CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 96/A
MAIELI – COCCIU – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito ai fondi del programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2022 per le sotto misure 4.1 e 4.1 precision farming.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– la Regione usufruisce dei fondi comunitari ed in particolare dello sviluppo rurale della Regione Sardegna 2014/2020, approvato da ultimo con la Decisione C (2020) 354 del 20 gennaio.2020;
– il Regolamento (UE) n. 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020, che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022 e che modifica i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le risorse e l’applicazione negli anni 2021 e 2022 e il regolamento (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la distribuzione di tale sostegno in relazione agli anni 2021 e 2022, ha permesso di aumentare le risorse e di spostare la scadenza della spendita al 2022;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 25/38 del 30 giugno 2021 ha esteso il programma al 2014/2022, sia come risorse del quadro finanziario pluriennale (QFP) ordinarie e sia come Next generation UE;
– le sotto misure 4.1 (comprensiva della precision farming), 4.2 e 6.1 hanno avuto un incremento considerevole di risorse;
CONSIDERATO che tra i vari bandi approvati ed aperti delle sotto misure, vi sono la 4.1 (Sostegno a investimenti nelle aziende agricole), con graduatoria definitiva pubblicata dall”Agenzia Argea con prot. n. 3969 del 2 luglio 2024 e la 4.1 (Sostegno a investimenti nelle aziende agricole – Adozione di tecniche di precision farming e agricoltura conservativa), con graduatoria definitiva pubblicata dall’Agenzia Argea con protocollo n. 1882 del 22 marzo 2024 e successivo protocollo n. 2033 del 2 aprile 2024 per l’ulteriore bando, riaperto per impegnare le economie residue;
VISTO che:
– l’Agenzia Argea è interessata e che le due misure sono state definite da tempo;
– i bandi prevedono nove mesi di tempo per l’esecuzione dei lavori, dalla data di emissione della concessione, con una eventuale proroga motivata di sei mesi;
– le spese devono essere rendicontate all’Unione Europea entro dicembre 2025, rientrando pienamente nel n+3;
– l’Agenzia Argea deve avere il tempo materiale per effettuare le rendicontazioni e che pertanto, presumibilmente, i lavori dovranno essere conclusi entro giugno 2025;
PRESO ATTO che:
– ad oggi, in quasi tutti i servizi territoriali dell’Agenzia Argea, non è stata ancora istruita nessuna delle pratiche aventi diritto;
– calendario alla mano, le ditte si trovano in una condizione di urgenza temporale, in quanto non solo non potrebbero chiedere la proroga, ma non potrebbero usufruire pienamente dei nove mesi minimi previsti dagli stessi bandi;
– sarebbe immorale ed inconcepibile chiedere alle ditte di effettuare i lavori in cinque/sei mesi, quando da cronoprogramma presentato ne servirebbero nove di mesi, salvo imprevisti;
– si rischia seriamente di non spendere risorse importanti per le aziende ed il territorio sardo;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per far istruire celermente le pratiche delle aziende aventi diritto;
2) quali interventi si intendano porre in atto per salvaguardare la tempistica prevista dai bandi e permettere alle aziende beneficiarie di eseguire correttamente le opere previste in fase di domanda progettuale.
Cagliari, 22 novembre 2024