Interrogazione n. 1921/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1921/A

LAI – CADDEO – COCCO Daniele Secondo, – LOI – PIÙ – ORRU’, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi circa la mancata designazione di un organo di vertice stabile e continuo dell’Ente acque della Sardegna (ENAS).

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I sottoscritti,

premesso che:
– l’Ente Acque della Sardegna (ENAS), ente pubblico non economico e strumentale della Regione che gestisce il sistema idrico multisettoriale dell’isola, è stato istituito con la legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19, recante “Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici”, che ha trasformato l’Ente autonomo del Flumendosa integrandolo e potenziandolo con importanti opere idrauliche e con il contributo di esperienza e capacità del personale proveniente dal soppresso Ente sardo acquedotti e fognature (ESAF) e dai consorzi di bonifica;
– la struttura organizzativa e la direzione politica ed amministrativa dell’Ente sono definiti dallo statuto, che prevede all’articolo 5 un amministratore unico, nominato con decreto del Presidente della Regione e all’articolo 10 un Direttore generale, nominato secondo le procedure previste dall’articolo 28 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31;

rilevato che:
– l’Ente nel corso della presente legislatura non ha mai avuto una direzione politica ordinaria, ma solo organi commissariali, nominati per brevissimi periodi e di volta in volta prorogati o rinnovati;
– attualmente l’Ente è privo persino della figura del Commissario straordinario, in quanto il mandato conferito con deliberazione n. 35/107 del 22 novembre 2022 non è stato prorogato o rinnovato oltre il termine dei sei mesi previsti nel dispositivo della stessa deliberazione;
– lo statuto dell’Ente assegna all’Amministratore unico importanti compiti, fra i quali l’approvazione dei bilanci e le loro variazioni, la decisione in merito alla promozione e alla resistenza alle liti ed alle relative rinunce e transazioni;
– la mancata nomina dell’Amministratore unico sta, quindi, ingenerando gravi ripercussioni e criticità nella gestione amministrativa e finanziaria dell’ente e del suo regolare funzionamento, impedendo, tra l’altro, la possibilità di perseguire importanti obiettivi, tra i quali l’approvazione del bilancio consuntivo, senza il quale non si può procedere all’assunzione di nuovo personale necessario per la gestione dell’Ente che presenta numerose carenze nel proprio organico;
– la mancata approvazione del bilancio consuntivo, peraltro, rende inapplicabili la deliberazione n. 21/92 del 22 giugno 2023 e del relativo Decreto presidenziale n. 45 del 7 agosto 2023, con i quali è stato nominato il Direttore generale, di cui si ha impellente necessità per le attività istituzionali e per il completamento degli impegni che ENAS ha portato avanti in modo molto efficace, sino ad oggi, soprattutto sul PNRR;
– le Organizzazioni sindacali, in più di un’occasione, hanno segnalato tali anomalie, evidenziando le ripercussioni sul buon andamento dell’Amministrazione ed indicendo lo stato di agitazione, sospeso solo a fronte di precisi impegni assunti dalla Giunta regionale in sede di procedura di raffreddamento dinnanzi al Prefetto e puntualmente disattesi;
– come segnalato alla Giunta regionale dall’allora Commissario straordinario, ENAS ha uno sbilancio di circa 7 milioni, che derivano dalla riduzione delle entrate provenienti dalla vendita di energia; l’assenza di un organo di vertice politico impedisce l’approvazione del bilancio consuntivo che permetterebbe, attraverso l’applicazione dell’avanzo di sanare tale sbilancio e programmare gli investimenti attuabili con l’avanzo di amministrazione;

dato atto che:
– ENAS è soggetto attuatore di n. 7 interventi per un finanziamento complessivo pari a euro 110 milioni derivanti dal PNRR ed in quanto tale è tenuto all’aggiornamento costante al ReGiS, piattaforma unica attraverso cui le Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, gli Enti locali ed i soggetti attuatori, devono compiere tutta una serie di operazioni per rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR, mediante compilazione di check-list e attestazioni, come riportate nel Sistema di Gestione e Controllo (Si.Ge.Co) da aggiornare costantemente con l’avanzamento dello stato di attuazione degli interventi;
– molte di queste liste sono a firma del legale rappresentante dell’Ente (Amministratore unico o Commissario straordinario) e la mancata allegazione di tali documenti sulla piattaforma ReGiS rispetto alle scadenze e tempistiche imposte dal Ministero, comporta la revoca dei finanziamenti;

evidenziato che:
– in caso di eventi alluvionali, ENAS ricopre un ruolo istituzionale di fondamentale importanza per quanto concerne la gestione delle piene, come chiaramente indicato nei vigenti Piani regionali di protezione civile, ove è destinato all’Ente un ruoto attivo e partecipe nell’ambito della gestione delle situazioni di criticità o di emergenza; è del tutto evidente che la mancata, ovvero la cattiva gestione delle vicende illustrate, causata dall’assenza contemporanea di un organo di vertice politico e di vertice amministrativo, potrebbe determinare l’ipotesi di danno erariale a carico dei soggetti che hanno colpevolmente omesso la nomina in oggetto;
– la mancanza del vertice di indirizzo politico comporta anche l’impossibilità della promozione e resistenza alle liti e delle relative rinunce e transazioni in caso di contenzioso o di danno; si citano espressamente alcuni casi emblematici delle ripercussioni reali relative al mancato esercizio di tali facoltà:
– nell’ambito del progetto sperimentale di produzione di energia solare, finanziato con fondi europei, pari a 10 milioni di euro, a fronte di lavori conclusi e collaudati, è impossibile procedere alla completa rendicontazione delle cifre spese a causa di un contenzioso sul quale si è abbozzato un accordo transattivo la cui approvazione è di stretta competenza dell’organo politico, ad oggi assente. Qualora non si dovesse riuscire a chiudere la rendicontazione, ENAS si vedrebbe costretto a restituire l’intera cifra;
– nel contenzioso in essere tra ENEL e Regione relativo alle centrati idroelettriche, risulta fondamentale la costituzione in giudizio presso la suprema Corte di cassazione, oggi impossibile stante l’assenza dell’organo politico dell’Ente;

ritenuto che, nonostante gli impegni presi in sede di conciliazione nella riunione promossa dalla Prefettura nel mese di dicembre 2022, che verteva sempre sulla grave situazione derivante dalla mancata designazione di un organo di vertice stabile e continuo, sia inaccettabile procrastinare oltremodo questa situazione, che perdura oramai da anni e i cui effetti limitano pesantemente l’operatività dell’Ente;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali siano le ragioni per cui non sia stato ancora nominato l’organo politico dell’Ente acque della Sardegna (ENAS), così come previsto dalle normative vigenti e quali siano le ragioni per le quali non si è dato corso agli accordi stabiliti in sede di conciliazione innanzi al Prefetto e agli Assessori presenti;
2) se non ritenga opportuno, alla luce di quanto esposto, provvedere con la massima sollecitudine alla nomina in argomento, figura apicale determinante per l’approvazione del bilancio consuntivo, senza il quale non si può procedere all’assunzione di nuovo personale, compreso il nuovo Direttore generale nominato nell’agosto scorso dalla Giunta regionale, di cui si ha grande necessità per le attività istituzionali e per il completamento degli impegni che ENAS ha portato avanti in modo assai efficace, sino ad oggi, sul PNRR.

Cagliari, 6 ottobre 2023

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