la specialità sarda e rendere concreto il principio di insularità»

Quattro mozioni per impegnare la Giunta ad aprire il confronto con lo Stato finalizzato all’approvazione di  norme di attuazione dello Statuto speciale in materia di acqua pubblica, beni culturali, energia e trasporti. E’ questa, in sintesi, la nuova iniziativa dei Riformatori che con il segretario Aldo Salaris, la presidente del partito, Gabriella Mameli, il già consigliere regionale Michele Cossa e l’attuale capogruppo in Consiglio, Umberto Ticca, hanno illustrato i documenti che saranno posti all’attenzione dell’assemblea regionale “per rafforzare la specialità sarda e dare concretezza al riconoscimento costituzionale del principio di insularità”.

«La Sardegna sconta un penalizzante ritardo proprio sulle norme di attuazione dello Statuto – ha affermato il capogruppo Ticca – e con la nostra proposta auspichiamo una cambio di passo sui temi cruciali dello sviluppo e della specialità».

Trasferire alla Regione le competenze in materia di acqua pubblica per uso irriguo e idropotabile; quelle che attengono la valorizzazione del patrimonio dei beni nuragici e pre-nuragici (la tutela resterebbe in capo allo Stato); la delega delle funzioni per le grandi derivazioni idroelettriche, la distribuzione dell’energia e la gestione delle risorse geotermiche; l’impegno finanziario dello Stato per il diritto alla mobilità, ad incominciare dalla continuità territoriale aerea; sono i punti chiave su cui costruire una nuova stagione dell’autonomia che, a giudizio del segretario Salaris “rappresenterebbe un nuovo protagonismo del Consiglio regionale, per esaltare le prerogative statutarie”.

«La Sardegna – ha aggiunto Cossa – è il fanalino di coda per le norme di attuazione, basti considerare che dall’approvazione dello Statuto ne ha adottate soltanto 30, a fronte delle circa 200 approvate dal Trentino Alto Adige». «Persino nelle sentenze della Corte Costituzionale – ha insistito Salaris – si fa riferimento in modo esplicito all’urgenza di nuove norme di attuazione, per colmare il vuoto normativo che caratterizza, ad esempio, il sistema idrico integrato».

La mozione in materia di energia, è stata redatta in piena condivisione e con la partecipazione del consigliere di Sardegna 20Venti, Stefano Tunis, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa politica dei Riformatori ed ha ribadito la necessità di norme che garantiscano alla Regione competenze e funzioni adeguate, sul delicato e attuale tema dell’energia.

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