Interrogazione n. 1861/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1861/A

LAI – COCCO – PIU – ORRÙ – CADDEO, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione del personale e sugli interventi di riorganizzazione del CRS4 e sugli indirizzi strategici ad esso forniti dalla Giunta regionale.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il Centro di ricerca sviluppo studi superiori in Sardegna (CRS4), che ha avuto come prima guida il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, è un centro di ricerca multidisciplinare creato nel 1990 sotto il controllo del Consorzio 21 (oggi Sardegna ricerche) per la costituzione di un Parco scientifico e tecnologico regionale;
– è insediato nel Parco tecnologico della Sardegna (Pula-Cagliari) e si occupa di studi scientifici e sviluppo tecnologico basati sull’utilizzo di tecnologie computazionali abilitanti e sulla loro applicazione nei settori della società dell’informazione, dell’energia e dell’ambiente, delle bioscienze, dell’aerospazio, dell’informatica visuale e ad alta intensità di dati, delle infrastrutture computazionali e dei progetti smart;
– il CRS4, le cui attività si sono caratterizzate nel corso degli anni per l’elevato contenuto innovativo e tecnologico raggiunto nei vari settori della ricerca e dello sviluppo, è una società a responsabilità limitata soggetta all’attività di direzione e coordinamento del socio unico Sardegna Ricerche, Ente regionale sottoposto alle azioni di indirizzo, controllo e vigilanza dell’Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio;
– dal 2020 il Centro, in base alle previsioni statutarie della società, è gestito da un amministratore unico nominato da Sardegna Ricerche, che ha sostituito il consiglio di amministratore ed è nel contempo anche Presidente del DASS (Distretto Aerospaziale della Sardegna);

rilevato che:
– nel corso dell’attuale gestione del CRS4 è recentemente affiorato il malessere diffuso fra i lavoratori, oltre a diverse problematiche che rischiano di compromettere il necessario rapporto di fiducia reciproco con il datore di lavoro e di deteriorare gravemente le relazioni industriali;
– il piano di riorganizzazione delle strutture interne, proposto unilateralmente dall’alto secondo uno schema rigido, senza alcun confronto, è stato contestato dalle organizzazioni sindacali e bocciato dalla maggioranza dei lavoratori, coinvolti nell’assegnazione in nuove aree di progetto non ritenute pertinenti, provocando un’involuzione che rischia di ingenerare il declino del centro;

evidenziato che:
– a nulla sono valsi sinora i ripetuti appelli delle organizzazioni sindacali sulla necessità di un incontro urgente con l’Amministrazione regionale e con Sardegna Ricerche, per evitare che la situazione interna al CRS4 possa deteriorare in modo preoccupante;
– in particolare si lamenta l’arbitrarietà con cui sono stati assegnati i premi di risultato ai lavoratori per l’anno 2021, apparentemente senza la necessaria verifica degli obiettivi raggiunti;
– per di più, a valutazione ancora in corso è stata annunciata una ristrutturazione organizzativa con tempi di adozione estremamente stringenti, che a detta delle parti sindacali avrebbe dovuto seguire e non precedere la valutazione della performance, sfruttando quest’ultima per andare a identificare le aree di forza e di debolezza o criticità ed evidenziando le risorse umane e materiali da investire per perseguire gli obiettivi dichiarati;
– negli ambienti di lavoro del CRS4 si registra un crescente clima di disagio e insofferenza determinato anche dalla riduzione delle risorse acquisite attraverso progetti competitivi registrata negli ultimi anni, passata dagli oltre 5 milioni di euro nel 2019 ai 3 milioni e 500 mila nel 2021, che certifica la notevole riduzione del volume di finanziamenti acquisiti sul mercato dal Centro per la prosecuzione delle proprie attività;

considerato che:
– stante quanto sopra esposto, è imprescindibile un intervento di Sardegna Ricerche che ponga fine al persistente senso di sfiducia tra le lavoratrici ed i lavoratori, alla totale disorganizzazione, alla mancanza di chiari obiettivi ed all’assenza di piani industriali che giustifichino il nuovo assetto organizzativo;
– è altresì necessario, soprattutto in considerazione della natura statutaria del CRS4, che richiede un’eccellenza assoluta nell’ottenimento di progetti e commesse competitive nel campo della ricerca e sviluppo, mantenere il livello garantito fino alle precedenti gestioni, ad oggi fortemente compromesso dagli eventi esposti in precedenza,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione esposta;
2) quali siano i criteri adottati dall’amministratore unico nell’assegnazione dei premi di risultato ai lavoratori per l’anno 2021;
3) quali siano i motivi per cui il CRS4 abbia ridotto drasticamente i volumi di finanziamenti negli ultimi 4 anni e quali siano gli indirizzi strategici forniti dalla Giunta regionale sulle attività future del Centro;
4) se non reputino opportuno intervenire con la massima sollecitudine al fine di ripristinare il corretto funzionamento del CRS4 e creare un clima aziendale atto a garantire un futuro sereno per il Centro.

Cagliari, 12 luglio 2023

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