La Garante per l’infanzia Puligheddu alle istituzioni: “Il 2025 sia l’anno dei diritti dell’infanzia”

“L’anno che è appena cominciato deve essere dedicato, dalle istituzioni a qualunque livello,  ai diritti dell’infanzia. In Sardegna cresce sempre più la povertà, la percentuale dei minori ai margini della società nella nostra isola è superiore di ben 10,7 punti rispetto alla media nazionale”.

 

E’ l’appello della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu che, per il  2025, chiede  che i temi relativi ai minori abbiano un ruolo di primo piano nelle agende istituzionali.

 

L’allarme lanciato dal Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC)– scrive Carla Puligheddu –  conferma la situazione di estremo disagio che vivono le fasce più giovani della popolazione . Le disuguaglianze territoriali colpiscono i bambini e le bambine sin dalla nascita, e condizionano tutto il loro percorso di crescita.

 

Per Carla Puligheddu è ormai necessario, e non più rinviabile,  l’istituzione di un Osservatorio dell’infanzia e dell’adolescenza che raccolga periodicamente, e renda disponibili con trasparenza,  i dati che, soprattutto in una regione come la nostra, devono essere alla base di qualsiasi strategia e di qualsiasi scelta politica, non solo per le ricadute di opportunità che si avrebbero sull’infanzia e l’adolescenza ma per la realizzazione del benessere della società intera.

 

Servono, dunque,  misure urgenti per fronteggiare la povertà, le patologie croniche dell’infanzia e l’accesso ai servizi socio sanitari territoriali. Indispensabile poi, creare condizioni per  un cambio totale di strategia in materia di calo demografico che sembra inarrestabile e che ci vede primatisti europei,  con a capo la città di Oristano.

 

 

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