Radiografie, esami di laboratori: sono centinaia di migliaia di prestazioni sanitarie erogate dalle strutture sanitarie private convenzionati ma le tariffe non sono adeguate rispetto ai costi reali.
Così, dopo aver ascoltato in audizione i rappresentanti di Confapi e Mednet per il settore della sanità privata accreditata, la commissione Sanità del Consiglio regionale ha deciso questa mattina all’unanimità di chiedere all’assessore Doria la convocazione urgente della commissione paritetica per la revisione delle tariffe dei convenzionati.
Il radiologo cagliaritano Paolo Deriu, a nome di Confapi, ha spiegato al parlamentino presieduto da Nico Mundula che “i privati convenzionati con la Regione erogano il 65 per cento delle prestazioni sanitarie ma il loro costo è appena del tre per cento” rispetto al bilancio della Sanità. “Le nostre tariffe sono quelle fissate nel 1998 e ci siamo rivolti all’assessorato alla Sanità per convocare la commissione per la revisione delle tariffe a convenzione ma ci è stato risposto che manca il personale per costituire l’organismo. Per questo siamo qui, per ribadire la richiesta urgente. Accanto, però, notiamo anche in Sardegna la tendenza a passare dalla sanità sociale a quella delle assicurazioni private ed è un segnale che non ci piace e va contrastato”.
Nel corso della seduta è stato audito anche Mauro Piria (sindacato Mednet), che ha chiesto l’intervento della Regione per l’adeguamento delle tariffe dei Lea a seguito del decreto ministeriale del 23 giugno 2023.
Per il Pd Gianfranco Ganau ha ricordato che “la sanità pubblica convenzionata è stata ed è fondamentale per abbattere le liste d’attesa. E’ necessario aumentare il budget secondo i costi”. Opinione condivisa da tutta la commissione, che ha ricordato con Rossella Pinna (Pd) “il ruolo svolto durante il covid dalla sanità privata accreditata”.
Favorevole anche il presidente della commissione Bilancio Stefano Schirru, che ha ribadito “la centralità della sanità privata convenzionata, che è a tutti gli effetti un pezzo della sanità pubblica, opera con i criteri e le regole della sanità pubblica, costa molto meno e spesso è più efficace. Ne abbiamo evidenza e prove”.
Per mancanza dell’allegato e soprattutto per l’assenza dell’assessore Doria la commissione ha invece rinviato l’esame del parere 270 sulla rideterminazione delle tariffe della riabilitazione territoriale. E’ intervenuto ancora Schirru per chiedere all’assessorato alla Sanità di “aprire il convenzionamento ai privati che operano nella riabilitazione cardiologica, per evitare monopoli e la fuga oltre Tirreno”