CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 16 – Pomeridiana
mercoledì 7 agosto 2024
Assestamento di bilancio, approvati gli articoli 8, 9, 10, 11, 12 e 13 del DdL 31
Cagliari 7 agosto 2024 – Alla ripresa dei lavori pomeridiani, dopo una breve sospensione per consentire ai capigruppo di riunirsi, il presidente Comandini ha invitato l’aula all’esame dell’articolo 8 “Interventi negli agglomerati industriali e disposizioni in materia di energia” e dei relativi emendamenti.
L’on. Tunis (Sardegna al centro) ha detto: “Ora trattiamo il tema dell’energia, che non si può ridurre a uno scambio di accuse o a nascondere la polvere sotto il tappeto. Non possiamo ignorare la necessità dei sardi di essere protagonisti in questa vicenda, protagonisti del loro futuro e non vittime di un dibattito per addetti ai lavori. Serve una grande comunità energetica con l’azionariato diffuso dei cittadini e su questo abbiamo una proposta per la maggioranza”.
Respinti gli emendamenti, il Consiglio ha approvato l’articolo 8.
L’on. Peru ha sollecitato un emendamento aggiuntivo all’articolo 8 che prevede “30 milioni di euro per comunità energetica sarda da distribuire ai Comuni più grandi visto che i piccoli hanno già i contributi del Pnrr. E’ questa l’unica possibilità perché in Sardegna si realizzi un minimo di sovranità energetica. Qualcuno deve produrre ed è meglio se producono i sardi per autoconsumo invece che subire speculazioni”.
Dopo l’approvazione dell’articolo 8, a seguire sull’articolo 9 “Misure per il potenziamento del sistema regionale di protezione civile” sono intervenuti Franco Mula (Alleanza Sardegna) e Roberto Li Gioi (Cinque Stelle), che hanno elogiato l’importanza del lavoro svolto degli operatori della protezione civile. Per Talanas (Forza Italia) “i 12 milioni di euro possono essere destinati all’emergenza e a ottobre altrettante risorse per gli investimenti strutturali. Per questo abbiamo presentato emendamenti soppressivi totali e parziali”. (C.C.)
L’assessora dell’Ambiente, Rosanna Laconi, ha rassicurato circa la conclusione entro l’autunno dell’esame del piano assunzionale di Forestas “per dare risposta alla necessità di squadre di spegnimento a terra nella lotta agli incendi”. L’esponente dell’esecutivo ha inoltre informato l’Aula su nuove assunzioni, entro l’anno, nel Corpo Forestale ed ha sottolineato come le risorse stanziate “debbano garantire le risposte attese per l’emergenza e che dunque saranno spese entro il 2024”.
Dopo la richiesta di voto nominale avanzata dal consigliere Cera (Fdi) su delega del capogruppo ma non accolta perché il richiedente risulta segretario d’Aula, il consigliere Mula (As) ha invitato l’assessora dell’Ambiente a prevedere stanziamenti finalizzati all’acquisto di idonei mezzi antincendio da parte dei Comuni.
Il presidente Comandini ha quindi posto in votazione gli emendamenti all’articolo 9 (Misure per il potenziamento del sistema regionale di protezione civile) che sono stati tutti respinti e quindi l’Aula ha dato il via libera al testo dell’articolo e all’emendamento aggiuntivo 1122 (Giunta) che stanzia 7 milioni di euro per misure atte a fronteggiare la crisi idrica (manutenzione straordinaria) e 3 milioni per gestire le emergenze in atto.
Annunciata la discussione e la votazione, del testo e degli emendamenti all’articolo 10 (Disposizioni in materia ambientale), il capogruppo del Pd, Roberto Deriu, ha chiesto una sospensione dei lavori in Aula che è stata accordata.
Alla ripresa, l’onorevole Piga (FdI) ha chiesto ed ottenuto un’ulteriore sospensione per consentire alla minoranza di riunirsi. (A.M.)
Sull’articolo articolo 10 l’on. Cera (Forza Italia) ha presentato alcuni emendamenti. Per dichiarazione di voto l’on. Talanas (Forza Italia) ha sollecitato “misure straordinarie per tutelare il patrimonio boschivo sardo”. Per Rubiu (FdI) “stiamo trattando il tema ambiente con due milioni di euro, una cifra che ritengo ridicola e offensiva rispetto al valore dell’ambiente sardo e alla necessità di tutelarlo”.
Respinti gli emendamenti dell’opposizione, dopo gli interventi esplicativi dell’assessore all’Ambiente, Rosanna Laconi. L’Aula ha approvato l’articolo 10 e ha affrontato anche l’emendamento aggiuntivo 1082 (Cera), un milione di euro a sostegno dei pescatori dell’Oristanese colpiti da calamità. Anche Cocciu e Mula hanno sollecitato un intervento ma l’assessore Satta, competente per materia, ha detto: “Stiamo già lavorando sul problema, a cominciare dalla pulizia dei canali che ha contribuito a generare la moria di pesci. Chiedo che sia ritirato questo emendamento”.
Contrario all’emendamento anche Alessandro Solinas (Cinque Stelle): “Il problema non è stanziare ristori a favore di danneggiati ma farli davvero arrivare ai beneficiari. E dalla scorsa legislatura che ci sono ristori stanziati e non erogati”.
L’emendamento è stato respinto.
L’Aula ha poi esaminato l’emendamento 1166 (Giunta) che stanzia 14 milioni di euro per l’acquisto di mezzi per la campagna antincendi e per la protezione civile. L’assessora Laconi a nome della Giunta ha difeso il provvedimento, che è stato approvato. (C.C.)
L’Aula è quindi passata all’esame dell’art 11 “Cantieri occupazionali e altri interventi di sostegno al lavoro”. Sul punto è intervenuto il consigliere di Forza Italia Giuseppe Talanas: «Prestiamo attenzione a questo articolo. Si vogliono creare cantieri Lavoras riservati agli operatori socio sanitari – ha detto Talanas – l’idea è meritevole, si vuole creare occupazione però c’è il rovescio della medaglia: ci sono delle graduatorie degli operatori socio sanitari stilate dopo un concorso pubblico. Queste figure rischiano di essere scavalcate da chi sarà assunto nei cantieri Lavoras. Si rischia di creare nuovo precariato». Secondo Talanas c’è un altro pericolo: «Le strutture private (case di cura, Rsa etc) potrebbero trovare difficoltà a reperire personale».
Critico anche il consigliere di Fratelli d’Italia Fausto Piga: «Quando si parla di disoccupati occorre avere sempre rispetto – ha detto l’esponente della minoranza – è curioso che per andare incontro a una categoria di disoccupati come gli oss si tolgano risorse ad altri giovani, diplomati e laureati, in cerca di lavoro». Secondo Piga esiste un altro problema: «Negli ospedali c’è bisogno di personale con competenze specifiche. E’ un rischio equiparare gli oss a chi cerca occupazione temporanea nei cantieri Lavoras».
Per Franco Mula (Alleanza Sardegna): «L’assessora al Lavoro Desirè Manca si trova oggi nella posizione scomoda di rappresentante del Governo regionale dopo aver fatto una dura opposizione nella passata legislatura – ha detto Mula – dai banchi della minoranza predicava la necessità di creare lavoro stabile e non precario. Oggi si fa il contrario. E’ inutile fare interventi a pioggia che non creano occupazione». Mula ha proseguito il suo intervento ricordando che nella passata legislatura si sono votati molti provvedimenti per il ristoro economico delle attività produttive colpite dal Covid: «Ci sono aziende in Sardegna che non hanno ancora ricevuto una lira – ha detto il consigliere di AS – è il caso di aziende agricole, industrie di trasformazione e mattatoi. Il problema non è della politica ma della burocrazia».
Diverso il giudizio del consigliere di “Sardegna Futura” Peppino Canu: «Con questo articolo si dà un grosso aiuto alle strutture ospedaliere delle grandi città – ha detto Canu – non è solo un provvedimento per creare occupazione, serve anche per migliorare i servizi».
Secondo Gigi Rubiu (Fratelli d’Italia): «Siamo di fronte a un esempio di politica creativa. Se c’è bisogno di rimpinguare il personale sanitario perché ricorrere a un progetto sperimentale? Abbiamo a disposizione le graduatorie dei concorsi, si utilizzino quelle per il reperimento del personale, altrimenti si rischia di creare lavoratori di serie B».
Anche Alessandro Sorgia ha sollecitato una modifica del provvedimento: «I cantieri occupazionali sono organizzati dalla Regione per impiegare personale che il mercato del lavoro non è in grado di assorbire – ha detto – in questo caso si vogliono impiegare18 milioni di euro per riempire gli ospedali di operatori socio sanitari. Risorse che vengono sottratte ai comuni per l’impiego dei lavoratori espulsi dalle industrie nelle aree di crisi o l’avvio dei cantieri archeologici. Si crea invece un mega cantiere di lavoro negli ospedali in un settore, guarda caso, guidato dai Cinque Stelle».
Ai consiglieri ha replicato l’assessora Desirè Manca: «Mi manca essere dall’altra parte perché non posso intervenire in Aula come vorrei – ha detto – negli anni scorsi ho fatto una lotta serrata contro il precariato. Sono per le assunzioni a tempo indeterminato del personale che partecipa e vince i concorsi. Questo principio non lo calpesterò mai». L’esponente della Giunta ha quindi provato a chiarire la ratio della norma: «Ci sono due modi di intervenire: il primo è utilizzare la graduatoria del concorso per Oss. Questa graduatoria, di circa 2000 persone, è stata scorsa fino a un certo punto perché le aziende sanitarie non hanno più capacità assunzionale. Per questo circa 340 soggetti si sono trovati senza lavoro. Si tratta di personale occupato durante il Covid che dopo la pandemia si è trovato senza lavoro. Per i primi, che vanno assunti a tempo indeterminato, c’è dunque l’ostacolo del blocco delle assunzioni. La scelta di ricorrere ai disoccupati a tempo indeterminato consente di utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e di risolvere le emergenze. In questo modo si dà respiro alle strutture sanitarie occupando a tempo determinato circa 800 persone. E’ una scelta politica: anche chi fa parte delle graduatorie concorsuali può nel frattempo lavorare a tempo determinato».
Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione gli emendamenti soppressivi n.80=416=757 che sono stati respinti.
Sull’emendamento n.81=417=758 è intervenuto Giuseppe Talanas che, rivolto all’assessore Manca, ha detto: «Nella scorsa legislatura ho proposto la stabilizzazione dei lavoratori precari facendo riferimento alla legge Madia– ha detto – lei sostiene che le aziende sanitarie non hanno capacità assunzionale. Questo ostacolo può essere rimosso facendo ricorso alla situazione di emergenza delle strutture ospedaliere. Per farlo serve però la volontà politica».
Secondo Fausto Piga (Fratelli d’Italia) la norma può essere scritta meglio: «Negli emendamenti successivi possiamo trovare una soluzione – ha detto Piga – se si vogliono assumere i professionisti che hanno lavorato durante il Covid occorre indicarli nell’articolo altrimenti dipenderanno dalla lotteria dell’Aspal. Bisogna inserire un riferimento all’anzianità lavorativa o queste persone saranno tagliate fuori con il criterio del reddito ISEE».
Per Alessandro Solinas (M5S): «Ci sono due esigenze, le assunzioni a tempo indeterminato e le emergenze degli ospedali – ha detto l’esponente della maggioranza – è una scelta politica. L’assessore propone una soluzione che non pone paletti. Si può lavorare insieme». Messi in votazione gli emendamenti sono stati respinti.
L’aula è quindi passata all’esame degli emendamenti n.83=418=759. Il consigliere di Forza Italia Giuseppe Talanas ha chiesto un chiarimento: «Qual è il criterio della disoccupazione? Chi deve essere assunto deve essere disoccupato al momento della presentazione della domanda o lo deve essere da più tempo? Nel primo caso un lavoratore del settore privato potrebbe licenziarsi e fare domanda per i cantieri Lavoras».
Anche Fausto Piga (Fratelli d’Italia) ha chiesto alla maggioranza di prestare attenzione alle proposte dell’opposizione: «Se si vuole davvero dare una risposta alle persone che hanno lavorato in corsia durante il Covid e che oggi sono disoccupate si accolga il nostro emendamento. Altrimenti rischiano di stare fuori da questo reclutamento». Gli emendamenti sono stati bocciati.
Disco rosso anche per gli emendamenti n.84=419=760. (Psp)
Non approvati con distinte e successive votazioni gli emendamenti 85=420=761; 86; 421; 763; 87; 422 e 764.
Sull’emendamento aggiuntivo 1176 i consiglieri della minoranza Piga (FdI) e Talanas (Fi) hanno ribadito la necessità di circoscrivere il perimetro dei disoccupati che potranno beneficiare della misura (disoccupati impiegati negli ultimi 24 mesi nel sistema sanitario o idonei nelle graduatorie vigenti) e su una rapida rivisitazione delle capacità assunzionali delle aziende sanitarie, così da consentire l’ulteriore scorrimento degli idonei. Ma gli emendamenti aggiuntivi tendenti ad introdurre modifiche sono stati respinti dall’Aula con votazione nominale: l’emendamento 1176 (16 sì e 30 no) e l’emendamento 1177 (16 sì e 29 no). Sull’emendamento 1178, l’onorevole Piga (FdI) ha chiesto la votazione segreta e l’Aula non ha approvato con 35 no e 15 sì.
Approvato, invece, l’emendamento 1167 (Giunta) che modifica parzialmente il comma 1 dell’articolo 11 e introduce “la collaborazione con le aziende del servizio sanitario regionale”. Via libera quindi al testo dell’articolo 11 (Cantieri occupazionali e altri interventi di sostegno al lavoro), non approvati gli emendamenti 1083; 1109; 1110; 1054 e 1084. (A.M.)
Si è poi passati all’esame dell’articolo 12 (Disposizioni in materia di sostegno economico e sociale).
Sull’articolo e sugli emendamenti è intervenuto il primo firmatario dell’emendamento 1066 Giuseppe Marco Dessena (Alleanza Verdi e Sinistra) che ha dichiarato di ritirare l’emendamento ma ha ricordato l’importanza della prevenzione in materia di incendi. Ritiro l’emendamento – ha detto – ma annuncio la presentazione di un ordine del giorno in materia. Sono poi intervenuti Giuseppe Talanas (FI) e Franco Mula (Alleanza Sardegna –Partito Liberale Italiano) che hanno dichiarato di voler apporre le firme all’ordine del giorno.
L’aula ha bocciato l’emendamento 88 e ha approvato il testo dell’articolo 12 . Si è poi passati all’esame dell’articolo 13 “Modifiche alla legislazione regionale in materia di lingua sarda” .
Cocciu ha chiesto il voto segreto su tutti gli emendamenti
Antonello Peru (Sardegna al centro 20venti) ha ritirato gli emendamenti 424 425 426 427 428, 76, 768, 769, 770. Angelo Cocciu (Forza Italia) ha chiesto il voto segreto sull’emendamento 91 ma poi ha ritirato la richiesta.
Il Presidente Comandini ha convocato una Conferenza dei Capigruppo.
Alla ripresa dei lavori, il presidente ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti all’art.13. L’Aula ha quindi approvato il testo dell’art.13. Il presidente ha poi dichiarato chiusa la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle 10. (R.R.)