“Est tempus de pitzinnia” – Contra a sa violentzia a sas feminas. E’ questo lo slogan degli “Stati Generali dell’infanzia in Sardegna”, convocati per il 25 e 26 ottobre a Sassari dalla Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Carla Puligheddu.
Gli Stati Generali dell’infanzia, patrocinati dal Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Sassari, dalle Università di Sassari e Cagliari, ospiteranno nella giornata del 25, relatrici e relatori di altissimo profilo professionale e tavole rotonde tematiche. Vedranno anche la partecipazione del Liceo Musicale Azuni, del Coro “Maria Carta” dell’I.C. “P. Tola”, e con il contributo culturale di Clara Farina, Bachisio Bandinu e Matteo Porru. Per sabato 26, sono state organizzate due Officine per l’infanzia coordinate da esperti, dedicate ai temi del “Digitale consapevole” e del “Teatro delle emozioni la grande scienza dell’empatia”, rivolte ai genitori e alle operatrici e operatori dell’educazione.
Per la Garante è inderogabile la responsabilità degli adulti verso l’infanzia: “Attualmente gli adolescenti faticano a riconoscere i comportamenti violenti, premonitori di possibili eventi tragici, spesso scambiati per segni di affetto o di interesse. È invece – sottolinea Carla Puligheddu – “tempus de pitzinnia” ovvero, tempo di promuovere l’educazione all’affettività, al rispetto, alla sacralità della vita, alla parità. È tempo di costruire alleanze tra generi, improntate su relazioni sane per prevenire il dilagante fenomeno della violenza di genere e scongiurare, senza ritardi, percosse, maltrattamenti, finanche femminicidi, di cui le prime vittime sono i figli e le figlie minori” .
Durante l’evento, che si svolgerà presso il teatro dell’Istituto “Figlie di Maria”, storicamente orfanotrofio e simbolicamente luogo dell’accoglienza dei bambini e delle bambine più fragili. Oggi dedicato ai servizi educativi del Nido, della Scuola per l’infanzia e di una Scuola primaria, saranno illustrati i dati sulla violenza divgenere in Italia e in Sardegna, con le ricadute sui più piccoli. La Garante, presenterà il documento finale, “Su Manifestu”, elaborato con il contributo di un comitato scientifico, rivolto alle istituzioni e all’intera società, frutto del lavoro di un anno, nel quale non vengono elaborare proposte risolutive, ma presentate “questioni” che nel corso degli Stati generali verranno affrontate.
Gli Stati Generali, avranno anche lo scopo di svelare strategie attraverso le quali progettare percorsi virtuosi e modalità innovative per declinare i sistemi e le governance a misura e a favore della nostra infanzia, nella nostra regione, entro scenari nuovi e prospettive di sviluppo sociale, consapevole e di pace.