CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 113/A
SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla realizzazione di un impianto di rigassificazione nel rione marittimo Giorgino di Cagliari.
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Il sottoscritto,
PREMESSO che:
– la società Sardinia Lng srl, partecipata da Isgas, Cosin e Vitaly (a sua volta controllata per il 50 per cento da Vitol e per l’altro 50 per cento da Comoil), ha presentato un progetto che prevede la realizzazione di un deposito costiero con annesso impianto di rigassificazione e spazio per il bunkeraggio delle navi a metano nel rione marittimo Giorgino di Cagliari;
– il progetto prevede la costruzione di un terminal GNL composto da un impianto di stoccaggio con una capacità di 22.000 metri cubi e un impianto per la rigassificazione del gas naturale liquefatto che verrà approvvigionato con navi gasiere che proverranno prevalentemente dall’Algeria;
CONSIDERATO che:
– l’impianto, per la sua pericolosità intrinseca, può essere considerato “impianto a rischio di incidente rilevante” in base a quanto stabilito dalla direttiva n. 82/501/CEE del Consiglio del 24 giugno 1982 sui rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali, dalla direttiva n. 96/82/CEE del Consiglio del 9 dicembre 1996 sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, dalla direttiva n. 2003/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2003 che modifica la direttiva 96/82/CE del Consiglio sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose e dalla direttiva n. 2012/18/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2012 sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, recante modifica e successiva abrogazione della direttiva 96/82/CE del Consiglio;
– in caso malaugurato di incidente sarebbero coinvolti il Comune di Cagliari, in particolare con le sue aree lagunari, il porto canale, l’aeroporto di Cagliari-Elmas, la strada statale n. 195 e la zona industriale di Macchiareddu;
– la realizzazione dell’impianto potrebbe diventare un nuovo e ulteriore ostacolo allo sviluppo economico-produttivo, naturalistico e turistico del compendio dello stagno di Santa Gilla;
SOTTOLINEATO che:
– l’impianto verrebbe costruito a meno di 400 metri dalle abitazioni dal borgo di Giorgino, con evidenti rischi per la salute e in controtendenza con quanto avviene nel resto d’Europa dove vengono posizionati a diversi chilometri dai centri abitati;
– la Corte europea dei diritti dell’uomo ha acquisito un ricorso presentato nel mese di agosto 2024;
RITENUTO che sussistono forti dubbi sui potenziali danni alla salute e sul ruolo che giocherebbe l’impianto quale sorgente nuova e addizionale al quadro emissivo di inquinanti in atmosfera già presenti nell’agglomerato di Cagliari e degli altri comuni limitrofi;
EVIDENZIATO che l’iter autorizzativo è iniziato a giugno dell’anno 2017 e, attualmente, sembrerebbe mancare solo il via libera della Regione,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore della difesa dell’ambiente, l’Assessore dell’industria, l’Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica, l’Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, ciascuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se siano a conoscenza del progetto che prevede la realizzazione di un deposito costiero con annesso impianto di rigassificazione e spazio per il bunkeraggio delle navi a metano nel rione marittimo Giorgino di Cagliari;
2) se siano a conoscenza della pericolosità conseguente alla realizzazione dell’impianto;
3) quale posizione si intende assumere con riferimento all’iter autorizzativo per la realizzazione dell’impianto.
Cagliari, 20 dicembre 2024