CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Mozione n. 22
TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – PIGA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado sulla necessità urgente di parificare l’importo delle borse di studio dell’area sanitaria non medica.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– la legge regionale 6 marzo 2020, n. 6 (Norme in materia di contratti di formazione specialistica e borse di studio di area sanitaria), come recentemente modificata dalla legge regionale 23 ottobre 2023, n. 9 (Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie), disciplina, tra le altre cose, l’assegnazione dei contratti aggiuntivi regionali per la formazione specialistica medica e delle borse di studio regionali di area sanitaria non medica;
– l’articolo. 54 della legge regionale n. 9 del 2023 aggiunge alla legge regionale n. 6 del 2020 l’articolo 3 bis (borse di studio regionali), che prevede che le borse di studio regionali per la frequenza delle scuole di specializzazione di area sanitaria non medica sono erogate nella misura e negli importi previsti per i contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali, ovvero nella misura di euro 25.000 per i primi due anni di corso e di euro 26.000 per gli anni successivi;
– prima dell’approvazione della legge regionale n. 9 del 2023 gli specializzandi non medici che beneficiavano di borse aggiuntive regionali, erano sottoposti alla disciplina di cui alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 5 (Contributo alle Università della Sardegna per l’istituzione di borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina e chirurgia) e percepivano una borsa di studio pari a euro 11.603,49;
APPURATO che:
– la Giunta regionale con deliberazione n. 23/41 del 3 luglio 2024 ha applicato il dettato normativo della legge regionale n. 9 del 2023, stabilendo che il nuovo importo nella misura di euro 25.000 per i primi due anni di corso e di euro 26.000 per gli anni successivi, venisse erogato a partire dall’anno accademico 2023/2024 per tutti gli specializzandi di area sanitaria non medica, ovvero biologi, chimici, farmacisti, fisici, psicologi e veterinari;
– come specificato nella deliberazione n. 23/41 del 3 luglio 2024 tale parificazione di trattamento economico ha la finalità di valorizzare la professionalità e il contributo dei professionisti sanitari non medici, all’interno del Servizio sanitario regionale, già penalizzati dalla mancanza di borse di studio nazionali;
CONSIDERATO che:
– la deliberazione n. 23/41 del 3 luglio 2024, precisa che, ai sensi dell’articolo 7, comma 1, della legge regionale n. 6 del 2020, tali disposizioni di legge trovano applicazione a decorrere dai primi bandi di concorso utili, quindi a partire dall’anno accademico 2023/2024;
– in realtà l’articolo 7 della legge regionale n. 6 del 2020, dispone un semplice riferimento temporale e recita testualmente “La presente legge si applica ai contratti aggiuntivi stipulati a decorrere dall’anno accademico 2020-2021” senza alcun riferimento concreto ai primi bandi di concorso utili;
TENUTO CONTO che:
– gli specializzandi di area sanitaria non medica, ovvero biologi, chimici, farmacisti, fisici, psicologi e veterinari, che hanno già iniziato la frequenza delle scuole di specializzazione prima dell’anno accademico 2023/2024 percepiscono una borsa di studio pari a euro 11.603,49;
– in base a quanto previsto dalla deliberazione n. 23/41 del 3 luglio 2024, coloro che si trovano più avanti in un percorso di specializzazione e svolgono le stesse mansioni, se non addirittura superiori, lavoreranno al fianco di colleghi che percepiscono una borsa di studio di valore superiore;
– si viene pertanto a creare una condizione di evidente ingiustizia e disparità che potrebbe essere facilmente superata attraverso un incremento degli impegni precedentemente assunti per gli iscritti alle scuole di specializzazione, per di più per un periodo limitato nel tempo;
DATO ATTO che:
– l’obiettivo primario della Regione dovrebbe essere quello di formare professionisti per il Sistema sanitario regionale e creare condizioni di uguaglianza e imparzialità per tutti;
– l’impegno finanziario necessario per ristabilire le condizioni di giustizia ed equità è pari indicativamente a euro 4.500.000 nel triennio 2024/2026,
impegna il Presidente della Regione, l’Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
1) ad avviare tutte le procedure utili a impegnare nel bilancio regionale le risorse necessarie quantificate in circa euro 4.500.000, al fine di garantire a tutti gli specializzandi di area sanitaria non medica la stessa retribuzione e condizioni di giustizia e imparziali.
Cagliari, 16 ottobre 2024