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Edizione critica degli Atti dei Parlamenti sardi: intervento del Presidente del Consiglio

I Parlamenti dei Vicerè Angelo de Vilanova (1518 – 1523 e 1528) e Martino Cabrero (1530)

Cagliari, 20 febbraio 2017

Buon pomeriggio a tutti e ben trovati, rivolgo un saluto particolare al professor Angelo Torre dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e al professor Gian Giacomo Ortu, componente del Comitato scientifico, graditi ospiti e protagonisti di questa giornata dedicata alla presentazione di un nuovo volume della Collana degli Atti dei Parlamenti sardi.

Oggi presentiamo il sesto volume degli Acta Curiarum Regni Sardiniae, progetto avviato negli anni ottanta e dedicato allo studio della storia parlamentare dell’isola all’epoca dei viceré spagnoli. La nuova edizione critica, suddivisa in due tomi, è curata dalla professoressa Laura Galoppini dell’Università di Pisa ed è dedicata in particolare ai Parlamenti dei viceré Angelo De Vilanova (1518-1523 e 1528) e Martino Cabrero (1530).

Prosegue dunque con vigore, il lavoro di studio e pubblicazione di tutti i volumi della Collana dedicata ai Parlamenti sardi. Inizia a prendere forma quel progetto che insieme all’onorevole Michele Cossa, presidente del Comitato scientifico, ci eravamo presi l’impegno di sostenere: chiudere la pubblicazione degli Acta entro la fine della quindicesima legislatura.

Come ormai è noto il progetto di pubblicazione degli Atti Parlamentari sardi nasce nel lontano 1983 per volontà del Consiglio regionale che decise di realizzare uno studio critico e di pubblicare gli Acta Curiarum del Regno di Sardegna che coprono un arco temporale che va dal 1355 al 1847. Un lavoro imponente e ambizioso che proprio a causa della sua complessità ha subito, negli anni, diverse battute d’arresto. Si tratta di un lavoro preziosissimo che punta a ricostruire una parte importante della nostra storia, portato avanti con grande rigore scientifico e storico.

Dall’inizio di questa legislatura, sono stati pubblicati quattro volumi presentati ufficialmente in tre distinte iniziative, oggi siamo qui per la quarta, ospitate nell’aula del Parlamento sardo. E badate, non è stata certo una scelta casuale quella di aprire le porte di quest’aula per condividere la presentazione di questo straordinario lavoro.

Oltre agli atti del seminario del 1984, raccolti nel 1°volume della Collana, sinora sono stati pubblicati sedici Parlamenti, degli altri otto che mancano al completamento dell’opera, due sono all’esame del Comitato scientifico e sei sono già prossimi alla consegna.

E in questa sede consentitemi di esprimere tutta la mia soddisfazione e il mio personale orgoglio per un altro grande risultato che appena un mese fa il Consiglio regionale della Sardegna ha ottenuto: dal 20 dicembre sono online sul sito del Consiglio regionale tutti i volumi degli Acta Curiarum, sinora pubblicati. Grazie ad un intenso lavoro di digitalizzazione, chiunque può visionare i volumi della Collana già pubblicati, attraverso un accesso rapido dall’home page del sito, nella sezione dedicata, al cui interno una grafica accattivante e intuitiva rimanda agli scaffali delle nostre librerie, dove sono “virtualmente” conservati e visionabili gli Acta Curiarum. Gli atti, alcuni dei quali sono suddivisi in più tomi, sono disponibili in formato pdf anche sfogliabile, consentono una ricerca “full text”, e possono essere scaricati e stampati.

Oggi tutti i sardi, non solo studiosi e accademici dunque, possono approfondire la materia e leggere, comodamente da casa, la storia dei nostri Parlamenti.

Ricordo inoltre che l’appuntamento di oggi va collocato all’interno di una nuova rassegna che abbiamo inaugurato appena un anno fa dal titolo “Libri in Consiglio”, che vuole essere un momento di apertura alla cultura e verso l’esterno di questo palazzo, proprio prendendo spunto dalla presentazione dei volumi degli atti.

Non mi resta che concludere e augurare a tutti un buon lavoro, in particolare al Comitato scientifico che ringrazio ancora una volta, ricordando che il nostro impegno e spero prossimo risultato, rimane quello di far conoscere anche fuori della Sardegna l’importanza dell’opera sin qui svolta e la sua qualità, storica e scientifica, attraverso l’organizzazione di uno specifico appuntamento in una prestigiosa sede istituzionale nazionale.

Gianfranco Ganau

Presidente Consiglio regionale della Sardegna

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