Buongiorno a tutti e buon anno.
Oggi presentiamo i dati e i risultati di un anno di lavoro del Consiglio, il 2015, primo anno pieno della XV legislatura.
Le condizioni in cui ha lavorato il Consiglio Regionale sono note e legate alla gravissima crisi economica e sociale che affligge la nostra Regione, e che ha portato spesso all’attenzione dell’aula, argomenti con carattere emergenziale.
L’obiettivo della nostra legislatura per superare la contingenza, resta quello della definizione delle riforme strutturali: Regione, Sanità , Enti locali ed Urbanistica rimangono gli obiettivi principali del nostro mandato e alcuni di questi sono già in definizione avanzata.
E a tal proposito, è evidente che gli interventi interpretativi della magistratura sull’attuale legge elettorale hanno caratterizzato fortemente la stessa composizione del Consiglio che, ad oggi e a quasi due anni dal suo insediamento, non ha ancora la sua definitiva certezza. Resta pertanto indifferibile la definizione di una nuova legge elettorale che superi i gravi limiti, non solo interpretativi, di quella attuale ponendo certezza nelle regole e nella rappresentatività di genere e territoriale.
Il Consiglio e questa Presidenza hanno lavorato sul tema della riaffermazione delle ragioni dell’Autonomia e della Specialità , solo apparentemente non messe in discussione dalla recente riforma del titolo V della Costituzione, ma indubbiamente al centro del dibattito politico nazionale.
A questo riguardo, ricordo l’azione nel coordinamento delle Regioni a Statuto Speciale che proprio in Sardegna ha tenuto un importante incontro, il cui confronto scaturito ha prodotto la “Carta di Cagliari” che ribadisce le ragioni delle Specialità e le ripropone come modello per un nuovo regionalismo differenziato. Tale azione é stata portata all’attenzione del coordinamento dei Presidenti dei Consigli Regionali e nelle audizioni presso la Commissione interparlamentare sulla specialità che proporrà i risultati di questo lavoro proprio nei prossimi giorni.
In tema più generale di riaffermazione del regionalismo, va inquadrata la proposta all’unanimità della Conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali di avviare l’iter referendario contro le norme sulle Trivelle contenute nello Sblocca Italia e nel decreto Sviluppo, in parte ora modificate dalla Legge di Stabilità , azione congiunta portata avanti da ben dieci Consigli Regionali.
Un altro impegno che mi piace sottolineare in quest’occasione, ha riguardato la prosecuzione del lavoro sulla Trasparenza e sull’ apertura e vicinanza del Consiglio ai territori e alle loro comunità .
A riguardo mi fa piacere ricordare le celebrazioni istituzionali per i settant’anni della Festa di Liberazione organizzate a Nuoro e la nostra presenza a Ozieri, in occasione del 25 Aprile.
E ancora, l’apertura del Palazzo del Consiglio Regionale, in occasione della diciannovesima edizione di Monumenti Aperti, l’organizzazione della mostra dedicata a Costantino Nivola (che ha visto la presenza di oltre 3 mila visitatori), l’accoglienza delle società sportive che si sono distinte a livello nazionale e la presenza del Parlamento sardo a Roma a sostegno della Vertenza Energia.
L’ultima tappa di questo percorso è rappresentata dal numero zero della rivista Sardegna Autonomia, per cui ringrazio l’Ufficio stampa del Consiglio regionale.
Infine è necessario sottolineare un altro aspetto che riguarda il lavoro che ogni giorno viene svolto dal Consiglio che opera in condizioni di grave precarietà con carenza dei necessari supporti: per questo abbiamo scelto di avviare un profondo intervento di riorganizzazione dell’intera struttura che punta a superare l’attuale contingenza, in modo da garantire al più presto la piena autonomia e capacità legislativa dell’organo consiliare.
Gianfranco Ganau
Presidente Consiglio regionale della Sardegna
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 Due anni di lavoro – Dati sull’attività delle Commissioni consiliari nella XV legislatura (dal 20 marzo 2014 al 31 dicembre 2015