CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 69/A
CERA – PIGA – RUBIU con richiesta di risposta scritta, sul recepimento ai fini della sua concreta applicazione in Sardegna della legge 24 luglio 2024, n. 105 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n.175 del 27 luglio 2024), cosiddetto “decreto salva casa 2024”.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– il 24 luglio 2024 il Senato della Repubblica ha approvato, in via definitiva, la conversione in legge, con modifiche, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 cosiddetto “decreto salva casa 2024” convertito nella legge 24 luglio 2024, n. 105 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 27 luglio 2024, pertanto divenuta vigente dal 28 luglio 2024, la quale ha introdotto diverse novità significative sul testo unico dell’edilizia, mirate a semplificare e incentivare l’edilizia in Italia. Tali misure sono state pensate per stimolare l’economia, creare occupazione e affrontare la crisi abitativa in modo più efficace. Le principali modifiche riguardano:
– la semplificazione delle procedure: rendendo più semplice il processo per ottenere permessi di costruzione, riducendo i tempi burocratici e le scartoffie necessarie per avviare lavori di ristrutturazione;
– i bonus edilizi: ampliati e resi più accessibili, i bonus per la ristrutturazione e l’efficienza energetica degli edifici. Questo include agevolazioni fiscali per chi realizza interventi di miglioramento;
– le modifiche ai requisiti per la demolizione e ricostruzione: rivedendo i criteri per la demolizione e la ricostruzione degli edifici, facilitando la riqualificazione delle aree urbane degradate;
– le detrazioni fiscali: introducendo nuove detrazioni per specifiche categorie di lavori, incentivando interventi mirati per il risparmio energetico e la sicurezza antisismica;
– il piano casa: prevedendo una serie di misure per incentivare la costruzione di nuove abitazioni, con particolare attenzione alla riqualificazione di aree urbane e immobili sfitti;
– le ristrutturazioni legate al sociale: introducendo norme che favoriscono la ristrutturazione di edifici da destinare a housing sociale, sostenendo l’accesso a abitazioni per famiglie in difficoltà ;
– le disposizioni per l’efficienza energetica: ponendo maggiore enfasi sull’efficienza energetica, prevedendo che una parte degli incentivi sia legata al raggiungimento di standard di sostenibilità ;
– le procedure di controllo: rivedendo la normativa riguardante i controlli sui lavori, con l’obiettivo di snellire le procedure senza compromettere la sicurezza;
CONSIDERATO che:
– con la ratifica, da parte del Parlamento, del “decreto salva casa 2024”, sono stati modificati i paletti che consentono di ritenere un immobile “abitabile”, per una persona o per una coppia e più precisamente:
– per i monolocali, abitati da un unico inquilino, la metratura minima si abbassa da 28 a 20 metri quadri. Per quelli in cui invece risiede una coppia di persone, il limite minimo cala da 38 a 28 metri quadri;
– sono stabilite nuove altezze minime dei soffitti nelle abitazioni, che vengono ridotte di ben trenta centimetri, passando dai precedenti 2,70 metri agli attuali 2,40 metri;
– si prevede la cosiddetta “edilizia libera”, che semplifica l’iter burocratico per alcuni lavori nelle abitazioni. Il provvedimento consente di installare pompe di calore fino a 12 kw ed eliminare barriere architettoniche, senza richiedere alcun permesso. La stessa regola vale anche per l’installazione delle vetrate panoramiche amovibili e trasparenti (Vepa) e delle tende a pergola o biodinamiche;
– per gli interventi realizzati fino al 24 maggio del 2024, sono previste maggiori tolleranze costruttive. Questo significa che, qualora gli interventi non rispettino le misure autorizzate dal progetto come le caratteristiche di altezza, distacchi e cubatura della superficie coperta, ciò non rappresenterà una violazione edilizia. Le soglie percentuali di tolleranza sono progressivamente ridotte all’aumentare delle superfici interessate e variano dal 6 per cento, per le abitazioni che non superano i 60 metri quadrati, al 2 per cento per le superfici superiori a 500 metri quadrati;
– sul fronte dei condomini, eventuali difformità edilizie delle parti comuni non incideranno più su proprietà esclusive, e viceversa. Nel caso in cui uno dei due spazi avesse irregolarità , i proprietari degli immobili avranno comunque la possibilità di modificare o riqualificare gli spazi che, invece, sono in regola;
– il “decreto salva casa” stabilisce anche l’eliminazione della cosiddetta “doppia conformità ” per gli abusi minori. Per sanare gli abusi più piccoli sarà necessario solo che l’intervento sia in linea con la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda (non con le regole che vigevano al momento della realizzazione dell’abuso);
SOTTOLINEATO che le novità introdotte al testo unico dell’edilizia, con la legge n. 105 del 2024, interessano certamente tutti i 377 comuni sardi e potrebbero portare benefici immediati alla stragrande maggioranza degli immobili privati presenti in Sardegna;
EVIDENZIATO che, a causa del suo mancato recepimento, da parte degli organi regionali competenti, la legge n. 105 del 2024 non è ancora in grado di produrre i propri effetti in Sardegna e da ciò derivano evidenti ed ingenti danni, anche di carattere economico, a carico dei proprietari degli immobili e dei professionisti (geometri, ingegneri, architetti etc.), potenzialmente interessati;
RITENUTO che, nell’interesse dei sardi, sia quanto mai necessario ed urgente che la legge n. 105 del 2024 possa trovare applicazione anche in Sardegna e si debba, pertanto, procedere al suo immediato recepimento mediante un adeguamento normativo in materia edilizia e un contestuale aggiornamento delle procedure con avvio di adeguata campagna di informazione, rivolta ai cittadini e agli operatori del settore, per spiegare i benefici e le modalità di accesso ai nuovi strumenti normativi,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere:
1) se siano consapevoli della situazione sfavorevole creatasi in Sardegna a causa del mancato recepimento della legge n. 105 del 2024 cosiddetta “legge salva casa 2024” e quali siano i motivi per cui, al momento, non siano ancora stati adottati i provveduti del caso;
2) quali azioni si intendano intraprendere al fine di consentire che la legge n. 105 del 2024 possa esplicare i propri effetti anche in Sardegna al fine di stimolare l’economia e affrontare la crisi abitativa, rendendo più accessibili e veloci i processi edilizi nell’esclusivo interesse dei sardi.
Cagliari, 25 settembre 2024