CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 37 pomeridiana
Martedì 3 dicembre 2024
DdL 45 sulle aree idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: approvati tutti gli articoli e gli allegati. Domani le dichiarazioni di voto dei capigruppo
Approvato all’unanimità l’Odg n. 1 “sulla necessità di dichiarare l’assenza di aree idonee ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi nel territorio della Regione Autonoma della Sardegna”
Approvato l’Odg n. 2 “sulla istituzione di una Commissione speciale in materia di energia”
Il Consiglio si riunirà domani alle 10,30
Alla ripresa dei lavori l’Aula ha approvato l’emendamento orale della Giunta all’emendamento 428 e un altro emendamento orale di Giunta, al testo dell’articolo 3 (vedi nota precedente), che ha provocato la decadenza del 428 (Giunta).
Entrambi sono stati illustrati dall’assessore Spanedda.
L’esponente della Giunta ha illustrato un emendamento orale all’articolo 1 comma 5 che prevede gli impianti agrivoltaici per gli imprenditori agricoli, già autorizzati all’entrata in vigore del dl 45/A, per un massimo di 10 megawatt. L’emendamento orale è stato approvato.
Via libera anche agli emendamenti sostitutivi parziali di Giunta 426, 1728 e 431: “L’istanza di cui al comma 1 non può essere presentata prima dell’adozione della delibera di cui al primo periodo tenendo conto della taglia e della tipologia degli impianti nonché del contesto socioeconomico, territoriale e demografico”.
Approvato il testo del 3 bis, dell’articolo 4 e dell’articolo 5 (entrata in vigore della legge).
L’Aula è poi passata all’esame degli allegati.
Sull’allegato A) l’Aula ha approvato l’emendamento 432 (Giunta), che indica le “aree non idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, accumuli e impianti termodinamici”. Tra questi risultano le aree parco, i parchi naturali regionali, le riserve naturali regionali, i monumenti naturali regionali, le aree di rilevante interesse naturalistico, le zone umide di importanza internazionale, i siti di interesse comunitario, le zone di protezione speciale, i siti di importanza internazionale per la conservazione dell’avifauna, le aree di riproduzione di specie protette, le oasi permanenti, le aree agricole interessate da coltivazioni arboree certificate, le aree gestite da consorzi di bonifica, le aree ricomprese nei paesaggi rurali, le aree sottoposte a vincoli idrogeologici, quelle a pascolo interessate da incendi, le aree demaniali di Forestas, le aree interessate da beni paesaggistici e da beni identitari, le zone urbanistiche omogenee ad uso residenziale, le aree minerarie sotto indagine e quelle dismesse riutilizzabili, le aree di cava e i siti Unesco”.
Sull’allegato B parere favorevole su 433 di commissione e giunta, che è stato approvato. La norma disciplina le aree non idonee all’installazione di impianti agrivoltaici sulla scorta dell’emendamento 432 della tabella A.
Sull’allegato C via libera all’emendamento 1822: l’on. Paolo Truzzu (FdI) ha ricordato “l’accordo di maggioranza per escludere queste aree agricole di tipo 3 da impianti eolici”.
Via libera anche all’emendamento di Giunta 434 che indica le aree non idonee all’installazione di impianti eolici, sulla scorta sempre dell’emendamento 432.
Nell’Allegato D approvato l’emendamento di Giunta 435 che indica le aree non idonee all’installazione di impianti di generazione elettrica da biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.
Nell’Allegato E via libera al 436, sempre della Giunta, che indica le aree non idonee all’installazione di impianti geotermici.
A seguire l’Allegato F, sul quale il presidente Comandini ha sospeso i lavori dopo il voto negativo ai primi due emendamenti. (c.c.)
Alla ripresa, il presidente ha posto in votazione gli emendamenti 266=935=1410 e non sono stati approvati. Con successive e distinte votazioni non sono stati approvati gli emendamenti: 263=936=1411; 265=937=1412; 262=938=1413; 269=939=1414; 264=940=1415; 276=941=1416; 274=942=1417; 275=943=1418; 273=944=1419; 271=945=1420; 270=946=1421; 272=947=1422; 277=948=1423; 281=952=1424; 278=949=1425; 279=950=1426; 280=951=1427.
E’ stato quindi approvato l’allegato “F” – Aree idonee –
Posto in votazione l’allegato “G” – Requisiti urbanistico ed edilizi specifici per tipologia di impianto – , il presidente della commissione IV^ ha espresso il parere agli emendamenti e la Giunta si è detta conforme. Non approvati gli emendamenti 282=909=1428; 1703; 1704: è stato approvato l’emendamento sostituivo totale n. 437 (Giunta) che riscrive interamente la tabella “G” stabilendo i requisiti tecnici per tipologia di impianto. L’approvazione dell’emendamento 437 ha comportato la decadenza di tutti gli altri emendamenti presentati e l’Aula ha quindi dato il via libera ad un emendamento orale, proposto dall’assessore dell’Urbanistica, per il coordinamento del testo, anche alla luce delle diverse modifiche introdotte al testo.
Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato la presentazione di un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i capigruppo. Il primo firmatario, Ciusa (M5S), è intervenuto per ringraziare i colleghi e le colleghe per le sottoscrizioni al documento tendente a dichiarare l’intera Sardegna “non idonea” al deposito di scorie nucleari.
Il capogruppo Mula (As), ha dichiarato voto favorevole e ha chiesto conferme sulla concordata presentazione di un ordine del giorno finalizzato all’introduzione della tassa regionale per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il presidente Comandini, ha ricordato che al momento risulta presentato soltanto un ordine del giorno e che si potranno presentare altri ordini del giorno fino alla votazione finale della legge.
Il consigliere Sorgia (Misto-Lega) ha dichiarato voto favorevole all’ordine del giorno n. 1 (Ciusa e più) ma ha polemicamente lamentato l’inefficacia del Dl 45 per difendere l’Isola dalla speculazione delle rinnovabili.
Posto in votazione, l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità e impegna la Giunta e la presidente: “1. ad esprimere la propria assoluta contrarietà all’insediamento di qualsiasi deposito di scorie radioattive nel territorio regionale, ribadendo la volontà già espressa dai cittadini sardi nel referendum del 2011; 2. a promuovere, in collaborazione con i rappresentanti istituzionali sardi a livello nazionale ed europeo, tutte le azioni necessarie per impedire che la Sardegna venga individuata come sito idoneo per la localizzazione del Deposito Nazionale per lo stoccaggio di scorie radioattive; 3. a sollecitare il Governo nazionale a riconsiderare qualsiasi ipotesi di localizzazione di scorie nucleari in Sardegna, rispettando la volontà del popolo sardo e tutelando il patrimonio ambientale, culturale e socio-economico dell’isola; 4. a promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione nei confronti della popolazione sarda sui rischi legati all’insediamento di scorie radioattive e sulla necessità di difendere il territorio da decisioni non condivise e dannose; 5. a chiedere un confronto aperto e trasparente con il Governo e con gli enti competenti in materia, affinché le comunità locali e le istituzioni regionali siano coinvolte attivamente in ogni processo decisionale che possa avere impatti sul territorio sardo; 6. a continuare a monitorare e vigilare sull’evolversi della situazione, mantenendo un dialogo costante con il Governo centrale e con tutte le istituzioni coinvolte, a tutela del territorio e della popolazione sarda.
Annunciata la votazione finale al Dl 45, il consigliere Tunis (S20Venti) ha dichiarato voto “solidamente negativo” e ha però definito l’andamento del dibattito e del confronto in Aula “un punto di partenza ed un auspico per i modi con quali andranno affrontate l’enormità delle questioni che il provvedimento in discussione lascia irrisolte”. L’esponente della minoranza ha salutato con favore l’accoglimento della proposta dei gruppi di opposizione per l’istituzione di una commissione spciale per l’energia.
Convintamente favorevole si è dichiarato il consigliere Mandas (M5S) che ha affermato che con il Dl 45, la Sardegna dice sì all’energia democratica, all’autoconsumo, alle comunità energetiche, alla tutela del paesaggio, alle aree idonee per gli impianti a sostegno dello sviluppo. Mentre dice no agli impianti di grossa taglia “non c’è spazio per gli impianti con tecnologia sopra i 100 metri”. L’esponente della maggioranza ha inoltre salutato con soddisfazione l’avvio dell’agenzia sarda per l’energia ed ha sottolineato l’opportunità dell’approvazione delle norme in discussione anche in considerazione dell’attesa pronuncia della Corte costituzionale sulla cosiddetta legge moratoria.
Il consigliere Corrado Meloni (Fdi), ha definite la conclusione del dibattito sul Dl 45 “il triste epilogo di una battaglia di parole”. «E’ stata un’occasione sprecata – ha affermato l’esponente della minoranza nell’annunciare voto contrario – perché aprendo le porte alle proposte della volontà popolare si sarebbe scritta un pagina storica dell’autonomia sarda». Meloni ha definito la votazione finale del Dl 45 “una vittoria di Pirro” e insieme “una norma propagandistica”.
A favore del Dl 45 si è espresso il presidente della V^ commissione, Antonio Solinas (Pd), che ha ricordato con soddisfazione la precedente approvazione della legge moratoria ed ha evidenziato come dall’insediamento della Giunta Todde, non si sia rilasciata alcuna autorizzazione per gli impianti da energia rinnovabile. «Mi auguro che la norma in approvazione, produca gli effetti attesi – ha affermato l’esponente della maggioranza – e ringrazio i comitati della Pratobello ma ricordo che siamo noi a svolgere il ruolo di i legislatori».
“Convintamente contrario”, si è detto invece Alberto Urpi (S20Venti) che ha parlato di occasione persa, per il mancato coinvolgimento popolare e anche per una efficace configurazione energetica della Sardegna. «Non sono come finirà alla Corte Costituzione», ha ammonito l’esponente della minoranza.
Voto contrario al provvedimento è stato annunciato dalla consigliera Cristina Usai (FdI) che ha lamentato il mancato accoglimento, da parte della presidente Todde, degli appelli fatti dalla minoranza perché si rispettassero le volontà dei 210mila sardi che hanno sottoscritto la legge Pratobello.
Il consigliere Giuseppino Canu (Sf) ha annunciato voto favorevole alla norma («non si poteva fare di più in questo momento») e ha salutato con soddisfazione l’agenzia regionale per l’energia e lo stanziamento di 700 milioni per l’autoconsumo. «Da qui al 2030 – ha concluso l’esponente della maggioranza – anche il popolo della Pratobello si renderà conto che questa legge sarà decisiva per lo sviluppo delle energie rinnovabili nella nostra Isola». (A.M.)
Per Alice Aroni (Misto) tre minuti sono troppo pochi “per esprimere il disappunto contro questo disegno di legge, che oggi diventerà legge con i voti della maggioranza e non con i voti della minoranza perché saremo tutti contrari”. La consigliera ha ricordato che la proposta di legge Pratobello 24 era stata sottoscritta da 210mila sardi che avrebbero voluto partecipare attivamente alla costruzione del loro futuro energetico. Per Aroni è stata scritta una pagina triste: “quella di non aver dato dignità e rispetto a una proposta di legge di iniziativa popolare, calpestando la volontà dei cittadini sardi che l’hanno sottoscritta”.
Per Salvatore Cau (Orizzonte Comune) “oggi viviamo una stagione epocale da cui dipenderà il futuro energetico e la tutela ambientale e paesaggistica della nostra Isola, ma anche le sorti di quelle vaste porzioni di territorio dove l’incidenza di patologie oncologiche è tra le più alte in Italia”. Per Cau il Disegno di legge 45/A è una legge dei sardi per i sardi, che alla lunga sarà valutata positivamente il popolo sardo. Si tratta, secondo Cau, di un provvedimento legislativo che porterà alla transizione energetica e a una comunità energetica sarda che i cittadini aspettavano da tempo, tutelando i beni paesaggistici e ambientali. Annunciando il voto favorevole, ha ringraziato tutti coloro che hanno dato il proprio contributo alla stesura e all’approvazione di questo disegno di legge. (Eln)
Voto contrario ha annunciato anche Antonello Floris (FdI): «Sarebbe stato meglio discutere la proposta di legge Pratobello 24 – ha detto Floris – voi con questo provvedimento avete fatto solo il compitino».
A favore invece Giuseppe Dessena (Avs): «Voto la legge con assoluta convinzione – ha detto il consigliere di maggioranza – c’è stato un lungo percorso di ascolto dei territori per costruire una norma, la più efficace possibile, in un quadro normativo complesso. Si è raggiunto un risultato importante con la limitazione delle aree idonee tenendo conto della tutela del paesaggio e dei beni culturali della Sardegna».
Giudizio negativo da parte di Fausto Piga: «Con rammarico il mio voto sarà contrario – ha detto – il tema delle rinnovabili doveva essere un tema unitario, l’atteggiamento della maggioranza ha invece diviso i sardi. Questa è una legge invotabile che rischia di essere inefficace perché ad alto rischio di impugnazione visti i suoi profili di anticostituzionalità. Abbiate il pudore di ammettere le vostre responsabilità se dovesse succedere questo. Se sarà impugnata non sarà per l’ostilità da parte del Governo ma perché scritta male. Si è persa un’occasione non avendo voluto ascoltare la volontà di 210mila sardi che hanno firmato la legge di iniziativa popolare Pratobello24».
Di diverso avviso Valdo Di Nolfo (Uniti per la Todde): «Questa norma raggiunge il suo scopo: fermare l’assalto degli speculatori – ha affermato Di Nolfo – il Consiglio regionale decide in modo fermo, equo e giusto con una pianificazione che determina il ritiro delle società energetiche. Il DdL 45 è una buona norma grazie anche al lavoro dell’Aula, delle Commissioni e della Giunta. Per questo ringrazio quella parte della minoranza che ha apportato migliorie alla legge».
Contro si è pronunciato invece il consigliere Gigi Rubiu (FdI): «E una norma pasticciata, confusa ma soprattutto inutile. E’ una legge senza futuro, ad alto rischio impugnazione da parte del Governo e contro la quale, in ogni caso, ci sarà un referendum popolare – ha detto Rubiu – migliaia di sardi hanno chiesto di discutere un’altra legge. La maggioranza ha deciso di non ascoltare il popolo e di non portare in Aula la Pratobello24».
L’Aula ha quindi approvato un altro ordine del giorno che dispone la costituzione di una Commissione speciale in materia di energia.
I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle 10.30.(Psp)