INTERROGAZIONE N. 77/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 77/A

RUBIU – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – PIGA – USAI con richiesta di risposta scritta, in merito al taglio delle prestazioni erogabili dalle Residenze sanitarie assistenziali (RSA).

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– le Residenze sanitarie assistenziali (RSA) sono strutture di ricovero temporaneo in regime di lungodegenza rivolte a persone non autosufficienti, affette da patologie cronico-degenerative o da patologie invalidanti, non assistibili a domicilio e bisognose di una riabilitazione di tipo globale;
– le RSA forniscono ospitalità, prestazioni sanitarie, di recupero funzionale e di inserimento sociale;
– in queste strutture lavorano diverse figure professionali, fra le quali operatori socio-sanitari e infermieri professionali, ma anche fisioterapisti ed educatori-animatori, psicologi, geriatri e dietologi;
– le RSA possono anche dotarsi di nuclei in grado di ospitare malati terminali e sono garantite, 24 ore su 24, assistenza medica, infermieristica e fisioterapica;

TENUTO CONTO che:
– in Sardegna sono presenti 20 RSA, di cui 13 private accreditate e 7 pubbliche;
– i posti letti accreditati sono 1.431;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 5/43 del 23 febbraio 2024 che determina un tetto di spesa per gli anni 2024-25-26 pari a euro 37.090.510 quale somma proposta da ARES nel Piano preventivo delle attività (PAP) per l’acquisto di prestazioni da RSA, Centro diagnostico italiano (CDI) e Hospice;

CONSIDERATO che, nella deliberazione della Giunta regionale n. 5/43 del 23 febbraio 2024 l’Assessore precisa che il tetto di spesa determinato non comprende l’incremento delle tariffe (in quanto al febbraio 2024 le stesse non erano state ancora determinate);

VISTA deliberazione della Giunta regionale n. 11/13 del 30 aprile 2024 con la quale vengono rideterminate le suddette tariffe;

VISTA altresì la deliberazione del Direttore generale dell’agenzia regionale per la salute (ARES) n. 226 del 20 settembre 2024 che dispone di:
“1) approvare il piano di acquisto delle strutture private accreditate per le prestazioni di RSA/CDI e Hospice per il triennio 2024/2026 allegato alla deliberazione sotto la lettera A) per farne parte integrante e sostanziale;
2) procedere, alla contrattualizzazione per il triennio 2024/2026 delle strutture del livello assistenziale di RSA/CDI e Hospice mediante l’utilizzo dello schema approvato con la DGR 5/43 del 23 febbraio 2024”;

EVIDENZIATO che il PAP per il triennio 2024/2026 riduce il numero delle prestazioni erogabili dalle RSA di circa il 7 per cento;

CONSIDERATO che:
– il taglio sul numero delle prestazioni acquistabili ha carattere retroattivo a partire da gennaio 2024, nonostante le RSA abbiano operato sino ad ora facendo affidamento sul numero di prestazioni acquistate nel 2023;
– tale riduzione del numero delle prestazioni sta producendo inevitabilmente una riduzione dei posti letto occupati nelle strutture, al momento non riassegnando i posti letto che si liberano a seguito di dimissione dei pazienti, ma in futuro potrebbero addirittura costringere tali strutture alla dimissione anticipata dei pazienti;

ATTESO che tale situazione produrrà un ulteriore stress del sistema sanitario sardo, rendendo impossibile l’assistenza e la cura per centinaia di persone con patologie importanti e talvolta croniche,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per:
1) sapere se siano a conoscenza della situazione drammatica scaturita dalla riduzione del numero di prestazione a seguito dell’approvazione del PAP per il triennio 2024-2026;
2) conoscere quale sia il nuovo tetto di spesa comprensivo dell’incremento tariffario;
3) per capire se il nuovo tetto di spesa è stato ottenuto considerando lo stesso numero di prestazioni di RSA/CDI e Hospice acquistate nel 2023;
4) conoscere quali azioni si intendano portare avanti per garantire il diritto alla salute dei pazienti tutti e, in particolar modo, per tutti quei pazienti con malattie croniche per i quali non è prevista la gestione presso le strutture ospedaliere.

Cagliari, 16 ottobre 2024

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