CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1875/A
CORRIAS – PINNA – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità dell’attivazione, da parte delle ASL n. 4 di Lanusei e n. 6 del Medio Campidano, delle procedure di mobilità per gli operatori socio-sanitari.
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I sottoscritti,
premesso che:
– con nota prot. 17460 del 3 febbraio 2023 ARES Sardegna ha autorizzato le singole ASL del Servizio sanitario regionale (SSR) a procedere autonomamente alla gestione delle procedure di mobilità per la copertura di posti di operatore socio-sanitario;
– successivamente alla nota, la ASL n. 8 di Cagliari ha provveduto all’indizione dell’Avviso di mobilità in data 24 febbraio 2023, la ASL n. 7 del Sulcis ha pubblicato l’Avviso il 12 aprile e, più recentemente, anche la ASL n. 3 di Nuoro lo ha reso noto lo scorso 16 maggio;
atteso che:
– quella degli operatori socio-sanitari, cosiddetti OSS, rientra tra le tante categorie delle professioni sanitarie in affanno, la cui carenza nei reparti, come ormai da tempo evidenziano alcune sigle sindacali, genera un carico di lavoro eccessivo con gravi ripercussioni psicofisiche sugli operatori in servizio e spesso sugli stessi infermieri, costretti talora a svolgere incombenze che sono proprie degli OSS con un manifesto demansionamento;
– molti degli operatori socio-sanitari in servizio provengono da graduatorie del 2013 e del 2017 delle ex ASL sarde. Per il reclutamento si è attinto alla graduatoria della AO Brotzu, approvata con la deliberazione del Commissario straordinario n. 959 del 7 luglio 2020, poi parzialmente rettificata con deliberazione n. 1100 del 3 agosto 2020;
evidenziato che:
– come già segnalato dalle organizzazioni sindacali di categoria che da tempo lamentano la situazione e come, peraltro, rappresentato ai vertici politici, presso la AO Brotzu lavorano a tempo indeterminato operatori socio sanitari provenienti dalle graduatorie del 2013 e del 2017 delle ex ASL sarde, residenti nei territori del Nuorese, del Sassarese, della Gallura e dell’Ogliastra e che quotidianamente sono costretti a compiere lunghi viaggi per recarsi nel posto di lavoro e affrontare faticosi turni di servizio;
– proprio per dare la possibilità a tali lavoratori di trovare occupazione nei presidi sanitari più vicini ai propri comuni di residenza, ARES, con la nota n. 17460 citata in premessa, ha autorizzato le ASL a procedere in autonomia e ad avviare le procedure di mobilità;
– solo 3 delle 8 ASL hanno finora provveduto all’attivazione del bando di mobilità e tra queste non figurano le ASL n. 4 di Lanusei e n. 6 del Medio Campidano, che non hanno ancora dato la possibilità, agli operatori di essere ricongiunti alle famiglie e li costringe ad affrontare lunghi viaggi;
ritenuto che:
– la figura dell’operatore socio-sanitario rivesta un ruolo importante nel Servizio sanitario essendo direttamente impegnata nella regolare erogazione dei LEA;
– l’attivazione di una procedura di mobilità che consenta agli operatori di avvicinarsi ai luoghi di residenza, rappresenti il riconoscimento minimo per lavoratori costretti ad affrontare lunghi turni di lavoro e il cui operato è stato importantissimo durante il periodo emergenziale;
– le Aziende sanitarie debbano preoccuparsi del benessere dei propri dipendenti e debbano garantire loro le migliori soluzioni per operare in serenità, considerata la già difficile situazione in cui versa il comparto,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza del fatto che, nonostante la nota di ARES del 3 febbraio, solo 3 ASL hanno provveduto all’indizione delle procedure di mobilità per la categoria degli operatori socio-sanitari;
2) non ritengano importante garantire il benessere lavorativo degli operatori socio-sanitari già provati anch’essi dalle difficoltà in cui versa il comparto ed evitare loro i lunghi viaggi necessari per raggiungere il posto di lavoro;
3) non ritengano urgente sollecitare i direttori generali delle ASL, tra cui quelle di Lanusei e del Medio Campidano, affinché provvedano con celerità all’indizione delle apposite procedure di mobilità.
Cagliari, 28 luglio 2023