Interrogazione n. 1995/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1995/A

MANCA Desirè Alma – MELE – COSSA, con richiesta di risposta scritta, sul dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa 2024/2025.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la legge n. 197 del 2022, legge di bilancio dello Stato, prevede nuovi criteri e modalità di definizione dei piani di dimensionamento scolastico;
– nelle more di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione, la Regione adotta le linee guida nazionali che delineano gli indirizzi ed i criteri per l’articolazione dell’offerta formativa e della rete scolastica;
– tali linee guida dispongono il taglio di 700 autonomie in tutta Italia entro due anni, ben quarantadue nella sola Sardegna per il 2024 cui si aggiungeranno altre otto nell’arco dei due anni;
– il Ministero ha lasciato alle Regioni ampia libertà di scelta nella mappatura delle autonomia non fissando un limite minimo o massimo di alunni che ha portato la Giunta regionale a scegliere di non intervenire nelle zone più scarsamente popolate dove le scuole ancora presenti hanno numeri di alunni molto ridotti, mirando in via prioritaria agli accorpamenti nei centri con oltre quindicimila abitanti, quindi innanzitutto le città capoluogo e, solo successivamente, al fine di evitare la nascita di autonomie eccessivamente grandi e difficilmente gestibili da un’unica figura, con l’unione di scuole anche di comuni diversi;
– i tagli alle autonomie saranno così ripartiti: 8 autonomie per la città metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna, 7 nella provincia di Nuoro, 4 nella provincia di Oristano, 9 nella provincia di Sassari;

evidenziato che:
– l’obiettivo di ridurre le autonomie arrecando meno danni possibili a territori già ampiamente provati da dinamiche di spopolamento e assenza di servizi fondamentali ha inevitabilmente penalizzato quei territori che, di contro, crescono demograficamente o che hanno dalla loro una frammentazione del proprio territorio, a causa della presenza di tantissime frazioni, che rendono già difficoltoso il naturale processo di aggregazione sociale tra i giovani;
– è questo il caso, ad esempio, del comune di San Teodoro il quale ha anche provveduto all’invio di una nota con la quale richiede una deroga al taglio previsto vista la specificità del proprio territorio senza aver ancora ottenuto alcuna risposta;
– nel mese di ottobre 2023 l’ANCI Sardegna, udita in seconda Commissione permanente, ha esposto la necessità di depositare e approvare una norma regionale in grado di ridefinire i criteri di mappatura delle autonomie scolastiche presenti e di stanziare le opportune risorse volte al loro mantenimento;

ritenuto che la Regione debba adoperarsi nell’immediato per una proposta di modifica delle nuove disposizioni sul dimensionamento scolastico che tenga conto, prioritariamente, delle peculiarità dell’Isola con riferimento alla denatalità e allo spopolamento, alla dispersione scolastica e delle caratteristiche geografiche e della rete viaria, in particolare nelle aree interne e disagiate,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se non ritengano necessario:
1) prevedere l’approvazione immediata di norme che possano essere un ponte fra l’attuale normativa nazionale e l’approvazione di una legge regionale che possa regolamentare a livello regionale l’offerta formativa e scolastica;
2) riappropriarsi della necessità di interloquire con il Ministero, come inizialmente l’Assessore stava facendo, affinché quest’ultimo riconosca alla Sardegna l’adozione di parametri differenti rispetto alla normativa attualmente in vigore.

Cagliari, 4 gennaio 2024

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