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Province, centrodestra all’attacco della Giunta: “Legge di riordino è solo un poltronificio”

Cagliari 18 luglio 2024 – Non si placa la polemica politica sulla legge di riordino delle Province. All’indomani dell’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio regionale, il centrodestra va all’attacco della maggioranza. Lo fa attraverso una conferenza stampa convocata nel palazzo di via Roma.  «E’ nato il nuovo poltronificio-Todde – afferma Fausto Piga,  vicepresidente del gruppo Fratelli d’Italia – la legge approvata ieri dall’Aula serve solo ad aumentare il numero di commissari e amministratori delle Province per provare a placare l’ingordigia e la sete di potere dell’attuale maggioranza».

L’opposizione definisce “incoerente” la scelta della maggioranza di portare in Aula la proposta di legge n.20: «Nella scorsa legislatura era stato approvato un provvedimento trasversale sugli enti intermedi – prosegue Piga – non serviva modificarlo. Bastava consentire agli attuali commissari di traghettare le province fino all’elezione dei nuovi presidenti».

Per Giuseppe Talanas (Forza Italia) «ciò che sorprende è la tempistica. Sulle province esisteva già una proroga, che urgenza c’era di portare questa legge in Consiglio? Le priorità della Sardegna sono altre: siccità, trasporti, sanità in affanno».

Stesso giudizio da parte del capogruppo dei Riformatori Sardi Umberto Ticca: «Si è spacciata questa legge come una risposta alle richieste delle comunità locali – ha sottolineato Ticca – la verità è che non riforma nulla. Dà solo la possibilità di creare 6 nuove poltrone».

Fallimentari, secondo la minoranza, i primi 100 giorni di governo della Giunta Todde. «Nessuna delle emergenze è stata risolta – afferma ancora Ticca – l’unica legge importante discussa dal Consiglio è la moratoria sull’eolico, un provvedimento inutile che non avrà effetti».

Per il presidente del Gruppo Misto Gianni Chessa, è evidente “la sete di potere e di poltrone” da parte dell’attuale maggioranza di Governo. «Nella scorsa legislatura hanno tanto criticato le decisioni della Giunta Solinas accusandoci di aver creato un poltronificio – ha detto Chessa – ora loro non solo occupano i posti creati nella scorsa legislatura ma ne creano degli altri. La legge approvata ieri prevede il raddoppio delle cariche, la maggioranza deve soddisfare tante richieste. Noi non ci stiamo, siamo di fronte a uno spreco di danaro pubblico».

I numeri li fornisce Alessandro Sorgia (Gruppo Misto): «Nel 2024 serviranno 2 milioni di euro per coprire i costi dei commissari e amministratori unici – spiega Sorgia – nel 2025 ci vorranno altri 5 milioni di euro». Per il consigliere di minoranza, la vera questione è però un’altra: «La legge approvata ieri non chiarisce i ruoli e le competenze dei nuovi nominati, né si indicano le risorse per far fronte alle funzioni in capo alle province. La decisione serve solo a creare nuove poltrone».

Da Giuseppe Talanas, infine, un invito alla maggioranza: «Nella scorsa legislatura hanno tanto criticato la legge sullo staff presidenziale. Bene, noi siamo disponibili ad entrare in aula con un provvedimento d’urgenza per tagliare tutte le figure che il centrosinistra contestava».

 

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