Il comitato per “il comparto unico Regione – Enti Locali” in audizione nella I^ commissione

La Prima commissione, presieduta da Salvatore Corrias (Pd), ha aperto questa mattina il ciclo di audizioni sull’attuazione delle norme relative al “comparto unico Regione – Enti locali”. I primi ad intervenire nel parlamentino “Autonomia, personale e riforme” sono stati i rappresentanti del comitato dei pubblici dipendenti che si batte per omogeneizzare il trattamento economico e giuridico dei lavoratori degli enti locali con quello del personale del sistema regione. Debotah Golme (presidente), Pier Paolo Pia (segretario) con Aronne Marongiu e Giovanni Soro hanno ripercorso le diverse fasi del processo che ha avuto nel 2006, con la legge regionale n. 9, all’articolo 12, il primo riferimento normativo che stabilisce l’armonizzazione del sistema organizzativo regionale e locale con l’istituzione del “comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli Enti Locali”. La mancata attuazione di tali previsioni di legge – a giudizio del comitato – è una delle ragioni che hanno causato il costante e progressivo depauperamento degli organici delle amministrazioni comunali e il conseguente esodo verso impieghi nel cosiddetto sistema Regione. Situazione resa ancor più critica dal continuo trasferimento, da parte della Regione agli Enti Locali, di compiti e funzioni ai quali non è seguito il passaggio del personale necessario per il corretto svolgimento degli stessi.

La volontà di realizzare il comparto unico è stata espressa con chiarezza dal presidente della commissione Corrias che, nel corso del suo intervento, ha definito il tema “come un obiettivo della legislatura a guida Campo largo”. Favorevoli ad omogeneizzare il comparto dei dipendenti regionali con quello degli Enti locali si sono detti tutti i consiglieri (sia di maggioranza che di opposizione) intervenuti nel corso del dibattito: Francesco Agus (Progressisti), Angelo Cocciu (Fi), Paolo Truzzu (Fdi), Sebastiano Cocco (UpAT) e Emanuele Matta (M5S).

Il comitato ha inoltre formulato la proposta perché venga modificato il comma 2, articolo 2 della legge regionale n. 18/2023 che destina 52 milioni nel triennio, per la contrattazione decentrata integrativa, destinando invece le risorse “per la contrattazione collettiva Regione.-Enti Locali di cui all’articolo 12 della L.R. n. 9/2006”.

Il presidente della commissione, nel suo intervento di sintesi, ha quindi evidenziato la necessità di operare in sintonia con il comitato tecnico istituito dalla recente delibera approvata dalla Giunta (deliberazione 29/14 del 7 agosto 2024) al fine di valutare la consistenza degli organici del comparto Enti Locali e i conseguimenti impegni finanziari, annunciando inoltre la convocazione in audizione dei sindacati e delle associazioni degli Enti Locali: Anci, Asel e Aiccre.

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